Nulla sarà come prima dopo il Coronavirus?
Da cosa derivano questi comportamenti concepibili solo in una clima culturale fondato sull’individualismo più acceso e sul disprezzo dei deboli? Prima che dal cinismo, un atteggiamento certo poco raccomandabile, nascono dalla matrice del pensiero neo-liberista, quello che ha condizionato e sta sempre condizionando incontrastato da decenni le sorti del globo e che in momenti come quelli attuali si rivela del tutto insostenibile e irrazionale.
L’unico interesse da perseguire sarebbe quello del singolo, dell’individuo che non fa parte di un gregge, di colui che in caso di pericolo pensa a badare a sé stesso, isolato invece che in gruppo, ma che in caso di necessità non potrebbe far a meno della solidarietà altrui per sopravvivere. Salvo reclamare l'intervento dello Stato quando non si può farne a meno.
Un sistema basato su questi presupposti non può garantire salute e sicurezza a tutti, né perseguire l’interesse della comunità. Dovrebbe risultare logico che il dogma neo-liberista è da rifiutare se l'interesse individuale viene prima di quello comune, il privato prima del pubblico. se non siamo tenuti a rivendicare l’esigenza sociale della solidarietà verso chi è più debole, chi si trova in difficoltà, se lasciamo ammorbare il gregge e morire chi non ce la fa.
Questa mentalità conservatrice di destra sta cancellando le maggiori conquiste sociali ottenute dopo l’immane tragedia della seconda guerra mondiale, dopo che il tempo ne ha fatto dimenticare l’orrore.
Questa emergenza dimostra che la sanità, se si fa parte di un consesso civile, deve essere gestita nella logica del servizio pubblico, la cura del malato non è conciliabile con il criterio del profitto, la salvaguardia della salute di tutti non può dipendere dal buon risultato di un bilancio aziendale.
Il modello della sanità regionale, in Lombarda e altrove, ha mostrato tutta la sua inadeguatezza, non tanto per l’incapacità di fronteggiare un’epidemia di tal portata, quanto per le scelte che hanno visto da anni depauperare la sanità pubblica, eliminare servizi essenziali per sostenere le pur prevedibili emergenze e privilegiare la sanità privata.