Sanità sospesa?

Un servizio sanitario pubblico sostituito dalle Società di Mutuo Soccorso come nel 1900, è questo il promettente futuro che si prospetta ai nostri figli? ()
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Sulle pagine di z3xmi.it la scorsa settimana è apparsa un’intervista in cui il promotore mutualistico Gerardo Ceriale illustrava l’attività promossa dalla Banca delle Visite (www.bancadellevisite.it) per offrire a coloro che non si possono permettere una visita medica a pagamento la possibilità di usufruire gratuitamente della prestazione che il servizio sanitario pubblico non riesce a fornire entro un un periodo di tempo ragionevolmente breve.

Chi non ha avuto la frustrante esperienza di sentirsi proporre un'attesa di mesi, magari sei, nove o anche di più, per la visita o le analisi prescritte del medico curante?
Chi può accetta allora di pagare la vista come solvente, ed ottiene in brevissimo tempo la prestazione a pagamento. Una situazione inaccettabile in ogni caso, se pago mi visitano subito, se paga il SSN con i soldi che riceve dai contribuenti, cioè da noi, l’attesa è di mesi.
E chi non può permettersi di sborsare le cifre, anche rilevanti, delle prestazioni prescritte dal medico curante cosa può fare? Tende a rinunciare, a ricorrere al pronto soccorso, per questo non c’é da attendere mesi. Una triste e purtroppo quotidiana realtà per molti che non hanno la fortuna, ma si tratta di fortuna o di negazione del diritto alla salute, di non poter essere solventi.

Così il SSN, tramite le Regioni, smantellando la prevenzione crea nuovi malati e malattie, il costo della salute sale, il budget per le cure preventive diminuisce ed il circolo vizioso della malasanità cresce.
Viene negato il riconoscimento di un diritto fondamentale, che insieme al lavoro, all’istruzione e alla libertà di pensiero e di espressione sono alla base della nostra costituzione, valori che lo stato ha il dovere e il compito di assicurare ai cittadini. Rilevando quanto negli ultimi decenni questi diritti siano stati progressivamente erosi, quanto le disuguaglianze siano grandemente aumentate poiché lo stato non ha preservato le garanzie fondamentali già acquisite in passato rispetto al diritto al lavoro, all’istruzione e alla salute, pensiamo davvero che con le visite in sospeso si possa in qualche modo porre rimedio alla gravità della situazione che le liste di attesa di mesi mettono in evidenza?

Davvero pensiamo che tagliando fondi al SSN e depotenziando il servizio pubblico la tutela della sanità dei cittadini possa venir surrogata da interventi di assitenza caritatevole forniti da donazioni private, dai Super Dottori e dalla Super Cliniche ?
E' una contraddizione, è semplicemente illogico pensare che la tutela della sanità pubblica in uno stato di diritto possa essere sostenuta dalle azioni caritatevoli o dalla buona volontà di alcuni. Questo succede dove lo stato è debole, dove mancano le garanzie costituzionali, dove alle risorse pubbliche utilizzate per il welfare, per il benessere dei cittadini vengono riservati sempre meno fondi, a favore di altre voci di spesa.
Trovo aberrante affermare che l’idea che dove lo Stato non può arrivare o arriva il mercato oppure i cittadini che possono auto-organizzarsi sulla base di valori condivisi di solidarietà tra pari, come dichiara il promotore mutualistico intervistato, quando si tratta di diritto alla salute inteso come principio sancito dalla costituzione

Questa idea è ormai chiaramente condivisa dalla linea politica su cui l’attuale governo Draghi dimostra di essersi attestato con tanti provvedimenti presi, dai tagli ai fondi per la sanità, dal decreto sulla concorrenza a sostegno della privatizzazione dei servizi pubblici, sino al recente aumento spropositato per le spese militari.

Se pensiamo che la realizzazione di una società giusta, in cui assicurare la piena dignità ed uguaglianza ed una vita dignitosa a tutti i cittadini passi attraverso il mercato, stiamo davvero preparando un triste avvenire per i nostri figli, un avvenire in cui la democrazia sarà inevitabilmente in sospeso.

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Re: Sanità sospesa?
27/04/2022 Gerardo Ceriale
Cortese sig. Burgio sono dispiaciuto dal constatare quanto è facile, da dietro una tastiera e attraverso uno strumento di comunicazione diffusa, giudicare e screditare altri anche quando non si conosce ciò di cui si parla. Mi piacerebbe sapere per esempio se conosce il principio di sussidiarietà di cui parla la nostra Costituzione. Tutto il Terzo settore vive su questo principio. Oppure se sa come sono nate le prime forme di mutuo soccorso.
Credo che tra la libertà di espressione e l'abuso di potere da tastiera ci sia in mezzo quantomeno il rispetto.
Saluti


 
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