Di tutti gli
stemmi comunali della città di Milano, quello del Municipio 3 è
l’unico che presenta non una ma tre immagini identificative, il
Leone di Porta Venezia, le acque del fiume Lambro e l’Abbazia di
Casoretto, a simboleggiare una varietà e una diversità che sono
congenite del suo tessuto. Il Municipio 3 non ha una, ma tantissime
anime, fatte di luoghi, volti e storie profondamente differenti tra
loro. Per cercare di coglierle e raccontarle ZETA3 ha voluto
ripensare un suo spazio storico, quello della rubrica “I luoghi e
le storie”, per ospitare di volta in volta la narrazione di una
delle tante identità racchiuse dentro i confini del nostro
Municipio.
A Lambrate, l’esilio dei milanesi
Era il 1162 e proprio qui si rifugiarono i milanesi, quando la città fu invasa e distrutta dal Barbarossa.
La via Cavriana
È una stradina lunga e stretta e porta il nome dall’antico borgo agricolo che si estendeva fra Lambrate e Monluè.
La Parrocchia di San Martino
Un’altra storia di Lambrate. La chiesa dei decumani.
L’oratorio di San Gregorio Vecchio
Un altro frammento della storia di Lambrate. Luoghi quotidiani, vecchi muri che vediamo ogni giorno, custodiscono antiche vicende.
La Cappelletta
La Cappella votiva posta in fondo a via Conte Rosso all’incrocio con le vie Bertolazzi e Dardanoni può essere definito l’edificio religioso simbolo del nostro quartiere (Fonte - Bellavita P.: Lambrate storia e storie, Milano 1998).
Le origini di Lambrate
Dopo i video realizzati dal circolo Acli di Lambrate e TiconUno, iniziamo qui una serie di brevi racconti che ci presentano Lambrate, uno dei quartieri di zona 3 che che meglio conservano le tracce della loro lunga storia.
Da Lambraa al Lambretto: due video per ricordare
Alla scoperta di Lambrate e della sua storia con due video brevi, sintesi di oltre 50 ore di interviste alle persone del quartiere. Un progetto del Circolo ACLI di Lambrate e di TiConUno nell'ambito del REIL.
“Sia lode ora a uomini di fama”: Renato Sarti
Nella nostra zona ci sono e ci sono state persone importanti che contribuiscono e hanno contribuito al progresso sociale, civile e culturale della nostra città e del nostro Paese.
L’occasione di conoscerle è un modo per stare nella storia e nelle stagioni.