L’Italia delle disuguaglianze crescenti nell’anno nero della pandemia

Come la pandemia sta incidendo sulla struttura sociale italiana? E quanto sono efficaci le misure poste in essere dal Governo? Alcune risposte contenute nell’ultimo rapporto CENSIS sulla situazione sociale del Paese. ()
20201220 Rapporto Censis
“Le misure messe in campo dal Governo [sono] insufficienti, la lotta alle disuguaglianze non è ritenuta prioritaria, la cosiddetta “bonus economy” non funziona. Emerge la mancanza di una visione culturale e politica in grado di superare la crisi garantendo diritti e democrazia” (“Inabissarsi senza rumore” – Rete dei Numeri Pari).

Questo il commento della Rete dei Numeri pari all’ultimo Rapporto del CENSIS, rapporto che racconta di un quadro allarmante e disperato, e di “una verità ben nota, diventata d’improvviso lapalissiana e largamente condivisa: esistono due Italie molto diverse: i garantiti e i non garantiti” (Sintesi del Rapporto CENSIS).

“650mila persone hanno perso il lavoro e di questi il 76% sono donne e giovani. Allo stesso tempo, però, la ricchezza continua a concentrarsi e a crescere nelle mani di pochi con il 3% degli italiani adulti che possiedono il 34% della ricchezza totale del Paese. È la conferma che i soldi ci sono e che pochi stanno facendo enormi profitti alle spalle di molti”, continua la Rete dei Numeri Pari nella sua nota.

E in effetti “è tutta qui la 'questione italiana': in questa spaccatura orizzontale tra “una società sfibrata dallo spettro del declassamento sociale”, da una parte, e un ristretto ceto possidente irresponsabile e avaro, pronto ad alzare barricate alla sola parola 'tassa patrimoniale' e a rivendicare per sé – pensiamo alle raffiche di esternazioni di Carlo Bonomi – tutto, comprese le briciole contese alle deprecate e 'improduttive' misure assistenziali” (L'”istinto di classe” del virus, Marco Revelli – volerelaluna.it).

Da questo punto di vista emblematica la situazione lombarda. La regione più ricca d’Italia è anche quella nella quale l’assistenza territoriale è più deficitaria, seconda in Italia solo alla Campania, ci dice ancora il rapporto CENSIS. Peccato che è proprio l’assistenza territoriale, pubblica, ramificata, ben funzionante, che ha dimostrato essere la più efficace misura di contrasto alla pandemia.

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