Il vizio dell’arte e altre meraviglie
La Cineteca Italiana dedica la parte finale del mese d’ottobre al rapporto cinema/teatro (dal 22 al 26) e a un’anteprima nazionale che mette a confronto due grandi artisti come Chagall e Malevich (dal 21 al 26). Arte coniugata a 360°: Allo Spazio Oberdan, naturalmente.
In biblioteca per conoscere Chagall, Van Gogh e Segantini
Con un ciclo di conferenze saranno presentati alla “Crescenzago” i protagonisti delle tre importanti mostre che si tengono a Palazzo Reale.
A teatro e al cinema…a piedi: Milanoir Milanuit
Al Teatro Menotti una ballata nera condotta da Piero Colaprico e da una compagnia cantante e recitante di testimoni attendibili della Milano nera. Dal 26 al 28 settembre.
A teatro e al cinema…a piedi: François Truffaut. Tutti i film in V.O.
Dal 17 settembre al 5 ottobre la Cineteca Italiana ospita presso Spazio Oberdan la retrospettiva completa dei film di François Truffaut. Imperdibile. Ça va sans dire.
Quando la poesia diventa un’ossessione
Un nuovo film su Antonia Pozzi ne racconta la vita e l’opera con evanescenza e sostanziale superficialità. E c’è chi si commuove.
A teatro e al cinema…a piedi: Omaggio a Jim Jarmusch
Dal 27 agosto dieci film dieci del grande autore americano. Riprende al meglio la nuova stagione della Cineteca Italiana a Spazio Oberdan, in attesa in città dei fasti(?) del cinema di Locarno e di Venezia.
Milano. Musica. Mondo. Casuarina
Dal Brasile nuovo samba tra tradizione e contaminazioni funk/pop/rock. Tutto da ascoltare.
Milano. Musica. Mondo: Omar Souleyman “Wenu Wenu”, 2014
Alan Bishop è il fondatore della Sublime Frequencies, l’etichetta che ha lanciato Omar Souleyman. La Sublime Frequencies è l’etichetta che di fatto ha sovvertito l’ambiguo - talvolta - concetto di world music: i suoi artisti, siano essi siriani, turchi, maliani, thailandesi ecc, non hanno nulla di facilmente esotico né rispondono ai cliché della cosiddetta musica etnica, ma suonano sporchi, contaminati e persino un po’ sgraziati se messi a confronto con gli stereotipi idealizzanti che da sempre l’Occidente applica nei confronti delle musiche provenienti da altre culture e tradizioni.