Autore: Paolo Morandi
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Gentile Aldo,
innanzitutto z3xmi non si censura solamente per difendere l'attuale Amministrazione, ha scritto molti articoli in cui ne criticava l'operato. La ragione per cui esistiamo, grazie all'azione volontaristica di varie persone, è proprio quella di allargare il concetto di partecipazione ed i suoi commenti, di cui la ringraziamo, sottolineano la correttezza di questa visione.
Stento però a capire alcuni riferimenti del suo intervento.
Riguardo al fatto che non ho parlato degli alberi abbattuti è solo perché non ho fatto altro che accennare semplicemente al progetto senza entrare nei dettagli in quanto si trattava di una bozza non ufficiale ed in continua evoluzione (tant'è che nel momento in cui scrivevo gli alberi da abbattere erano diventati 14).
Non capisco quando parla di una reprimenda che avrei subito da Mariani sulla riunione fatta in Comune. Mariani ha raccontato della riunione (non di cittadini ma istituzionale del CdZ3 con l'Assessora De Cesaris), ma non in risposta a me.
La proposta di alzare gli spogliatoi non è arrivata da Mariani, bensì era il primo progetto del Politecnico, poi bocciato dalla Sovrintendenza. Come cito nell'articolo, la Sovrintendenza stessa, in seguito, chiariva che avrebbero potuto accettare un'opera purché architettonicamente compatibile con l'area.
Riguardo alla precedente concessione cui si riferisce, sta parlando di quella relativa al Giuriati. In un periodo in cui l'atletica leggera in Italia soffre tantissimo a causa del fatto che gli impianti non sono redditizzi, il CUS non solo tiene aperto l'impianto alla cittadinanza ma, nonostante sia in grossa perdita, continua ad investire sull'impianto. Sono in ritardo? Ci può stare, ma dire che non rispettano la concessione ci andrei cauto (sarebbe altro discorso parlare invece dello scippo riguardante via Pascal).
Riguardo al metodo in cui il PoliMi finanzierebbe l'opera, l'ho anche scritto. Non sta a me dare giudizi, ma una cosa è certa: o i soldi per ristrutturare la vasca e la palazzina di via Ponzio ci sono o il progetto non parte neanche.
La questione dello sconto (l'8%) non serve a finanziare la vasca, bensì a realizzare le aree dei servizi.
Comunque sono tutte sottigliezze, il punto è che non è nostra intenzione barcamenarci, ma cercare di dare un'informazione il più possibile completa e siamo l'unica realtà esistente a Milano che lo fa, così come nel denunciare il fatto della mancanza ancora della realizzazione del Decentramento e di questo è in cantiere, giustappunto, un articolo di prossima uscita.
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