Ponzio: novità all'orizzonte

Dopo la presentazione in zona del nuovo progetto e le polemiche che ne sono scaturite, il Politecnico vaglia nuove possibilità. L'importante comunque è che si conservi l'agibilità dell'area della Ponzio e che venga rivalorizzata.
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Spogliatoi Ponzio
Probabilmente la mossa del Politecnico di presentare una bozza di progetto , senza prima aver fatto le doverose verifiche presso la Sovrintendenza, è stata affrettata, ma, quel che è certo, ha provocato un tale numero di scudi in difesa del complesso,  da creare quella mobilitazione e partecipazione necessaria nell'affrontare questo importante cambiamento urbanistico.
Abbiamo saputo da fonti attendibili che c'è stato un incontro in Sovrintendenza per verificare il vincolo, incontro che ha sortito come effetto un possibile ribaltamento del progetto. Se da un lato avrebbe posto forti dubbi sulla fattibilità di una stecca parallela al palazzo di Architettura, cosa che danneggerebbe innanzitutto il giardino di via Zanoia con l'abbattimento di 18 alberi, ma anche la fruibilità dell'architettonica del palazzo della Facoltà di Architettura, dall'altra apre alla possibilità di innalzamento degli attuali spogliatoi. Non si tratta di un passo indietro, ma solo di una disponibilità a prendere in considerazione un progetto di qualità. E' proprio questo il punto: la qualità della proposta. Adesso sta al Politecnico fare il prossimo passo, presentando un progetto che valorizzi l'impianto architettonico invece di deprimerlo. Con le competenze che ci sono all'interno delle sue Facoltà sarebbe assurdo che i progetti siano sempre realizzati dall'ufficio tecnico interno, cosa fatta sino ad ora, presentando lavori non certo  al livello della fama di cui gode l'Ateneo. Di fatto il Politecnico è forse l'unica controparte in grado di interpretare adeguatamente il compito di fare un'opera che rivalorizzi l'area, ma è necessario che si muova in altro modo rispetto a quanto fatto sino ad ora.

Ma perché è così importante questo progetto?
Ricordo innanzitutto che la vasca della Ponzio necessita di un intervento di manutenzione alquanto oneroso, infatti perde acqua ed è necessario intervenire coimbentando la vasca e rifacendo i cordoli. Il rischio è che, continuando a riversare acqua clorata nella falda sottostante, ad un certo punto venga chiusa forzatamente perché troppo inquinante (non sarebbe il primo caso, visto che è quanto successo alla Caimi). Serve reperire circa 1,2Mln di Euro per la sua ristrutturazione, ma, in questo periodo di carenza, i soldi non si trovano ed è per questo che la Giunta ha preso in considerazione la proposta del Politecnico. Il Politecnico è interessato alla Ponzio innanzitutto per la sua localizzazione in vista di servizi per gli studenti e non per farne uno studentato, per quello sta cercando altre collocazioni, ma solo 70 stanze da riservare ai dottorandi in una localizzazione di prestigio. Il Politecnico otterrebbe questa cifra da un bando MIUR in cui vengono richiesti, oltre allo studentato, anche servizi per gli studenti. Secondo la delibera di indirizzo di luglio 2011 ed il progetto presentato dal Politecnico i servizi aggiuntivi richiesti dal MIUR erano stati identificati nella gestione dell'intero impianto, con la ristrutturazione e copertura parziale della vasca, idea che, dopo l'opposizione del Consiglio di Zona ed il vicolo posto dalla Sovrintendenza, è tramontata. Il nuovo progetto identificherebbe in un Caffè letterario, da realizzare nello spazio occupato attualmente dalla libreria CLUP, ed un ristorante da realizzare negli attuali spogliatoi,quali servizi, mantenendo quindi la proprietà e gestione della vasca e dei giardini di via Zanoia al Comune. Dalla concessione in gestione a privati dei due spazi, il PoliMi, sembra, voglia ricavare quella cifra con cui finanzierebbe la ristrutturazione dell'Area balnearia e dei nuovi spogliatoi, realizzabili nella palazzina attualmente occupata dai vigili.
Lo spostamento degli spogliatoi nella palazzina, avrebbe come risultato quello di poter separare completamente il giardino di via Zanoia dal centro balneario e di poter avere un'area di ristoro di prestigio sempre aperta (quindi non solo d'estate).

Aspettiamo quindi il prossimo progetto del Politecnico e le conseguenti valutazioni della Sovrintendenza cercando però di non allentare l'attenzione, perché è fondamentale che lo spazio della Ponzio venga mantenuto e rivalorizzato.

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Re: Ponzio: novità all'orizzonte
06/03/2014 elisa
ponzio o non ponzio,è vero che il politecnico è proprietario della parte della piazza leonardo antistante l'università? se così fosse potrebbe il CdZ3 obbligare il poli a tenere in ordine il verde della sua parte, ormai ridotta in stato penoso?


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
10/12/2013 Paolo Morandi
Gentile Anna,
sono d'accordo con lei che, una volta ricevuto un progetto definitivo, ci sia bisogno di parteciparlo con la cittadinanza per decidere se accettarlo o meno. Come ho più volte detto, il punto non è se gli spogliatoi siano una risorsa o meno per la cittadinanza, ma piuttosto se lo sia il centro balneario. Se entro un paio d'anni, prevedibilmente, la vasca dovrà essere ristrutturata e, per mancanza di soldi, il Comune fosse costretto a chiuderla per 15 anni come la Caimi, che danno ne riceveremmo? E' facile parlare di programmazione, di investimenti, etc., ma in un bilancio risicato dai continui tagli, ci sono priorità differenti, quale il welfare, in quanto li ci sono in gioco vite umane. In questo ragionamento considero ragionevole una perdita di un pezzo, per salvaguardarne uno di gran lunga maggiore.
Riguardo al beneficio che il Politecnico porta ai cittadini, che non siano i commercianti, gli affittacamere (che comunque sono pur loro dei cittadini) e i proprietari di immobili (il cui valore rimane stabile, al contrario del resto di Milano), le ricordo, ad esempio, la chiusura al traffico di piazzale Leonardo ed un progetto che sta coinvolgendo cittadini attivi di associazioni e comitati per disegnare un campus cittadino e cioè un'area più vivibile sia per gli studenti che per la cittadinanza.
Il Politecnico è un mostro che rischia di fagocitare pezzi di città, ma è anche vero che ha intrapreso un percorso condiviso che è un primo esempio di partecipazione attiva alla progettualità.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
09/12/2013 anna
Egr. Sig. Morandi
Un chiarimento per il mio precedente commento: gli spogliatoti della piscina Ponzio sono una risorsa collettiva della zona e per destinare tale risorsa ad altro uso, peraltro privato, ritengo sia doveroso sottoporre il quesito pubblicamente ai cittadini di zona e raccogliere il loro parere. Ai cittadini di zona andrebbero sottoposti i pro ed i contro del progetto.
Mi permetta, ma il modo in cui, il Politecnico continua a sollecitare il consiglio di zona ad approvare un progetto che, salvo mio errore, è già stato bocciato due volte, mi risulta sgradevole. D'altra parte, quando il comune alza bandiera bianca di fronte a tali solleciti, mi viene il fortissimo sospetto che la sorte degli spogliatoi sia già segnata...
Per quanto riguarda il Politecnico come risorsa della città: in linea generale sono d'accordo con Lei, ma mi evidenzi Lei,visto che io non ne sono in grado,quali vantaggi concreti sta portando il Politecnico ai cittadini di Città Studi (cittadini, non commercianti e non affitta appartamenti).

Le sarei grato per un parere Suo e magari anche di un qualcuno in grado di decidere le sorti della zona.

Grazie per la Sua pazienza e La saluto cordialmente.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
09/12/2013 anna
Gentile sig. Morandi,
per non perderci in sterili polemiche, vorrei chiarire che concordo col fatto che gli studenti siano una ricchezza, ma vorrei anche chiarire che per chi abita in zona tre e' molto deprimente vedere lo stato della zona in cui abita.
Se le risorse che abbiamo (e uso abbiamo) sono poche, forse andrebbe fatta una lista di priorita'.
Spero che Lei concordi con me nell'identificare come studenti anche bambini e ragazzi che non sono universitari, ma ugualmente studiano e frequentano le scuole di zona, che sono molte, bambini che abitano in zona, che sono residenti a Milano, al quale i loro genitori pagano le loro belle tasse.
In qualche modo sarebbero da tutelare anche loro, non crede?
Un modo sarebbe quello di evitare continue erosione agli spazi, limitati, scarsi e scadenti, che hanno per giocare (ad esempio dando spazio a progetti sui giardini stessi).
Su limitati e scarsi non mi dilungo, credo che veda anche lei che gli spazi sono pochi, piccoli e spelacchiati.
Per quanto riguarda la definizione di scadenti, vorrei invitare Lei (e chi vuole della nostra zona) a farsi una passeggiata in piazza Leonardo, davanti alla scuola elementare per constatare come e' degradata la pavimentazione, come scorrazzino cani, anche di grandi dimensioni, che lasciano le loro deiezioni (nonostante un'area cani in Piazza Piola), che mancano lampadine funzionanti(proprio davanti all'ingresso principale e alla sera, quando escono i bambini, non si vede un granche'), che non c'e' nessun tipo di delimitazione della zona bambini(con pericolo sia per i bambini piu' piccoli, sia per le bici che sfrecciano).
Per i giardinetti della Ponzio, se si fa un giro, converra' che negli ultimi 47 anni (da quando li frequento) non sono stati fatti grandi miglioramenti: aiuole ormai terra battuta, mai seminata dell'erba, pavimentazione molto dissestata da radici e dal gelo, fontana non funzionante da decenni (anche nei giardini del Giuriati, nella controversa Via Pascal - via Ponzio ne e' stata messa una). Insomma mi sembra lo stato degli spazi lasci a desiderare.
Parliamo poi dei tragitti uscita metro-universita': c'e' una grande massa di studenti che si muove. Tra i quali ci sono anche i bambini che vanno a scuola, non solo gli Universitari.
Vada a vedere via Ampere all'incrocio di Via Pacini (dove attraversano molti genitori che accompagnano i bambini).
Manca la riga dello stop in direzione Piola, le strisce sono quasi del tutto cancellate, lo spartitraffico invade il percorso pedonale con auto che parcheggiano in ogni modo (e basterebbe mettere dei banali archetti e un po' di buona volonta').
Nella Via Ampere angolo Zanoia l'isolotto con l'edicola e' pietoso e impedisce ogni tipo di passaggio a disabili e passeggini.
Nella via Ampere nella nuova sistemazione dei parcheggi, hanno messo gli archetti per le bici proprio in corrispondenza dello scivolo disabili. Altri archetti in prossimita' della cabina Telecom a formazione di strettoia appena dopo la libreria Cortina.
E che dire dei pali? Piazzati a caso dappertutto sempre nei posti meno opportuni.
E anche qui ci passano gli universitari. Ma nessuno del Comune e' uscito a fare un sopralluogo a fine lavori?
E poi le bici: ma non e' stato proprio possibile fare un percorso per le bici (di cui ci sono numerosi posteggi e le postazioni di bici del Comune). Dobbiamo sempre convivere con l'ebbrezza di essere investiti?
Non dico nulla delle pozzanghere: ce ne sono di davvero incresciose, che costringono tutti (grandi e bambini) ad aggirarle.

Certo, se la Zona da mandato al Politecnico di fare proposte, mi sembra naturale che esso faccia proposte "pro domo sua". Peccato che i problemi e le necessita' non siano solo quelle del Politecnico.

Infine, riguardo al futuro degli spogliatoi, vorrei farle notare che se pianificate uno sviluppo edilizio nella zona scalo Lambrate, magari si potrebbe pensare al futuro ed adibire gli spogliatoi a biblioteca per potenziare quella di Valvassori Peroni. Utili per gli studenti di tutti i tipi.

Vorrei tanto che si facesse chiarezza sul fatto che in zona tre, pur essendoci studenti (specifico) universitari, e universita' c'e' una molteplicita' di esigenze che sono di gran lunga piu' importanti, e che sono quelle di chi e' residente.
Mi scusi, ma credo di pesare piu' io con le mie esigenze, dello studente che pendola a Milano ad es. da Lodi (e le sue tasse se le paga a Lodi) o di chi vive in trasferta.
Gli studenti saranno anche una ricchezza, ma per il momento, nella ridotta disponibilta' di risorse, forse dovreste pensare a come distribuire le risorse con equita'. La Tares, le Irpef dei milanesi non sono pagate dal Politecnico, ma da noi, e noi ci aspettiamo qualcosa in cambio, oltre affitti alti, costruzione di studentati e altri servizi per universitari.
Se vuole le invio le foto di tutte le situazioni che ho sopra menzionato, perche, mi creda, non me lo sono inventate.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
06/12/2013 Paolo Morandi
Gentile Luca,
innanzitutto mi attribuisce ruoli che non ho. Sono un cittadino come gli altri, che spera di dare un contributo alla propria zona attraverso l'informazione.
Chiariamo però un punto che nei diversi commenti evidentemente non è chiaro: il Comune attualmente sta vagliando un partner per la cessione dei soli spogliatoi, ricevendone in cambio le risorse necessarie per ristrutturare la palazzina attualmente ad uso dei vigili e la vasca. I giardinetti ed il centro balneario sarebbero esclusi da questa nuova ipotesi dopo che il progetto iniziale (che in effetti comprendeva anche vasca e palazzina dei vigili) è stato abbandonato a causa del veto posto dalla sovrintendenza.
Non so poi a cosa si riferisca quando sostiene che io abbia parlato di tariffe insufficienti: secondo me i costi di accesso agli impianti sportivi, in alcuni casi, sono anche cari, soprattutto per il valore sociale e di salute che possono dare alla cittadinanza. Sicuro è che le tariffe di accesso sono insufficienti a coprire le spese, ma qui entra in gioco la politica.
Riguardo agli studenti in zona mi sono già espresso. Io li considero comunque una ricchezza. Le università danno prestigio alla zona e, da cittadino, penso che tutti i frequentatori della zona abbiano diritto ai servizi.

Per rispondere ad Anna,
non ho mai detto che riguardo alle aree dello scalo ferroviario di Lambrate l'interlocutore è il Politecnico. Il Politecnico ha solo svolto, su commissione del Comune, una rilevazione tra le associazioni e comitati di zona per capire quali potrebbero essere delle idee di opere compensative da chiedere alle Ferrovie. L'idea degli studentati è del Comitato per Milano Zona 3, solo per far tramontare definitivamente l'idea dell'ecomostro di via Botticelli.
Riguardo al fatto che nuovi insediamenti urbanistici debbano andare di pari passo con l'aumento dei servizi pubblici, come da lei citato, è una cosa che auspico ed è proprio in tal senso che andava la mia proposta.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
04/12/2013 luca
Gentile Sig. Morandi,
mi perdoni la lunga pausa, ma sono qua !

Dal suo intervento mi sembra di cogliere un aspetto che poco si s'addice ad un amministratore della cosa pubblica. E' chiaro che molti servizi costino molto ma rendano poco in termini monetari, tuttavia, la loro funzione sociale è egualmente importante. Mi risulta inoltre incomprensibile quando, di fronte ad un "vero e proprio tesoro" che si ripaga da se i costi, esso debba essere regalato a terzi. Non commento invece la Sua considerazione sulle tariffe applicate insufficientemente su servizi, quando ci sarebbero anche da considerare le tasse locali che paghiamo (vedasi un articolo interessante sul Corriere della Sera di ieri). Quello che spaventa è che le pianificazioni in Italia, e Milano non fa eccezioni, non tengono mai in conto le esigenze dei cittadini e degli effetti che tali pianificazioni hanno su di essi (vedasi quel mostro di City Life). La storia nazionale degli ultimi 50 anni (e mi limito a questi per esperienza anagrafica) ha disintegrato qualsiasi fiducia in operazioni simili. Senza andare troppo lontani, La invito a vedere gli effetti degli studenti sulla vita quotidiana della zona (bar e locali affollati anche di notte, graffiti, giardini occupati dagli studenti, prezzi dei negozi al dettaglio alle stelle). Forse i vantaggi vanno solo a chi ha appartamenti da affittare e non certo ai cittadini comuni.

P.S. ho votato centro sinistro proprio perché stufo di vedere certe cose, che ritenevo appartenessero ad altra parte politica. Evidentemente mi sbagliavo.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
04/12/2013 anna
Si, parliamo di pianificazione!
Potrebbe sembrare che vada fuori tema parlando della Ponzio indirettamente, ma in realta’ non e’ cosi.
Qualcuno che pianifica per noi, sopra le nostre teste e sopra i nostri interessi c’e’ e l’interessamento del Politecnico per l’area della Ponzio non e’ (e’ stato?) casuale. Vorrebbe “mangiarsi” tutto l’isolato, insieme con quello del Giuriati /Besta.
Sempre in questo sito, a proposito del futuro dello scalo ferroviario di Lambrate, di cui questo e’ il link alla pagina

https://www.z3xmi.it/pagina.phtml?_id_articolo=5294-Il-futuro-dello-Scalo-Ferroviario-Lambrate.html#.Up7zAtLuKSo

leggo che ci sono ben 70.000 mq da bonificare nell’area dello scalo Lambrate subito concretizzate in “la bellezza di 34.000mq di SLP (circa 350 appartamenti cioè 20 da 6 piani). Tenendo conto del valore commerciale della zona si parla di un valore immobiliare di 120Mln di Euro, di cui almeno la metà di margine” (cito testualmente dal link di cui sopra) con previsione di “una concentrazione nei prossimi anni di qualcosa come 50.000 nuovi abitanti!”
Dal momento che l’interlocutore principe e’ come sempre il Politecnico che tutela esclusivamente i suoi interessi (e non si capisce come mai non si pianifica mai a favore dei cittadini, bensì sempre e solo della speculazione fondiaria) già e’ stata proposta/prevista la “realizzazione di studentati per scaricare le esigenze dalla già congestionata area urbana di città studi ed abbassare i prezzi degli affitti” (cito sempre). Qui vorrei sapere dal sig. Morandi come si concilia col fatto che avere gli studenti e’ un valore aggiunto perché tengono alti gli affitti, come ha scritto lui stesso.
Si capisce come mai il Politecnico FORSE ha mollato la presa sull’area Ponzio, anche se non trovo per nulla tranquillizzanti le rassicurazioni del sig. Morandi che, come dice lui stesso, non conta nulla e dell’Assessorato, che direi che conta ma non conta noi cittadini.
Vorrei sapere, dato che il sig. Morandi auspica la creazione di un CAG (Centro di Aggregazione Giovanile), se si pensa che questi nuovi 50.000 abitanti porteranno un’integrazione ai servizi già presenti o se utilizzeranno solo i già esistenti servizi, identificati dal sig. Morandi in “importanti realtà quali il Centro Sportivo Crespi, l'Università degli Studi di Milano, la Biblioteca Valvassori Peroni ed il Vespucci” (cito sempre).
Vorrei modestamente fare notare che forse andrebbero pensate strutture aggiuntive (biblioteche, centri sportivi, giardini, e non solo bar, ristoranti, pub e quant’altro) proporzionate ai nuovi abitanti in più e forse andrebbero anche un po’ potenziati i mezzi pubblici.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
03/12/2013 Aldo
Sig. Morandi
lei con grande modestia dice di non contare nulla, e le credo; con altrettanta modestia dice di non essere in grado di predire il futuro, e le credo.
Ma quando dismette i panni che si è confezionato e afferma di sapere mi sento turlupinato perché fa una affermazione che non ha senso.
" l'Assessorato ha dato garanzie sul fatto che la gestione del centro balneario rimarrebbe totalmente al Comune e che è decaduto l'interesse del Politecnico sulle altre aree."
1) "L'assessorato a dato garanzie"... ma che vuol dire?
Fa parte di un assessorato tutto il personale amministrativo che notoriamente non ha potere decisionale se non in subordine a quanto stabilito dall'assessore. Dire che l'assessorato ha dato garanzie non vuole dire nulla. Chi ha sbeffeggiato le delegazioni che sono andate in assessorato è stato l'assessore non altri. (E stante i risultati conseguiti dalla mozione per la creazione delle municipalità in luogo dei CdZ tale arroganza è stata giustificata nei fatti).
2) "La gestione del centro balneare rimarrebbe totalmente al Comune"
Una garanzia o è o non è. Usare il condizionale significa che potrebbe essere come non potrebbe essere. Per cui non è stato garantito nulla.
3) Quali sarebbero le altre aree su cui l'appetito del Politecnico è decaduto?
4) Complimenti per i suggerimenti gratuiti: lei fa intendere che addirittura il Politecnico non rivendica più la stipula di una convenzione ma la proprietà di un'area all'interno di quella che è la struttura della Ponzio.
In caso contrario non si capisce perché lei rivendichi la piena proprietà di una struttura che è già di proprietà del Comune ovvero che è già nostra.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
30/11/2013 Paolo Morandi
Gentile Aldo,
che io sappia, l'Assessorato ha dato garanzie sul fatto che la gestione del centro balneario rimarrebbe totalmente al Comune e che è decaduto l'interesse del Politecnico sulle altre aree. Non so darle una risposta su quanto accadrà, ma per me i vincoli sono ben chiari:
- piena proprietà e gestione del centro balneario
- piena funzione e scorporo dei giardini di via Zanoia
- congruo risarcimento al Comune, tale da permettere la ristrutturazione della palazzina dei vigili e della vasca.

Personalmente, ma io non conto nulla, sarei disposto a valutare un progetto sugli attuali spogliatoi solo a fronte delle suddette garanzie.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
30/11/2013 aldo
Sig.Morandi
Una volta gli ex compagni usavano una parola che ai liberisti o sedicenti tali suonava come una bestemmia: pianificazione.
Qualche decennio fa i più arditi tra i liberal o anche solo la sinistra democristiana usava un sinonimo: programmazione.
Oggi lei con un escamotage sottrae un'amministrazione dai suoi compiti istituzionali e bonariamente ci dispensa pillole di saggezza "risparmiare, tagliare, ottimizzare" per dare priorità hai più bisognosi.
Non contento contraddice quanto a scritto sino ad ora sull'argomento Ponzio e ha l'ardire di sostenere che per non perdere un patrimonio pubblico l'Amministrazione sta cercando soluzioni che coinvolgano terzi. Ma non è il Politecnico che vuole la Ponzio per prendere i soldi del Ministero e fare della Ponzio altro che un luogo dove tutti i cittadini possono andare?


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
22/11/2013 Paolo Morandi
Gentile Luca,
sicuramente nell'amministrazione pubblica c'è molto da risparmiare, tagliare, ottimizzare. Però ci sono dei servizi al cittadino le cui tariffe non ripagano per nulla i costi di gestione: tra questi gli impianti sportivi. I biglietti in ingresso del centro balneario coprono giusto le spese (ed è uno dei pochi impianti cittadini che almeno ci riesce), ma non certo con i soli ingressi si può sperare di compiere i grandi lavori di miglioramento strutturale di cui ha bisogno.
In effetti qualche anno fa facevano pagare, durante l'apertura del centro balneario, anche un biglietto di ingresso per i giardinetti di via Zanoia, però sono alcuni anni che non è più così.
Comunque in questo caso non è questione di capacità o meno di amministrare, quanto di priorità: i soldi sono pochi ed è meglio destinarli a chi ne ha più bisogno e per non perdere un patrimonio pubblico come il centro balneario Romano, l'Amministrazione sta cercando soluzioni che coinvolgano terzi.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
22/11/2013 luca
Scusate se sono veniale, ma sapete, quando si devono pagare le tasse... Se non erro, la piscina ponzio, nel periodo estivo, ha l'entrata a pagamento: cose ne viene fatto del denaro dei biglietti ?
Sempre se non erro, anche l'entrata nei giardinetti, durante il periodo di apertura della piscina, è a pagamento: come vengono reimpiegati i proventi ?

Ed in fine: CHE FINE FANNO I NOSTRI SOLDI PAGATI IN TASSE ?

La logica di alienare un bene pubblico, dunque di tutti, per incapacità degli amministratori è aberrante, a prescindere dalle Vostre motivazioni.

R.S.V.P.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
12/11/2013 anna
Io credo che qui ci sia una grande bugia. Non esiste nessun Campus. Qui esistono vari edifici del Politecnico e della Statale che negli anni hanno costruito badando unicamente ai propri porci comodi e non hanno mai pensato ad infrastrutture arricchenti. Ora che la concorrenza tra Università' e ' forte come sempre si sono accorti di avere una posizione marginale e provinciale: dove sono i campi sportivi? le palestre? le mense? biblioteche e spazi comuni ampi e sufficienti? Non e' che basta colorare delle aree su una piantina.
Mi immagino la grande lampadina di quello che ha guardato la cartina della zona e ha visto il Giuriati che e' diventato area Campus (non importa se ospita la sede del Rugby Grande Milano con indirizzo Via Carlo Pascal 6, cosi da un momento all'altro la via e' diventata ugualmente via Ponzio, unica via che compie una T) e la Piscina Ponzio (da rendere subito coperta) e con giardinetti (ottima area per costruire) per i bambini (degli sfigati che devono farsi una ragione nel razzolare tra cacche di cane in Piazza Leonardo).
Quindi il Campus (sic) si e' mangiato l'isolato della Ponzio (completo di sede della Polizia Locale) e la Piscina Ponzio.
Inoltre la contrapposizione tra abitanti della zona e studenti esiste eccome: se per andare a scuola devo guadare pozze, se in piazza Leonardo funziona un lampione si e uno no, se questo agosto hanno asfaltato via Vallazze ma non e' ancora comparsa la segnaletica a terra (siamo a novembre) anche in corrispondenza dei semafori, se in Via Pacini asfaltata due estati fa la segnaletica a terra non e' stata mai finita e anzi inizia a cancellarsi, se la grata di aereazione dei nuovi parcheggi in via Ampere e' danneggiata da piu' di 12 mesi, se nello stesso posto gli archi per il posteggio bici sono stati messi in prossimità degli scivoli disabili, allora forse qui ci sono delle opere prioritarie da fare, altro che pensare a chi viene da fuori.
E non parliamo degli affitti agli studenti come risorsa: tengono alto il canone, ma tengono anche svegli di notte. Qui stanno moltiplicandosi gli appartamenti affittati a 3-4-5-6 studenti che fanno rumore a notte fonda, e si disinteressano della vita normale nei condomini. Non vedo questo fatto come un arricchimento bensì come una speculazione di chi ha appartamenti da affittare senza scrupolo.
Se volete un bel Campus costruitevelo dove gli spazi lo consentono, e non prendetevi nella citta' servizi che sono di tutti.
Qualche giorno fa P. Daverio commentava che i milanesi sono restii ai cambiamenti.
Sara' forse che i cambiamenti che abbiamo visto negli ultimi vent'anni piu' che cambiamenti sono state dei solenni deterioramenti della cosa pubblica e grandi guadagni per chi specula.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
10/11/2013 Aldo
Sig. Morandi
la parola scippo che ha un significato univoco: appropriazione indebita di qualcosa che appartiene o spetta di diritto a un altro.
Nel caso specifico dire, come lei dice, che il Politecnico ha scippato ai cittadini della zona e più in generale agli abitanti di Milano parte di via Pascal significa che il Politecnico si è appropriato indebitamente del diritto all'uso di quella strada da parte di tutti.
E fin qui la seguo e concordo con lei.
Non la seguo più quando invece di dire che lo scippatore deve restituire alla comunità quanto le ha sottratto lei argomenta che lo scippato non può pretendere di esercitare tale diritto perché esiste una convenzione stipulata dalla giunta Moratti con il Politecnico e il rescinderla sarebbe oneroso per il Comune e per la tutta la collettività. Così dicendo fa intendere che il Comune e la collettività in un arbitrato o in giudizio sarebbero la parte soccombente.
Ma nella convenzione era prevista la privatizzazione di parte di via Pascal?
Certo che no. In caso contrario il Politecnico non avrebbe commesso alcuno scippo e lei dovrebbe essere denunciato dagli appartenenti dell'ex giunta Moratti e dal Politecnico perché ha leso e lede il buon nome dei contraenti di quella convenzione.
Quanto poi al sostenere che una petizione non può essere promossa perché atto unilaterale che lede gli interessi di alcuni. E' un non senso che si commenta da sé.
La richiesta di petizione in questo caso avrebbe dovuto essere indirizzata alla giunta Pisapia perché focalizzi la sua attività su una questione che sino ad ora non ha risolto ed è un precedente grave.
Se non rimuove questo vulnus tutti i cittadini saranno esposti all'arbitrio del più forte di turno. Nel caso in questione usando le sue parole allo scippo del Politecnico.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
09/11/2013 Paolo Morandi
Secondo me continuare a contrapporre le esigenze della popolazione studentesca con quelle dei residenti è una posizione sbagliata.
Soprattutto continuare a pensare in forza del potere elettivo che noi residenti abbiamo nei confronti degli "ospiti" studenti è un calcolo che non mi vede d'accordo.
E' vero, via Pascal è stato uno scippo alla comunità, ma c'è una convenzione siglata dalla precedente amministrazione e recedere sarebbe oneroso per il comune e per tutta la collettività, quindi penso sia un punto da gestire in caso di possibili accordi futuri con il Politecnico e non con una petizione unilaterale (che non considererebbe per nulla le esigenze degli studenti).
Poi lanciare frasi come "riprendiamoci il Giuriati" è assolutamente demagogico! Il Giuriati, quando è andato in gestione al CUS, versava in condizioni tali da non poter più praticare attività sportive ed inoltre costava alla comunità 200Mln di Lire. L'ha preso in gestione il CUS ed anche se non ha finito nei tempi previsti le opere da convenzione, l'ha reso agibile a tutti (associazioni e libera utenza) alle stesse tariffe di Milanosport. Se pensiamo alla sorte della pista di atletica del Saini, ormai quasi inagibile, o alla pista di atletica della ProPatria di viale Sarca (quella dove sono cresciuti agonisticamente Cova, Pannetta, Ottoz) trasformata per questioni economiche in campi di tennis e calcetto, il fatto che qualcuno se ne sia preso carico sarebbe da premiare, considerando anche il fatto che il CUS, sul Giuriati, ci perde ancora 60.000€ all'anno! Vogliamo riprendercelo per poi vedere fare la stessa sorte del Saini?
Non ne capisco la logica.

Per finire, dobbiamo pensare a come rendere migliore la nostra zona sia per noi residenti che per gli studenti, visto che per noi sono anche una risorsa e lo dimostra il fatto che è l'unica zona dove gli affitti resistono grazie a loro. L'anno scorso il PoliMi ha cominciato un percorso condiviso con associazioni e comitati di zona che ha portato come primo risultato la pedonalizzazione di piazza Leonardo da Vinci. Ciò dimostra che, anche se dobbiamo sempre essere vigili senza dimenticare quanto successo per via Pascal, penso che il PoliMi possa e debba essere una controparte con cui aprire un dialogo aperto e costruttivo.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
09/11/2013 Anna Gozzo
Io temo che vogliano darsi uno stato di "campus" dotato di tutti quei bei servizi che non hanno (piscine, palestre, dormitori, gran numero di mense) a spese di tutti noi, sottraendo senza scrupolo quello che è anche nostro. E questo per migliorare l'offerta del campus, come se esistesse davvero un campus.
La zona tre pensa di ammantarsi dell'aumentato prestigio, fregangosene dello scippo fatto ai cittadini. D'altra parte è sorta la clinica città studi (ex santa rita) allo stesso modo... senza uno straccio di parcheggio dedicato e chissenefrega dei residenti.
In effetti.... Riprendiamoci il Giurati!
Anna


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
09/11/2013 Aldo
Ringrazio la sig. Anna.
Quanto al sig. Morandi e allo scippo via Pascal di cui ha fatto cenno. Ho due proposte da fare
1) vedere quanto è stato scritto in proposito al link http://twbiblio.wordpress.com/2013/11/03/gli-americani-non-ci-spiano/
2)che z3xmi, invece di dire con rassegnazione che ci hanno scippato via Pascal, promuova una petizione popolare perché la via sia restituita ai cittadini della Zona?


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
07/11/2013 anna
Sono totalmente d'accordo con Aldo.
Non e' che il Politecnico con tutte le sue belle risorse intellettuali riesce a fare un progetto che non comporti l'inglobarsi la piscina Ponzio in varia misura.
Mi sono accorta anche io che nell'area di Campus sostenibile si sono gia' appropriati della piscina come se fosse cosa loro. Peccato che in zona tre ci vivano anche dei cittadini (che magari a loro tempo saranno anche stati studenti) che hanno esigenze diverse da quelle degli studenti e che, pagando le tasse, magari nutrono anche delle aspettative sui servizi della loro citta'.
Passi che non aumentino, ma l'erosione non va giu' a nessuno.
E, diciamocelo chiaramente, dopo piu' di dieci anni di lavori in via Ampere se si passa di li (con gli occhi aperti) si puo' vedere:
1) grata rotta da un anno e mai riparata.
2) posteggi previsti per le bici con appositi archetti e delimitazioni a terra piazzati a casaccio (davanti ad uno scivolo disabili, in prossimita' di un armadio elettrico /telefonico a formazione di strettoia).
3) sistemazione dell'area in via Compagni a mo' di vasca caratterizzata dal disinteresse dei percorsi pedonali di chi deve passare da Pacini in Leonardo da Vinci.
Ma chi ha voglia di avere altri lavori proprio li?
Possibile che non ci sia una bella area in una zona un po' meno costipata in cui annidare gli studenti piu' o meno paganti? Devono per forza assoluta dormire di fianco alle aule?
E non e' che magari si pensa che in zona ci sono diverse scuole (materne, elementari, medie sia private che pubbliche) e che quelli che le frequentano MAGARI hanno anche necessita' di spazi per giocare. Magari senza cani che lasciano bisogni, magari con pavimentazione che non si e' sbriciolata due inverni fa, magari senza pozze oceaniche.
Questo esula dalla "Questione Ponzio", ma solo superficialmente.
Mi spiego: chi abita in zona tre non e' necessariamente un docente o studente del Poli; vedere soldi, spazio pubblico, idee per migliorare i servizi dell'Universita' fa arrabbiare perche' c'e' bisogno di molte altre cose prima di pensare al superfluo (cioe' a chi viene da fuori e i suoi soldini in tasse se li paga da un'altra parte).


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
30/10/2013 Aldo
Sig. Morandi
1) Prendo atto che con molta onestà lei ha ammesso che Z3Xmi si censura per difendere l'attuale amministrazione, oltre a criticarne l'operato.
2) Prendo atto che per lei pecunia non olet.
3) Spero che fra non molto si accorga che al di là di ogni altra valutazione è irragionevole pensare che chi si adopera per avere un finanziamento pubblico può permettersi di trasferire parte della somma ottenuta (la ristrutturazione della piscina è stato detto ha un costo di circa 2 milioni di Euro) ad altri.
4) Attendo di leggere il vostro prossimo articolo sulla mancata realizzazione di un vero decentramento Amministrativo.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
30/10/2013 Paolo Morandi
Gentile Aldo,
innanzitutto z3xmi non si censura solamente per difendere l'attuale Amministrazione, ha scritto molti articoli in cui ne criticava l'operato. La ragione per cui esistiamo, grazie all'azione volontaristica di varie persone, è proprio quella di allargare il concetto di partecipazione ed i suoi commenti, di cui la ringraziamo, sottolineano la correttezza di questa visione.
Stento però a capire alcuni riferimenti del suo intervento.
Riguardo al fatto che non ho parlato degli alberi abbattuti è solo perché non ho fatto altro che accennare semplicemente al progetto senza entrare nei dettagli in quanto si trattava di una bozza non ufficiale ed in continua evoluzione (tant'è che nel momento in cui scrivevo gli alberi da abbattere erano diventati 14).
Non capisco quando parla di una reprimenda che avrei subito da Mariani sulla riunione fatta in Comune. Mariani ha raccontato della riunione (non di cittadini ma istituzionale del CdZ3 con l'Assessora De Cesaris), ma non in risposta a me.
La proposta di alzare gli spogliatoi non è arrivata da Mariani, bensì era il primo progetto del Politecnico, poi bocciato dalla Sovrintendenza. Come cito nell'articolo, la Sovrintendenza stessa, in seguito, chiariva che avrebbero potuto accettare un'opera purché architettonicamente compatibile con l'area.
Riguardo alla precedente concessione cui si riferisce, sta parlando di quella relativa al Giuriati. In un periodo in cui l'atletica leggera in Italia soffre tantissimo a causa del fatto che gli impianti non sono redditizzi, il CUS non solo tiene aperto l'impianto alla cittadinanza ma, nonostante sia in grossa perdita, continua ad investire sull'impianto. Sono in ritardo? Ci può stare, ma dire che non rispettano la concessione ci andrei cauto (sarebbe altro discorso parlare invece dello scippo riguardante via Pascal).
Riguardo al metodo in cui il PoliMi finanzierebbe l'opera, l'ho anche scritto. Non sta a me dare giudizi, ma una cosa è certa: o i soldi per ristrutturare la vasca e la palazzina di via Ponzio ci sono o il progetto non parte neanche.
La questione dello sconto (l'8%) non serve a finanziare la vasca, bensì a realizzare le aree dei servizi.
Comunque sono tutte sottigliezze, il punto è che non è nostra intenzione barcamenarci, ma cercare di dare un'informazione il più possibile completa e siamo l'unica realtà esistente a Milano che lo fa, così come nel denunciare il fatto della mancanza ancora della realizzazione del Decentramento e di questo è in cantiere, giustappunto, un articolo di prossima uscita.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
30/10/2013 Aldo
Suvvia Sig. Morandi
conosce anche lei la storia del cavallo di Troia: era solo un cavallo di legno e sappiamo come è andata a finire; sono solo studenti... ma mi immagino come andrà a finire a meno che Z3Xmi, su cui lei autorevolmente scrive, la smetta di autocensurarsi per un doveroso principio di lealtà nei confronti di chi ha eletto. Mi si dice che dall'animata riunione che lei ha citato sono emerse alcune voci che andavano in questo senso.
Comunque. A riprova di quanto da me affermato, ad es. nell'articolo da lei scritto il 15 luglio u.s. ha omesso di indicare che quel progetto prevedeva l'abbattimento di 18/24 alberi ma a seguito di quell'articolo sono pervenute alcune obiezioni che andavano nel senso dell'incipit del mio commento.
Come lei sostiene la riunione di lunedì è stata vivace. Direi di più sono volati stracci. E da quanto riferitomi, lei è persona informate sui fatti, non altrettanto dicasi di altri membri del comitato che pare non leggano quanto lei ha scritto sull'argomento.
A detta di colui che mi ha riferito, lei era persona talmente informata che ha subito una reprimenda da Gabriele Mariani quando si è avventurato nel descrivere, in modo poco lusinghiero, l'atteggiamento dell'assessore che ha incontrato consiglieri del CdZ3, esponenti dei partiti di zona facenti parte della coalizione, semplici cittadini che per motivi professionali l'hanno incontrata.
Capisco l'impegno di Gabriele Mariani, neofita consigliere e presidente di commissione, che addirittura si è spinto a suggerire agli interlocutori del Politecnico varianti al progetto (realizzare 70 posti letto sull'area degli spogliatoi) perché lo stesso possa superare il vaglio critico degli abitanti della zona e quello del Ministero dei Beni culturali.
Riconosco altresì la lealtà intellettuale di Mariani quando, mi è stato riferito, vi ha informato che a suo parere il Politecnico è un interlocutore che per come agisce sembra poco affidabile non solo per una precedente concessione stipulata con il Comune che non ha onorato in tutte le sue parti ma anche perché chiede in uso una proprietà comunale, per realizzare un suo tornaconto e un profitto che poi girerà nella realizzazione del risanamento dell'invaso della piscina. Ma per tutto il resto?
Graziosamente, i più critici, hanno paragonato l'operazione che sta alla base di ciò che vuole realizzare il Politecnico a un gioco delle tre tavolette, sarei più prosaico, delle tre carte.
Il Politecnico voleva partecipare a un concorso indetto dal ministero di sua competenza che gli avrebbe fornito dei fondi a fronte della realizzazione di alcune opere a favore dell'università.
Il Politecnico adocchiata l'area della piscina Ponzio propone al Comune di ... con la motivazione che altrimenti non può partecipare al concorso del suo ministero.
Il Comune emette una delibera "di indirizzo" che l'università presenta al ministero.
Ora l'università va in giro a raccontare che dai finanziamenti ricevuti dal ministero riuscirà ad ottenere sui lavori l'8% di sconto e con questi finanzierà il risanamento dell'invaso e...
Dai calcoli fatti da Gabriele Mariani l'area su cui attualmente insistono gli spogliatoi è di 1600 mq (è l'area sulla quale, pare, dovrebbe sorgere, il condizionale è d'obbligo, salvo ripensamenti del Politecnico e sovraintendenza permettendo, il pensionato. L'area edificata su cui insiste la palazzina di via Ponzio è di 450 mq. Ai valori di mercato siamo sui 4/5 milioni di euro.
Da ultimo vorrei rilevare che da quando è stato eletto il nuovo sindaco passi in avanti sul trasferimento di effettivi poteri ai CdZ non ne sono stati fatti. I consiglieri come Mariani si danno da fare. Ma come detto il suo lavoro ha il valore di puro esercizio se l'assessore di turno non è d'accorso.
Avete votato Pisapia e avete fatto bene. Ma perché non gli chiedete ragione del fatto che i CdZ, come sono strutturati ora, in verità da sempre, sono privi di poteri sostanziali? Perché le municipalità non sono una realtà.
Anche su questo argomento vi autocensurate e così lei sig. Morandi è costretto a sperare nelle valutazioni della Sovraintendenza e si barcamena dando un colpo al cerchio e uno alla botte facendo con ciò torto anche a sé stesso.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
30/10/2013 Paolo Morandi
Gentile Aldo,
innanzitutto mi preme di farle notare che i disegni di Campus Sostenibile, non sono altro che progetti postati dagli studenti e quindi poco hanno a che fare con quello che realmente sarà la zona, ma solo un desiderata di alcuni.
Per quanto riguarda la posizione dei Comitati, le rendo noto che lunedì c'è stata un'animata riunione, presente anche il presidente della Commissione Urbanistica e Territorio di Zona 3 Gabriele Mariani, in cui si è discusso lungamente del progetto e, pur non essendo emersa una posizione unitaria che non fosse relativa al procedimento di discussione e partecipazione pubblica, la gran parte degli interventi era contrario a qualsiasi progetto che aumentasse volumetrie.
Il mio articolo chiude con l'attesa di una proposta che arrivi dal PoliMi solo perché, senza un progetto, non si può discutere.
La mia posizione personale (sottolineo "personale") è che temo fortemente la chiusura per questioni tecniche del centro balneario. Sono circa 10 anni che si parla delle perdite, dell'enorme cifra che costa la ristrutturazione e che il Comune non è in grado di affrontarla (il discorso è anche precedente l'attuale Giunta). Qualsiasi proposta arrivi sul tavolo deve almeno essere presa in considerazione nel pro e contro, senza erigere barricate.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
29/10/2013 Aldo
Oggi sono sono andato al Policlinico e ho visto che hanno costruito nuovi reparti e altri ne stanno costruendo. Lo stanno facendo sulla loro proprietà. Hanno aumentato le volumetrie. Ma nessuno si è opposto.
Mi domando con che logica il Politecnico pretenda di avere in uso delle proprietà del Comune per fare i suoi comodi.
Il Policlinico è un'eccellenza in termini sanitari, il Politecnico pure nel suo campo. Ma perché questa disparità di comportamenti? Capisco che la giunta Moratti abbia avuto delle affinità con il Politecnico, in quanto ex ministro dell'educazione, e quindi quando il primo si è presentato con la balzana richiesta di gestire la Ponzio pro domo sua ella non ha resistito.
Cambiata giunta, e senza più vincoli affettivi, avrebbe dovuto rientrare l'insana proposta invece: tutto va avanti come se nulla fudesse.
La giunta Pisapia sottostà alle perorazioni del Politecnico. Quest'ultimo con spavalderia indica sul suo sito che il campus è cosa fatto (vedi planimetria ove l'area della piscina Ponzio è già inglobata).
A fermare la giunta Pisapia e l'idea bislacca è intervenuto il Ministero dei Beni culturali, tramite la direzione generale regionale, che ha messo sotto vincolo l'area.
Eppure il Politecnico non si da pervinto, l'assessore competente prende metaforicamente a sberle chi eletto dai cittadini della Zona rivendica ragioni sacrosante perché la cosa non proceda, e lei si adombra e sostiene che dobbiamo andar... anche se non abbiamo le scarpe rotte.
E voi di Z3Xmi, dei comitati Pisapia,oltre a raccontarci questa porcheria lanciate l'esaltante proposta di aspettare il prossimo progetto ... Quasi quasi faccio una capriola ebbra di gioia.


Re: Ponzio: novità all'orizzonte
27/10/2013 cinzia
Ma non sarebbe invece un'occasione da prendere al volo per lanciare un progetto partecipato coinvolgendo la cittadinanza?


 
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