Autore: Paolo Morandi
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Gentile Precisiamo,
è vero che essendoci anche capitale pubblico, i costi di gestione ricadano ANCHE sul pubblico non SOLO. Quello che si può capire dai conti della M5 è invece che il capitale investito dai privati sia stata ben poca cosa ed in cambio il Comune si è esposto su canoni di concessione su numeri presunti (che purtroppo sono molto lontani dalla realtà) per trent'anni, e, come sottolinea giustamente questo articolo, sono spese correnti e cioè tolte da capitoli su cui si fa, ad esempio, il welfare cittadino. Io aspetto con ansia la realizzazione di opere infrastrutturali come la M4, ma vedere i miei figli e i miei nipoti indebitati per garantire solo dei privati, mi fa incazzare come una bestia!
Poi non è vero che ci sia stata una gara d'appalto, bensì una gara di aggiudicazione di Project Financing in cui i parametri decisionali non sono stati quelli della bontà e economicità del progetto, quanto quelli delle presunte partecipazioni private al progetto (tenga conto che sulla M5 di finanza private non se ne sono ancora viste).
Su questi concetti penso che questo articolo svisceri le problematiche e che non sia un NO-MM4, bensì un NO-Project Financing all'italiana (e cioè farcito di favori ai privati).
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