Di tutti gli stemmi comunali della città di Milano, quello del Municipio 3 è l’unico che presenta non una ma tre immagini identificative, il Leone di Porta Venezia, le acque del fiume Lambro e l’Abbazia di Casoretto, a simboleggiare una varietà e una diversità che sono congenite del suo tessuto. Il Municipio 3 non ha una, ma tantissime anime, fatte di luoghi, volti e storie profondamente differenti tra loro. Per cercare di coglierle e raccontarle ZETA3 ha voluto ripensare un suo spazio storico, quello della rubrica “I luoghi e le storie”, per ospitare di volta in volta la narrazione di una delle tante identità racchiuse dentro i confini del nostro Municipio.
Un modo diverso di fare cultura: l’esperienza di Santeria
Abbiamo incontrato Andrea Pontiroli che di Santeria è socio fondatore e coordinatore. Ecco come ci racconta questa esperienza che, a due anni dalla sua nascita, sta riscuotendo un successo sempre maggiore tra coloro che la frequentano (non solo giovani). Un modo nuovo per socializzare e per esprimere la propria voglia di fare cultura fuori dalle mode.
Per ricordare, ora e sempre
Breve storia della Sezione Anpi 25 Aprile Milano: un tributo dovuto a chi non ha mai smesso di resistere. E vigila, semplicemente e con costanza, sui valori della democrazia e sul rispetto della Costituzione Italiana. Segnalazioni degli appuntamenti per il mese di aprile 2013.
Lambrate, stazione di villeggiatura di élite?
Probabilmente avrete delle difficoltà a crederci ma in epoca lontana il nostro quartiere è stato anche un centro di vacanze per le classi agiate milanesi e alcune testimonianze architettoniche sono ancora lì a dimostrarlo.
Il Lambro e l’agricoltura lambratese
Un tempo l’efficiente utilizzo delle limpide acque del Lambro, delle marcite e dei tanti fontanili della zona permettevano una produzione agricola tanto fiorente da richiamare viaggiatori d’oltralpe a studiarne i processi.
La “Polveriera” di Lambrate
È stata “l’antesignana” dello sviluppo industriale di Lambrate. Sorgeva sul Lambro, dove il fiume si divideva in due rami. Al suo posto, ora, in Via Pitteri, c’è la sede dei Martinitt. Ma ancora, sul territorio si leggono le tracce della sua storia.
A Lambrate, l’esilio dei milanesi
Era il 1162 e proprio qui si rifugiarono i milanesi, quando la città fu invasa e distrutta dal Barbarossa.
La via Cavriana
È una stradina lunga e stretta e porta il nome dall’antico borgo agricolo che si estendeva fra Lambrate e Monluè.
La Parrocchia di San Martino
Un’altra storia di Lambrate. La chiesa dei decumani.