Autore: Paolo Burgio
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Penso che le informazioni vadano date in modo completo, esauriente e non parziale, sopratutto quando si parla di cifre. Da dove derivano 200 milioni di euro di risparmio? Rispetto a quale cifra iniziale?Nessuno ha mai segnalato questo fenomenale risultato che comporterebbe un risparmio del 10 % sul costo previsto per un'opera da circa 2 miliardi di euro, o si vuol dire che le richieste di maggiori oneri erano in totale di 248 milioni e invece ne sono stati concessi solo 48? Quanto poi al Project Financing basta il deplorevole esito della vicenda Brebemi a far accantonare ogni tipo di project financing misto pubblico-privato. Quanto alle gare d'appalto la pratica del massimo ribasso è quella che in genere si adotta quando si vuole favorire imprese a cui si consentirà poi di recuperare margini e utili concedendo generose varianti in corso d'opera, pratica che nessuna decente amministrazione dovrebbe applicare per appalti di una certa importanza o ad opere tecnicamente complesse, per le quali occorre valutare una numerosa serie di parametri; notiamo tra l'altro che questa gara è stata aggiudicata al prezzo più basso e con un tempo di consegna più breve. Se un'impresa fallisce l'amministrazione, se vuole, può immediatamente sostituirla, in quanto il fallimento, di regola, annulla ogni impegno contrattuale. Purtroppo comunque ci sembra che non con le procedure di aggiudicazione, né con le modalità di gara, né con le formule scelte, concessione, gara d'appalto o project financing, si possono risolvere i mali che affliggono la vita pubblica italiana, disonestà e corruzione. Intanto preoccupiamoci di richiedere un'informazione corretta, trasparente e libertà di accesso agli atti dell'amministrazione pubblica.
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