Global Climate Strike 2019

Milioni di persone, una partecipazione di massa portata nelle strade e nelle piazze di tutto il mondo da FridaysForFuture. ()
ragazza con cartello verde
Poco più di un anno fa la giovane Greta iniziava la sua personale protesta contro la classe politica al potere, sorda ed indifferente all’emergenza climatica, emergenza denunnciata ormai da anni da organizzazioni scientifiche internazionali, da rapporti prodotti da organismi sovranazionali, da significative ed evidenti alterazioni dei fenomeni atmosferici, dal livello di anidride carbonica presente in atmosfera, dalle crescenti concentrazioni di gas serra e inquinanti all’origine dei cambiamenti climatici in atto.

La prima Conferenza mondiale sul clima ebbe luogo nel 1992 a Rio de Janeiro, dettata dall’esigenza di prendere atto degli effetti dell’inquinamento globale prodotto dal sistema industriale ed agro-alimentare dei paesi ricchi e dalla necessità di concordare un piano di azioni per fronteggiare le conseguenze dell’immissione nell’ecosistema terrestre di una quantità di inquinanti nel corso dell’ultimo secolo superiore a quella probabilmente prodotta dagli inizi della civiltà. A Rio venne siglata la Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change - UNFCCC) e da allora iniziarono ad essere indette le Conferenze tra le Parti (COP) con scadenza più o meno annuale.

Nel 1995, COP 3, a Kyoto venne deciso di adottare un Protocollo in cui si fissavano le riduzioni alle immissioni di gas serra che ogni paese si impegnava a rispettare, Protocollo rimasto in pratica disatteso sino al 2015 (COP 21) con la definizione dell’Accordo di Parigi, fortemente avversato dagli Stati Unti. Nell'Accordo di Parigi 196 nazioni si impegnano a contenere entro 2° C l'innalzamento della temperatura globale nell’atmosfera terrestre, un accordo che potrà diventare in effetti vincolante sino a che non sarà ratificato da almeno 55 tra le nazioni firmatarie.
E arriviamo all’ultima COP, la 24, nel dicembre 2018 a Katowice in Polonia, dove si sono discusse le linee guida (Rule Book) per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e dove Greta Thunberg dal palco della Conferenza ha denunciato l’ignavia dei responsabile delle 196 nazioni firmatarie del protocollo di Kyoto e dell’Accordo di Parigi per non aver ancora assunto alcun impegno concreto.

A ripercorrere la storia delle Conferenze sul Clima, dei Protocolli, degli Accordi, delle Linee Guida e delle discussioni sui gradi di riduzione della temperatura (-2° C o -1,5 °C entro il 2030 o 2050?) protrattesi nell’arco degli ultimi venticinque anni si capisce allora che il problema non può essere affrontato solo con le borracce al posto delle bottigliette di plastica, ma che i governi e gli amministratori pubblici non possono ormai rinviare ogni decisione senza prendere impegni concreti, senza prendere provvedimenti per limitare l’uso delle risorse, dai combustibili fossili al consumo di suolo, per salvaguardare il verde, foreste e parchi naturali, per rivedere le politiche agricole e alimentari, e ritrovarsi invece a discutere alla prossima COP con un nulla di fatto.

La presa di coscienza che il movimento di FridaysForFure ha innescato ci fa capire che la nuova generazione ha inteso perfettamente qual’è l'obiettivo da raggiungere e lo sta facendo con tutto l’entusiasmo e l’energia che solo i giovani possono mettere in campo.

Di una manifestante di FFF riporto queste parole: “Vogliamo riattivare le piazze, ridare vita alla voce dei cittadini, ci siamo dimenticati che noi possiamo incidere sui nostro governi e sulle loro decisioni. In questi anni i cittadini sono purtroppo rimasti latenti e altrettanto i governi che non hanno agito. Con questo movimento noi facciamo ricordare alle persone che hanno potere e queste piazze con queste voci ci mettono i brividi e ci scuotono perché hanno un potere fortissimo, quello di continuare a richiedere ai governi di agire.”

La scintilla che la piccola ragazzina svedese ha innescato non sembra un fuoco di paglia destinato a spegnersi presto.


Foto dello Sciopero e Marcia per il Clima a Milano : Credits by Rosanna Maiolino
bimbo disegna02
FFF 27 09 19 sit in in Duomo 01
ragazza con cartello verde
ragazza Gioconda
ragazzini p.zza castello
Sit in in Duomo cit Dante
corteo Via Manzoni
FFF 27 9 19 sit in Duomo


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Re: Global Climate Strike 2019
03/10/2019 Elvira Nosengo
Tutto quanto esposto in questo articolo è lodevole.Mi chiedo,pero',cosa ne pensino gli studenti di Citta' Studi che invadono giornalmente di plastica,sacchetti,bottiglie e involucri tutta l'area circostante ilPolitecnico.Dopo le lauree non c ' è piu' limite al degrado e vengono lanciati razzi e palloncini che,come si sa,sono dannosi x l'ambiente.Cosa ne pensa l'Amministazione,sarebbe pure interessante.
Frequento l'area ogni giorno e non ho mai visto un controllo neppure sui numerosi ambulanti che vendono cibo e abbandonano i sacchi vicino ai cestini.


 
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