Cibo e salute

“La causa della malattia è l'errata alimentazione”. sosteneva la Prof.ssa Cusmini e di sicuro l'intestino è il nostro secondo cervello. ()
cibo e salute

La salute inizia dalla tavola”è la conferenza proposta dal Politecnico il 10 aprile u.s. a cura della dott.ssa Fiammetta Costa del CUG Politecnico di Milano con la collaborazione di Rita Vetere del centro “Salute Donna” onlus che opera all'Istituto dei Tumori da 23 anni per la prevenzione di tumori al seno e femminili e di Michele Brambilla del neonato (2016) centro “Salute Uomo” per i tumori maschili. Entrambi i centri organizzano corsi per corretti stili di vita, di cucina naturale - usufruendo dei prodotti dell'orto sinergico di Cascina Rosa -, consulenza sanitaria e legale, sostegno ai parenti nella fase dei ricoveri durante la malattia, sostegno psicologico negli stadi avanzati della malattia, corsi di trucco.

Relatori: la dott.ssa Anna Villarini dell'Unità Complessa di Epidemologia Eziologica e Prevenzione della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Milano, su cibo e salute.

Il dott. Alberto Donzelli ATS Milano- Città Metropolitana - Area Educazione all'Appropriatezza ed EBM Evidence Based Medicine, su cibi spazzatura e rischi per la salute.

Anni di studi e ricerche consentono di sostenere - dice la dottoressa Villarini – che più di 3/4 delle malattie cardiovascolari possono essere evitate da un corretto stile di vita, l'alimentazione da sola incide con una diminuzione del 30% nel diabete di tipo 2, nelle malattie cardiovascolari e oncologiche; dieta e attività fisica coadiuvano per un 42%; dieta, attività fisica e diminuzione di peso per un 58%.

L'Italia della dieta mediterranea - perfetta nel suo equilibrio di vegetali, legumi, carboidrati e proteine -, si è persa nella globalizzazione dell'alimentazione iperproteica e ipercalorica, con aumento dell'obesità anche tra i bambini e di malattie “sociali”: ipertensione, malattie vascolari, cronico degenerative dovute anche all'invecchiamento della popolazione.

Diversi sono i fattori di rischio che intervengono nel determinare uno stile di vita scorretto : la mancanza di attività fisica dovuto all'urbanizzazione, la situazione socioeconomica, culturale, la politica ambientale, ma l'alimentazione ha un ruolo chiave.

Naturalmente quando si parla di alimentazione occorre definire l'età del soggetto.

Un neonato ha necessità di un alimento perfetto: il latte materno - anche sino ai 2 anni d'età - che contiene acidi grassi polinsaturi, proteine e ferro, riduce il rischio di obesità, della sindrome della morte improvvisa, protegge dalle malattie. Nello svezzamento la dieta deve essere povera di zuccheri semplici – zucchero bianco o di canna, fruttosio, glucosio ecc. -, di biscotti e bevande zuccherate. Vanno controllate sempre le etichette per delimitarne l'apporto.

Bisogna invece abituare i bambini a consumare cereali integrali, fibre dei vegetali frutta, pesce uova. Le fibre riducono l'assorbimento degli zuccheri, quindi la produzione d'insulina che produce accumuli di grasso.

Nell'adolescenza è più difficle venire a patti con l'alimentazione, ma se in famiglia l'esempio è virtuoso e non circolano cibi spazzatura, si può non stare a battagliare sempre. In questa età è importante assumere ferro da verdure a foglia verde, lenticchie, vongole con succo di limone, alimenti che contengono calcio come le mandorle, la soia, il sesamo e l'acqua, giocare all'aria aperta per l'assimilazione della vitamina D.

Per la donna, il periodo della gravidanza deve prevedere un apporto di acido folico – per prevenire la spina dorsale bifida - da verdure verdi, cereali integrali, lievito, arance, legumi in particolare i piselli, pesce, uova. Evitare gli zuccheri causa di diabete gestazionale.

Con la menopausa - che è un evento fisiologico e non patologico – aumenta il rischio di malattie degenerative e l'aumento di peso; è necessario quindi che la dieta preveda ortaggi, legumi, cereali integrali, fermenti lattici, yogurt bianco, frutta secca, olio d'oliva (gr. 30). Vanno limitati: sale alcool e proteine, cibi ad alto indice glicemico, grassi saturi, acidi grassi trans (grassi idrogenati), il fumo.

Potassio, fitoestrogeni e vitamina K proteggono le ossa. 30 gr. di noci al dì riducono il colesterolo, i pistacchi non salati sono ricchi di fitoestrogeni. Persino nel caso di malattie dell'intestino come la diverticolosi in cui vanno accuratamente evitati tutti i vegetali con semini (melanzane, pomodori, kiwi, eccc), si deve imparare, lentamente e progressivamente ad assumere legumi e aiutarsi con i fermenti lattici.

La sindrome metabolica considera 3 fattori:

la circonferenza vita per la donna deve essere tra 80/88 cm. Per l'uomo 94/102 cm al massimo;

la glicemia e colesterolo sono gli altri fattori da controllare per evitare rischi ai reni o circolatori.

Il rischio cardio vascolare è alto anche per le donne dopo la menopausa.

L'incidenza delle malattie oncologiche nella donna vedono al primo posto i tumori al seno (1su 7), all'ovaio (1 su 100) alla cervice (1 su 163) e all'endometrio. In questo campo i consigli per uno stile di vita sano: con 30 minuti di ginnastica al dì, niente fumo, aria aperta e una dieta sana sono essenziali; a quanto si è detto sopra sull'alimentazione, occorre sottolineare che vanno evitati : carni conservate, carni rosse, frattaglie, formaggi, farine raffinate ricche di amidi e zuccheri, perchè l'insulina stimola ovaio ed estrogeni.


Il dott. Alberto Donzelli affronta un discorso più attento all'ambiente e documenta la valutazione critica e l'alto costo sociale del cibo spazzatura, lo Junk food.

Con questa definizione si definiscono i cibi che portano alti livelli di grassi saturi trans, sale, zuccheri da bevande; si parla quindi di cibi fritti, patatine, carne grassa, bevande gasate e dolcificate, merendine, margarina, chips, crackers e grissini che contengono oli bruciati.

Se, come si è detto sopra, è difficile indurre gli adolescenti a rinunciarvi, si può seguire la strategia di lasciare in giro per casa fogli informativi.

Anche per il dott. Donzelli vi sono alimenti che devono essere limitati in quanto favoriscono l'insorgere anche di malattie oncologiche: insaccati e carni rosse sono in relazione con cancro al colon, ai polmoni, al pancrea, alla prostata. Le carni di allevamenti intensivi contengono antibiotici in eccesso, che passano al consumatore. L'allevamento bovino è dispendioso per l'ambiente in quando necessita di una grande quantità di acqua, di suolo e crea aumento dell'inquinamento e inoltre il latte è poco digeribile dagli adulti, anche se privo di lattosio.

Il problema dell'acqua che in diverse parti del pianeta scarseggia, diventerà il bene sempre più prezioso, che porterà ad aumenti di conflitti, carestie, malattie, spostamenti di popolazioni; per questo vanno considerati attentamente i risultati dei dati raccolti negli anni, negli USA, dagli avventististi, che, per ragioni etiche, limitano i consumi di proteine animali e quindi sono omogenei. Da questi dati emerge che gli indici di massa corporea sono inferiori di 2 punti nei vegani e vegetariani, vanno benino anche i consumatori di vegetali e pesce, mentre i carnivori sono destinati all'aumento di peso.

Riflettiamo gente, riflettiamo!



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