Autore: Aldo
Data:
Suvvia Sig. Morandi
conosce anche lei la storia del cavallo di Troia: era solo un cavallo di legno e sappiamo come è andata a finire; sono solo studenti... ma mi immagino come andrà a finire a meno che Z3Xmi, su cui lei autorevolmente scrive, la smetta di autocensurarsi per un doveroso principio di lealtà nei confronti di chi ha eletto. Mi si dice che dall'animata riunione che lei ha citato sono emerse alcune voci che andavano in questo senso.
Comunque. A riprova di quanto da me affermato, ad es. nell'articolo da lei scritto il 15 luglio u.s. ha omesso di indicare che quel progetto prevedeva l'abbattimento di 18/24 alberi ma a seguito di quell'articolo sono pervenute alcune obiezioni che andavano nel senso dell'incipit del mio commento.
Come lei sostiene la riunione di lunedì è stata vivace. Direi di più sono volati stracci. E da quanto riferitomi, lei è persona informate sui fatti, non altrettanto dicasi di altri membri del comitato che pare non leggano quanto lei ha scritto sull'argomento.
A detta di colui che mi ha riferito, lei era persona talmente informata che ha subito una reprimenda da Gabriele Mariani quando si è avventurato nel descrivere, in modo poco lusinghiero, l'atteggiamento dell'assessore che ha incontrato consiglieri del CdZ3, esponenti dei partiti di zona facenti parte della coalizione, semplici cittadini che per motivi professionali l'hanno incontrata.
Capisco l'impegno di Gabriele Mariani, neofita consigliere e presidente di commissione, che addirittura si è spinto a suggerire agli interlocutori del Politecnico varianti al progetto (realizzare 70 posti letto sull'area degli spogliatoi) perché lo stesso possa superare il vaglio critico degli abitanti della zona e quello del Ministero dei Beni culturali.
Riconosco altresì la lealtà intellettuale di Mariani quando, mi è stato riferito, vi ha informato che a suo parere il Politecnico è un interlocutore che per come agisce sembra poco affidabile non solo per una precedente concessione stipulata con il Comune che non ha onorato in tutte le sue parti ma anche perché chiede in uso una proprietà comunale, per realizzare un suo tornaconto e un profitto che poi girerà nella realizzazione del risanamento dell'invaso della piscina. Ma per tutto il resto?
Graziosamente, i più critici, hanno paragonato l'operazione che sta alla base di ciò che vuole realizzare il Politecnico a un gioco delle tre tavolette, sarei più prosaico, delle tre carte.
Il Politecnico voleva partecipare a un concorso indetto dal ministero di sua competenza che gli avrebbe fornito dei fondi a fronte della realizzazione di alcune opere a favore dell'università.
Il Politecnico adocchiata l'area della piscina Ponzio propone al Comune di ... con la motivazione che altrimenti non può partecipare al concorso del suo ministero.
Il Comune emette una delibera "di indirizzo" che l'università presenta al ministero.
Ora l'università va in giro a raccontare che dai finanziamenti ricevuti dal ministero riuscirà ad ottenere sui lavori l'8% di sconto e con questi finanzierà il risanamento dell'invaso e...
Dai calcoli fatti da Gabriele Mariani l'area su cui attualmente insistono gli spogliatoi è di 1600 mq (è l'area sulla quale, pare, dovrebbe sorgere, il condizionale è d'obbligo, salvo ripensamenti del Politecnico e sovraintendenza permettendo, il pensionato. L'area edificata su cui insiste la palazzina di via Ponzio è di 450 mq. Ai valori di mercato siamo sui 4/5 milioni di euro.
Da ultimo vorrei rilevare che da quando è stato eletto il nuovo sindaco passi in avanti sul trasferimento di effettivi poteri ai CdZ non ne sono stati fatti. I consiglieri come Mariani si danno da fare. Ma come detto il suo lavoro ha il valore di puro esercizio se l'assessore di turno non è d'accorso.
Avete votato Pisapia e avete fatto bene. Ma perché non gli chiedete ragione del fatto che i CdZ, come sono strutturati ora, in verità da sempre, sono privi di poteri sostanziali? Perché le municipalità non sono una realtà.
Anche su questo argomento vi autocensurate e così lei sig. Morandi è costretto a sperare nelle valutazioni della Sovraintendenza e si barcamena dando un colpo al cerchio e uno alla botte facendo con ciò torto anche a sé stesso.
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