Il Parco Lambro: un grande ecosistema!

Il nostro grande parco, già importante per il suo ecosistema, si arricchisce di nuovi habitat, grazie a due interventi. ()
laghetto via Feltre
Il Parco Lambro non è solo il più grande parco cittadino, ma è diventato da tempo un'area che accoglie molte specie di animali che vi si rifugia per sfuggire alla caccia, ai veleni agricoli e all'urbanizzazione che invade i loro spazi. A ciò, recentemente, si sono aggiunti due interventi che hanno arricchito ulteriormente il numero di specie.

Il primo, in cui siamo coinvolti anche noi di z3xmi assieme a Cascina Biblioteca ed al Politecnico, riguarda il recupero delle marcite del Parco Lambro. La marcita era il sistema idraulico che permetteva ai contadini lombardi, sin dal tardo medioevo, di effettuare tagli di erba per foraggio anche in inverno. Il progetto, finanziato da Fondazione Cariplo, si occupa non solo di recuperare il sistema idrico che permette la riattivazione della marcita di San Gregorio, ma anche di istruire al lavoro di camparo e cioè l'incaricato di regolare il flusso delle acque verso le marcite tramite un sistema di chiuse.
La riattivazione delle marcite ha attirato tantissimi uccelli: iris sacri, aironi guardabuoi, aironi cinerini, ballerine bianche, gabbiani, taccole e cornacchie.

Oltre a questo progetto è iniziato, grazie alla seconda fase di ReLambro, il recupero dell'area umida di via Feltre.
Dopo tanti anni in cui il laghetto poteva considerarsi morto a causa del proliferarsi di un'alga velenosa, da qualche anno è tornato finalmente a vivere ed è diventato il riferimento di uccelli anche molto rari quali nitticora, sgarza ciuffetto, garzetta, germano reale, gallinella d'acqua, lodolaio, fagiano, colombaccio, martin pescatore, picchio rosso maggiore, rondone comune, rondine, balestruccio, merlo, capinera, cinciallegra, cornacchia grigia, storno, fringuello, parrocchetto dal collare. L'intervento di ReLambro doveva migliorare la circolazione dell'acqua grazie a sistemi di pompe idrauliche, ma questo progetto è stato abbandonato anche perché, analizzando le acque, si è capito che non c'è problema di ricambio essendo il laghetto alimentato da una falda sotterranea. Per migliorare l'ecosistema dell'area sono stati quindi decisi alcuni interventi quali la posa di piante acquatiche, la rimozione di parte della necro-massa legnosa e l'abbattimento di alcuni esemplari arborei morti in piedi o pericolanti.
Contestualmente verranno realizzati due prati fioriti, uno nell'area prospiciente all'area umida e uno nei pressi della spondina del Lambro più a nord, già oggetto di una piantumazione condivisa con la cittadinanza da parte di ERSAF (ente regionale per la forestazione e l'agricoltura).
Il prato fiorito rappresenta una modalità di gestione del verde pubblico più attenta alla biodiversità, che oltre per la sua bellezza e rilevanza paesaggistica, ha il fondamentale obiettivo di salvaguardia e tutela degli insetti impollinatori.

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Re: Il Parco Lambro: un grande ecosistema
08/05/2022 Luis
gli aironi cenerini, Garzetta, gallinella d'acqua, tartarughe, cormorani, Parrocheto dal colare, barbagianni, gheppio c'erano già da molti anni, quelli che sono arrivati adesso sono le nitticore,guardate il mio profilo su Ig Oliver_ph33 e vedrete in alcune foto gli animali già presenti.


 
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