A teatro e al cinema…a piedi: François Truffaut. Tutti i film in V.O.

Dal 17 settembre al 5 ottobre la Cineteca Italiana ospita presso Spazio Oberdan la retrospettiva completa dei film di François Truffaut. Imperdibile. Ça va sans dire. ()
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In attesa di sapere quale sarà la sorte di Spazio Oberdan su cui pesa il dubbio esistenziale del passaggio epocale dalla Provincia di Milano (onore al merito) alla Città Metropolitana, la Cineteca Italiana continua a macinare proposte cinematografiche di livello assoluto, programmando la retrospettiva completa di uno dei massimi autori del cinema francese, e quindi del cinema mondiale, quel François Truffaut scomparso ancora troppo giovane, giusto trent’anni fa, per smentirsi in vita con opere sbagliate o insignificanti.

Il suo primo film, I 400 colpi(1959), è ancora oggi uno dei film più intensi e più strazianti dell’intera storia del cinema di tutti i tempi. Si diceva che i film verranno proposti in lingua originale ed è quindi più corretto dire e scrivere Les 400 coups in cui potremo sentire, in originale, la voce del giovanissimo, allora, Jean-Pierre Léaud, attore che accompagnerà come un alter ego dichiarato gran parte della filmografia del regista francese. Tra il 1959 e il 1984, anno della morte, Truffaut diresse ventidue lungometraggi lasciando quasi sempre il segno di un gusto tutto particolare di raccontare e di muovere la macchina da presa. Bianco e nero e colore sottolineano film diversissimi tra loro che hanno però tutti il tocco magico di un grande metteur en scène, colto e sensibile, disincantato e coinvolto, leggero e profondo.

Si diceva della lingua originale come un assoluto plus (pronunciare plus perché si tratta di parola latina, merci) perché ci permetterà di sentire, tra le altre e gli altri, le vere voci di Isabelle Adjani, Jacqueline Bisset, Fanny Ardant, Jean-Louis Trintignant, Jeanne Moreau, Jean-Paul Belmondo, Claude Brasseur, Gérard Depardieu, Jean-Claude Brialy, Charles Aznavour, Catherine Deneuve e scusate se è poco.

Ci sarà anche modo di vedere e risentire la voce stessa di Truffaut che molto spesso compare nei suoi film anche in ruoli di protagonista , così come è stato attore per registi come Spielberg in Incontri ravvicinatidel terzo tipo (1977). In rassegna capolavori assoluti come Jules et Jim (1961), L’histoire d’Adéle H. (1975), L’argent de poche (1968), Fahrenheit 451 (1966) e La nuit américaine (1973) che da noi venne correttamente intitolatoEffetto notte, trattandosi di un espediente cinematografico per riprodurre la notte al cinema, appunto.

Quest’ultimo film, che vinse allora l’Oscar quale miglior film straniero, rivisto 40 anni dopo, mostra e dimostra però tutti i suoi anni. Vedere ancora per ricredersi.

In programma anche Les Mistons, un cortometraggio in bianco e nero del 1957, e un’intervista al regista del 1959, realizzata subito dopo lo straordinario successo di Les 400 coups.

Non può mancare anche il film che Truffaut terminò di girare poco prima di morire. E’ una delicata commedia noir, ulteriore esercitazione intelligente sui generi del racconto cinematografico. Vivement dimanche (1983).

Vivement Truffaut.

Il programma completo e le modalità di accesso in sala sono consultabili sul sito www.cinetecamilano.it

(Massimo Cecconi)




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