Di tutti gli stemmi comunali della città di Milano, quello del Municipio 3 è l’unico che presenta non una ma tre immagini identificative, il Leone di Porta Venezia, le acque del fiume Lambro e l’Abbazia di Casoretto, a simboleggiare una varietà e una diversità che sono congenite del suo tessuto. Il Municipio 3 non ha una, ma tantissime anime, fatte di luoghi, volti e storie profondamente differenti tra loro. Per cercare di coglierle e raccontarle ZETA3 ha voluto ripensare un suo spazio storico, quello della rubrica “I luoghi e le storie”, per ospitare di volta in volta la narrazione di una delle tante identità racchiuse dentro i confini del nostro Municipio.

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Le Officine Teodosio: dove i tranvieri prepararono l'insurrezione

Le Officine Teodosio dell' Azienda trasporti milanesi, Atm, oggi sono uno degli ultimi scampoli di lavoro operaio a Milano e conservano una storia densa di eventi, che ci riporta agli anni in cui i tranvieri qui organizzarono la propria lotta resistenziale. Questo imponente edificio razionalista venne costruito negli anni venti, durante la riorganizzazione del trasporto pubblico milanese, e da allora ospita i reparti di manutenzione e riparazione della rete e delle vetture tranviarie. All'epoca, tra via Teodosio e via Casoretto, si susseguivano prati e case isolate e le Officine campeggiavano come un fortilizio in quel nuovo quartiere, ancora sospeso nel limbo tra città e campagna.


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Storie di ordinario fascismo

25 marzo 1974 ore 13,00, davanti alla Casa dello Studente a Milano, due neofascisti ferirono gravemente una bambina di 9 anni  all'uscita dalla Scuola Elementare Leonardo da Vinci, ferma all'edicola per acquistare delle figurine.


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La Casa dello Studente come l'ho vissuta io

Un edificio vecchio, ma pur capace nella sua decadenza di offrire agli studenti, oltre all’alloggio, servizi quali mensa, bar, barbiere, sala biliardi, sala televisione, ambulatorio medico, sala telefoni, salette studio e lettura, palestra, auditorium... cose che oggi sembrano fuori dal mondo.


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Fausto e Iaio

"Il 17 febbraio, la Giunta comunale ha approvato nuove intitolazioni di luoghi della città alla memoria di persone che Milano vuole ricordare per sempre". I giardinetti di piazza Durante saranno intitolati a Fausto Tinelli e Lorenzo ‘Iaio’ Iannucci, diciottenni, vittime del terrorismo, uccisi nel '78 in via Mancinelli, a poca distanza dai giardini stessi.
Questa la loro storia.


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L'Acquabella


Sono una maestra in pensione e, mettendo a posto il materiale scolastico, ho ritrovato una scheda ciclostilata ereditata, probabilmente, da qualche collega quando sono arrivata nella scuola di  Viale Romagna, circa trent'anni fa.
Ho lasciato il lessico un po' datato, ho solo riorganizzato la descrizione ed ho controllato alcune cose, le cascine e l'incidente risultano. Le foto ritraggono piazzale Susa e la chiesa di S.Croce in via Sidoli.


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Giornata della memoria: i 15 operai della Innocenti deportati a Mauthausen

La giornata della memoria per l'Italia non è solo la Shoah. In Italia la maggior parte dei deportati sono stati operai, antifascisti, rom, sinti, omosessuali, portatori di handicap e, dopo l'8 settembre, i soldati che non passarono nell'esercito repubblichino. Dopo gli scioperi del marzo '44 presso la Innocenti, i nazisti rastrellarono gli operai attivi e deportarono 15 di loro a Mauthausen: 12 di loro non tornarono. Questa è la testimonianza di uno dei 3 sopravvissuti.


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Dove abitava Scerbanenco?


Ma Scerbanenco abitava in piazza Piola? Le tracce che portano a convalidare questa ipotesi sono numerose, nei racconti descrive minutamente le panchine di pietra di viale Romagna, la via Lulli e i suoi alberghi a una stella e i personaggi, dolenti e solitari, così disperati e così umani - un poco "Simenon-commissario Maigret" - sono quelli che solo due decenni fa frequentavano ancora piazza Aspromonte.


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