Tra Lambrate e Città Studi serviranno nuovi collegamenti, lanciata una petizione

I cittadini di Lambrate-Rubattino-Ortica e Città Studi chiedono al sindaco di Milano di riconsiderare, affrontare e risolvere l'annoso problema dei collegamenti viari tra i propri quartieri, storicamente separati dal rilevato della ferrovia. ()
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In vista dell’incontro con la cittadinanza organizzato dal Municipio 3 mercoledì’ 11 luglio alle 18 all’Auditorium Stefano Cerri riportiamo i contenuti della petizione lanciata nel 2021, ora riaggiornata, per chiedere al Comune di provvedere alla soluzione del grave problema di viabilità che riguarda la nostra zona.

E’ da anni in corso una intensa attività di riedificazione edilizia che prosegue a ritmi incalzanti e sta radicalmente trasformando la situazione urbanistica della zona est di Milano al di là del rilevato ferroviario che separa Lambrate da Città Studi.
Nell’area intorno allo scalo di Lambrate sono già in via di realizzazione tre grandi interventi di edilizia residenziale: circa 350 appartamenti compresi nel progetto East Garden e in quello della Cooperativa Sant’Ilario sull’area ex De Nora - tra le vie dei Canzi, San Faustino e Crespi - e il progetto BST31 (via Bistolfi 31) con 250 appartamenti sull’area ex-Sammontana tra le vie San Faustino e Bistolfi. L'elenco dei nuovi quartieri residenziali a Lambrate-Rubattino non finisce qui, anzi continua ad allungarsi: sul vecchio compendio industriale di via Pitteri 8 sorgerà un nuovo grande complesso residenziale (250 appartamenti oltre spazi commerciali); sulla via Tanzi è prevista un’ampia estensione del progetto Cohabitat realizzato in via Pitteri pochi anni fa; tra le vie Massimiano e Sbodio inizia la costruzione del Twin Palace; sulla via Folli la cordata Patron Capital-Blustone-Freo Group realizzerà due progetti residenziali: Easttown al civico 24 (40 appartamenti) e un altro ai civici 41, 43 e 45 (100 appartamenti). E altre aree industriali dismesse di Lambrate-Rubattino-Ortica risultano essere già in vendita come “aree edificabili”, con il premio sulle volumetrie previsto per gli ambiti di riqualificazione.
Inoltre nelle aree ex-Innocenti è prevista la sistemazione dei nuovi Laboratori del Teatro alla Scala e la realizzazione di un hub logistico (centro di smistamento merci) da 110.000 mq, vedi qui.

Tutto ciò senza che sia stato considerato ed in qualche maniera affrontato l’enorme problema che si verrà a creare con una tale concentrazione di residenti e di attività nella viabilità della zona est di Milano. Già oggi il traffico tra Città Studi e Lambrate-Ortica è caotico e nelle ore di punta insostenibile, non vogliamo immaginare come lo sarà tra non molto. Il problema non è di facile soluzione, ma dopo aver reso l’area cosi densamente urbanizzata non si può lasciare che diventi invivibile a causa di una viabilità assolutamente inadeguata.

Per firmare la petizione clicca qui

Foto da urbanfile Blog

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Re: Tra Lambrate e Città Studi serviranno nuovi collegamenti, lanciata una petizione
13/07/2023 Camilla
Camilla


Re: Tra Lambrate e Città Studi serviranno nuovi collegamenti, lanciata una petizione
13/07/2023 Ada
Si possono fare tanti varchi solo per le biciclette ed i pedoni, si guadagna in salute e si riduce l'inquinamento.


Re: Tra Lambrate e Città Studi serviranno nuovi collegamenti, lanciata una petizione.
07/07/2023 Adriana Berra
Il mio ultimo aggiornamento della petizione per l'apertura del quarto varco nella ferrovia di Lambrate fa riflettere sul traffico che rischia di arrivare in quartiere insieme a nuove famiglie di residenti (ne sono attese 1300, solo calcolando i progetti di edilizia abitativa già approvati) e portati dall'enorme hub logistico (110mila mq) per le consegne last-mile che sarà realizzato sul fondo dell'area ex Innocenti.
Qualcuno dice che il quarto varco incentiverebbe l'uso delle automobili, e posso essere d'accordo. Ma se il traffico automobilistico è già implementato dalle politiche urbanistiche di chi ci amministra (si permette la costruzione di un quartiere residenziale dopo l'altro e l'insediamento di un grande polo logistico), i veicoli dovranno pure muoversi più agevolmente, o vogliamo immaginare le code su via Bassini e viale Rimembranze di Lambrate ingrossate di centinaia di auto private e veicoli per le consegne?
Il futuro di Lambrate sembra colorarsi sempre più di grigio, il colore del cemento e del traffico che avanza. Ecco perché la petizione chiede anche che il sindaco si adoperi per fermare le nuove edificazioni nel nostro quartiere. Ci vuole un cambio nelle politiche urbanistiche, anche con un occhio all'aspetto ambientale e alla nostra salute. Se non fermiamo le nuove edificazioni e non cominciamo a convertire le aree dismesse in aree verdi (ad esempio foreste realizzate coi fondi del Pnrr per la forestazione urbana), anzichè trasformarle tutte in quartieroni residenziali, nulla potrà veramente cambiare.
Adriana Berra,
autrice della petizione


 
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