FridaysForFuture, ma in che “clima” viviamo!

Alle azioni dei determinatissimi giovani di FFF si uniscono, ancora incerte, altre voci. Ecco quali le iniziative di questo ultimo mese e quali i prossimi appuntamenti. ()
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Questa generazione ha capito di poter essere la protagonista di una grande sfida vinta o la prima vittima di una battaglia persa”, così ha detto Stefano Boeri, presidente della Triennale, luogo dove li ha ospitati la sera dello sciopero del 24 maggio per permettere loro di confrontarsi con esponenti del mondo dell’impresa, della cultura e di grandi aziende che possono cambiare le cose e fare differenza , perché l’impegno di tutti noi è indispensabile, ma se non si passa dalla protesta alla pratica non si risolve nulla.

Una sfida per Milano
La serata è stata davvero stimolante e i ragazzi, con coraggio, hanno posto anche domande scomode. Boeri, da architetto e padre del Bosco verticale ha parlato dell’ incredibile importanza della forestazione urbana, le piante infatti assorbono il 40% della CO2 che noi umani produciamo e le città ne producono il 75% ! Una vera follia, vien da dire, perché non cercare di produrne di meno invece di essere costretti a trovare sistemi per abbatterla! Ma lui , appunto, parlava da architetto.

Sta lavorando con la FAO all’organizzazione di una seconda giornata mondiale sulla forestazione che si terrà a Milano il 21 novembre e ha lanciato al sindaco la sfida di piantare 3ML di alberi in area metropolitana , è una scelta efficace e poco costosa, dice , e significherebbe 5 milioni di tonnellate di CO2 in meno, molte grandi città al mondo, come New York, Shanghai, Tokyo lo stanno già facendo.

Per chi volesse approfondire, la Triennale sta ospitando fino al primo settembre, Broken Nature: Design Takes on Human Survival - una grande esposizione internazionale dedicata alla natura molto bella e scientificamente approfondita. La sezione finale poi, di Stefano Mancuso - neurobiologo di fama mondiale , esperto di piante, leggerlo e ascoltarlo è a dir poco emozionante – è costituita da uno scenografico allestimento dove ci si può sedere e ascoltare un accorato appello che Mancuso fa all’ONU ‘da parte delle piante’ che per lui sono una Nazione, forse la più grande e la più importante.
Sono stati poi intervistati Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, Marco Pedroni, presidente di Coop Italia e tanti altri rappresentanti di grandi aziende che cercano di operare con attenzione all’ambiente e si sono dichiarate disponibili ad accettare per il futuro dialogo, suggerimenti e pungoli per accelerare i cambiamenti.

Per chi volesse approfondire i temi della serata questo è il video completo www.facebook.com/117266648305733/posts/i-giovani-di-fridays-for-future-milano-si-confrontano-stasera-al-termine-del-sec/2473271849372141/

A Bruxelles e a Roma
Altra iniziativa sorprendente è stata presa in occasione delle elezioni europee . Attivisti di Fridaysforfuture da tutta Europa hanno occupato il suolo del Parlamento Europeo a Bruxelles per 24 ore, mentre si votava, con tende, sacchi a pelo e materassini. La polizia ha circondato la zona, ma la protesta è rimasta assolutamente pacifica. Era la prima volta che succedeva nella storia della UE e forse qualche effetto lo ha avuto dato il brillante risultato dei Verdi!
I giovani italiani invece hanno accusato un colpo con il rifiuto del governo di approvare l’emergenza climatica a livello nazionale, la risposta è stata NO per tutte le tre richieste che erano state fatte per la giornata mondiale dell'ambiente.
Il governo italiano NON ha dichiarato l'emergenza climatica; NON si è impegnato ad azzerare i sussidi ai combustibili fossili (17mld annui); NON ha posto una data limite per l'azzeramento delle emissioni. Il movimento pensa di fare ricorso.

I giovani italiani di FFF
Per i giovani attivisti italiani, una, se pur piccola consolazione, è venuta dall’essere stati nominati, insieme a Greta Thumberg , Ambasciatori della coscienza per il 2019 da Amnesty International. “Siamo onorati e commossi dalla determinazione con cui i giovani attivisti di ogni parte del mondo ci stanno obbligando a confrontarci con la realtà della crisi climatica – ha dichiarato Kumi Naidoo, segretario generale di Amnesty International –. Ogni giovane che prende parte ai Fridays for future rappresenta ciò che significa agire con la propria coscienza. Sono loro a ricordarci che abbiamo più potere di quello che immaginiamo e che possiamo avere un ruolo nella protezione dei diritti umani di fronte alla catastrofe climatica“.

Hanno poi deciso di presenziare con uno striscione allo sciopero dei metalmeccanici del 14 giugno per portare il proprio messaggio e dichiarare la vicinanza ai temi del lavoro, ambiente, cultura. E sempre il 14, in occasione della settimana della moda a Milano, hanno organizzato una particolarissima ‘sfilata’ in via Monte Napoleone . Con abbigliamenti molto ‘alternativi’ hanno evidenziato i risvolti negativi che l’industria della moda ha su lavoro minorile, operai, animali in via di estinzione, ecc, oltre ad essere globalmente il settore più inquinante dopo quello petrolifero e suggeriscono di cercare buone pratiche a cui ispirarsi rifacendosi a questi hashtag che sostanzialmente suggeriscono riciclo, riuso, riduzione dei consumi #fashion #recycle #reuse #reduce #becool #begreen #rewear

Hanno anche pensato, molto coscienziosamente, di proporre , da settembre, lo spostamento degli scioperi del venerdì al pomeriggio, per non compromettere l'esito scolastico. Infatti, già venerdì scorso, 21 giugno, si sono riuniti in assemblea in piazza Scala alle 18 per discutere le azioni da fare per il prossimo sciopero per il clima del 27 settembre, per parlare delle richieste specifiche da portare al comune di Milano dopo che ha dichiarato l'Emergenza Climatica ed Ambientale e hanno affrontato anche il problema spinoso di trasporti, aumento biglietti, ATM.

Un messaggio al primo ministro canadese
Inoltre, hanno inviato un veemente messaggio al primo ministro del Canada, delusi dalla sua incoerenza “Ci dispiace annunciare che dopo aver approvato l’emergenza climatica il Canada ha approvato un piano da 5 miliardi per costruire un altro gasdotto. Quindi noi di Fridays For Future Milano in supporto a Fridays For Future Canadesi ci rivolgiamo a lei Caro Primo ministro canadese Justin Trudeau per dirle che, se il giorno prima approva l’emergenza climatica e il giorno dopo approva un piano da 5 miliardi di dollari per un gasdotto, si vede che ha ben poco compreso cosa stia succedendo nel mondo. Non dovremmo essere noi a doverle ricordarle che I combustibili fossili non sono più un opzione da tenere nemmeno in considerazione. Noi ragazzi dovremmo occuparci di ben altro, ma sopratutto dovremmo avere la certezza di poter far altro per continuare a costruire e partecipare alla stabilità di un futuro prosperoso e sopratutto salubre! Ma non solo per noi! ma per l’intero pianeta, la nostra casa! Decisioni simili hanno ripercussioni a livello internazionale. Le scelte strategiche energetiche di un paese così grande e importante come il Canada incidono sulla salute non solo della popolazione locale, ma sulla salute della popolazione globale. Quindi noi di @fffmilano non capiamo perché continuiate a portare avanti progetti tossici per lei, i suoi figli e i figli dei suoi figli. Justin Trudeau come primo ministro e primo cittadino canadese quanto ha a cuore la salute delle persone? Quanto tiene alla salute e alla vita dei suoi figli? Non c’è più tempo per continuare a portare avanti scelte scellerate come questa, il mondo è in fiamme e lei è un leader! Perciò noi esigiamo che lei da leader del suo partito e della sua nazione faccia il l’impossibile affinché questo progetto venga rinnegato dalla sua maggioranza.

Ma il fermento è diffuso
Nello scorso fine settimana è stato organizzato un grande raduno di giovani, FFF e tante altre associazioni ecologiste tedesche nella splendida Aquisgrana, ma non per ragioni turistiche! Venerdì , 21 giugno, più di 70.000 persone hanno sfilato per le strade della città dietro lo striscione “climate justice without borders”, per ricordare al mondo che non esiste un “Plan(et) B”. Il sabato poi, a 50 km dalla città, più di 3000 persone hanno occupato la miniera di carbone di Hambach, la più grande di tutta Europa e tra le più inquinanti al mondo, per denunciare la tossicità del sistema di sviluppo estrattivista.
Le prime occupazioni erano iniziate quasi 7 anni fa, ma negli ultimi mesi si sono intensificate su spinta dell’agguerrita associazione “Ende Gelände” (Qui e non oltre) che da anni si batte per il clima , denunciando la contraddizione di un Paese, la Germania, che, nonostante continue enunciazioni e anche azioni green, non vuole eliminare questo ecomostro. Ma manifestazioni simili si stanno facendo anche in altre parti del mondo, India, USA, Australia, Brasile, Nigeria a dimostrazione di quanto il movimento sia davvero globale.
Aumentano anche gli attivisti contro i trasporti aerei, naturalmente sostenuti da FFF e da Greta Thumberg. I nostri cieli infatti, per quanto immensi, sono sempre più invasi da intrecci di voli che contribuiscono in modo rilevante ad aumentare l’inquinamento dell’aria, anche se i dati ad riguardo non sono uniformi.

e a Milano...
nel mese di luglio ci sarà un'Assemblea Regionale di FFF per decidere cosa fare per coinvolgere le scuole su l'emergenza climatica, organizzare il progetto educazione ambientale nelle scuole e portare intere classi alle manifestazioni.
Il 6 luglio FFF saranno in P.le Baimonti per una grande Festa, dalle 16 alle 23, a sostegno del Comitato Baiamonti Verde Comune che da tempo si batte per impedire un’altra speculazione edilizia nell’area ex Tamoil e un’altra zona “alla moda”, come già avvenuto in altri quartieri di Milano (vedi Garibaldi e Navigli), con crescita insostenibile degli affitti e conseguente espulsione della popolazione che vi abita da sempre. L’area è in continuità con i giardini Lea Garofalo e i cittadini vorrebbero farne uno spazio verde gestito in modo pubblico condiviso per funzioni sociali, culturali e aggregative. Per questo hanno già raccolto tantissime firme che sono state consegnate al Municipio, ma finora senza alcun risultato.
La festa sarà all’insegna della socialità, del divertimento, della condivisione e della sostenibilità.
Preparata da volantinaggio nelle scuole, contatti con associazioni, giornalisti e radio Popolare.
Tutti possono partecipare, ma tutti sono invitati a portare cibo da condividere, piatti e posate da casa per non lasciare rifiuti!
www.facebook.com/events/2109767149151894/



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