La via Cavriana

È una stradina lunga e stretta e porta il nome dall’antico borgo agricolo che si estendeva fra Lambrate e Monluè.
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La via Cavriana è una stradina di campagna stretta e irregolare che da viale Forlanini termina in via Tucidide, sotto al cavalcavia Buccari. Essa prende il nome dall’antico borgo agricolo di Cavriano che si sviluppava lungo l'antica strada che portava da Monlué a Lambrate (Figura 1).

Le prime tracce di un insediamento agricolo in nell'area di Cavriano risalgono al 1014 anche se lo sviluppo più consistente si ebbe probabilmente nel secolo successivo, con la fuoriuscita di molti milanesi dalla città dopo l’arrivo del Barbarossa, che trovarono rifugio qui, all’Ortica e nella vicina Lambrate. Raggiunto l’apice della prosperità nel corso della prima metà del Settecento, il borgo iniziò un lento inesorabile declino, che proseguì per tutto il secolo successivo, quando la Ferrovia Ferdinandea – così chiamata in onore dell’Imperatore d’Austria Ferdinando I – la separò fisicamente dall’Ortica, dando inizio ad un lungo periodo d’isolamento che – in parte – continua tutt’ora.

La testimonianza più evidente del periodo medioevale è data dal monastero cascina di S.Ambrogio o Ambrogino. Essa sorse dall’accorpamento dei resti di una piccola chiesa romanica tardo trecentesca, dedicata appunto al santo da cui ha poi preso il nome la cascina. Facente parte della Pieve di Segrate, era di proprietà delle monache di Santa Radegonda, che probabilmente qui vi avevano retto anche un piccolo complesso monastico. Risale alla seconda metà dell’Ottocento la demolizione di queste strutture, delle quali sopravvive esclusivamente l’abside (figura 2). Quest’ultima non è percepibile dalla strada. Per accedervi occorre entrare nella cascina omonima in corrispondenza del Gasometro.

La struttura rurale più consistente della via è quella della cascina Cavriana che si presenta come un insieme di più corti aggregate, attraversate dalla strada omonima (figura all'inizio dell'articolo). L'edificio principale è la villa padronale che contiene alcune caratteristiche di notevole interesse storico e artistico. Un portico del 1600 a tre arcate sopra le quali è tuttora presente il simbolo di una Colomba che reca un ramoscello d'ulivo, stemma dell'Ospedale Maggiore di Milano, cui la cascina è appartenuta per secoli, fino agli anni settanta.
La cascina vanta inoltre un abbeveratoio e un fienile molto interessanti, conservando la loro struttura originaria, e una loggia cinquecentesca, nascosta nel fondo della corte, rimasta intatta nel tempo. Le abitazioni dei salariati, i rustici e la stalla con sovrastante fienile chiudono il complesso.
Oggi la Cascina, ancora in funzione, è di proprietà del Comune di Milano e rimane ancora gestita dalla famiglia Colombo, conduttori da 265 anni e otto generazioni. Il fatto che agli orfani dell'Ospedale Maggiore di Milano venisse dato quasi sempre il cognome di "Colombo" può suggerire un verosimile collegamento.

Ora, il cantiere per la realizzazione della linea metropolitana M4 può mettere definitivamente in crisi il delicato sistema storico di Cavriano. L’area per importanza storica e valore ambientale (sarebbe un perfetto corridoio ecologico di collegamento tra Parco Forlanini e Parco Lambro) andrebbe valorizzata quanto merita.


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Re: La via Cavriana
14/03/2013 fernanda tucci
mi dispiacerebbe che non fosse valorizzata che fare?? ft


 
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