Autore: Adalberto
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Credo si possano capire le difficoltà finanziarie e di bilancio della Giunta, condivise peraltro dalla maggioranza dei Comuni italiani. Il combinato disposto delle politiche recessive, dei vincoli di bilancio, della truffa demagogica dell'IMU e del mancato trasferimento dei fondi governativi hanno creato la drammatica situazione che tutti conosciamo e che Beppe ci ha esposto nella maniera più chiara e professionale possibile. Ma è innegabile che Pisapia non riesca ad uscire dalla logica che uno come Nando Ioppolo defirebbe inevitabilmente del pensiero unico neoliberista. La subalternità alle logiche affaristiche e speculative con cui ci stiamo avviando all'Expo ne è un drammatico rivelatore. L'Expo di Milano non cambierà una virgola di questo modello, anzi lo rafforzerà. Speculazione, precarietà del lavoro e socializzazione delle inevitabili perdite: non è questo il modello, al di là delle chiacchiere e del folcklore? Ciò
avviene perchè Pisapia ha fatto un patto segreto con i poter forti come sostiene il nostro Vincenzo? Può darsi, ma è un brutto pensiero e per giunta non dimostrabile. A me sembra più semplicemente che anche Giuliano non abbia nè la visione, né la forza nè la cultura economico/politica per sovvertire la logica dominante e dunque sia costretto, seppur con sofferenza, a seguire la corrente.
E allora? E allora dovremmo tutti assieme chiedere a gran voce più coraggio, più radicalità nelle scelte. Questi non sono tempi di moderazione, sono tempi in cui o si fa una "rivoluzione" (non nel senso del novecento naturalmente, anche se a me Pisapia ricorda per certi aspetti, con cautela, rispetto, affetto e mutatis mutandis, la figura di Léon Blum) o si soccombe.
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