Festa della Liberazione 2023

Molti sono i motivi per rivendicare i valori dell’antifascismo e la celebrazione della festa di Liberazione dal nazifascismo, che quest’anno ha assunto una particolare valenza. ()
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Quest'anno è stato particolarmente bello ritrovarsi il 25 aprile, perché eravamo tantissimi, giovani e anziani, a ribadire che no, non vogliamo essere scippati della nostra festa, vogliamo ritrovarci per ricordare chi ci ha donato la Democrazia, non vogliamo dimenticare la differenza che ha portato il Paese ad avere un esercito di Liberazione nel momento in cui si stabilivano gli accordi di pace e neppure che nessuno, in quel momento, si dichiarava più fascista. Non vogliamo dimenticare le persone: bambini, giovani adulti e anziani che hanno perso la vita a causa della guerra e non erano “poche centinaia di morti, che servivano per sedere al tavolo dei vincitori” come diceva il Duce.

Né vogliamo dimenticare la nascita della Repubblica Parlamentare, l’estensione dei diritti a tutti, uomini e donne, e la libertà di parola, pensiero, religione anche per i perdenti, purché rispettassero le Leggi del nuovo Stato. Sono nate la DEMOCRAZIA e la nostra COSTITUZIONE antifascista per garantire questi diritti di tutti, nei limiti in cui la libertà individuale non danneggi quella degli altri. Esse hanno permesso una rinascita economica, etica e culturale del paese che non ha avuto eguali dal Rinascimento, benché non completamente attuata.

Una giornata gioiosa e affollata, che la mattina ha visto l’Anpi XXV aprile e i giovani dell’associazione Kasciavit con un corteo di biciclette e di palloncini rossi percorrere le tappe di una parte delle lapidi ai caduti del nostro Municipio, con brevi flash mob e un’emozionante performance al Campo Giuriati con una lettura sulla breve vita di Attilio Folli, uno dei 15 caduti segnati sulla lapide, morto per aver diffuso volantini per la pace.
E un pomeriggio di nuvole minacciose che si sono dissolte metaforicamente, che ha visto un affollatissimo corteo, a cui era presente anche Elly Schlein, percorrere Milano sino a piazza Duomo, dove è stata ricordata non solo la Resistenza e il suo fondamentale apporto alla Costituzione antifascista, ma anche l’Europa e la sua Unione e la necessità che questi valori comuni si traducano in azione per una strategia europea per la Pace contro le guerre, in particolare quelle dei paesi del Mediterraneo e dell’Ucraina.
VIVA LA RESISTENZA!

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