Di tutti gli
stemmi comunali della città di Milano, quello del Municipio 3 è
l’unico che presenta non una ma tre immagini identificative, il
Leone di Porta Venezia, le acque del fiume Lambro e l’Abbazia di
Casoretto, a simboleggiare una varietà e una diversità che sono
congenite del suo tessuto. Il Municipio 3 non ha una, ma tantissime
anime, fatte di luoghi, volti e storie profondamente differenti tra
loro. Per cercare di coglierle e raccontarle ZETA3 ha voluto
ripensare un suo spazio storico, quello della rubrica “I luoghi e
le storie”, per ospitare di volta in volta la narrazione di una
delle tante identità racchiuse dentro i confini del nostro
Municipio.
Buon San Valentino
Anche i semafori hanno un cuore e anche questa è la città.
Perché a Lambrate adesso si va a piedi?
In effetti è una buona domanda: nel quartiere dove sono state costruite la Lambrette, le biciclette più innovative di Cinelli e Colombo, e persino la "ferrarina" ASA 1000 GT della De Nora, adesso si va a piedi.
Questi fantasmi
Cielo grigio su. Un’idea di nebbia. Dall’industria all’archeologia il passo è breve…
Anche questa è la città.
“Sia lode ora a uomini di fama”: Alessandro Robecchi
Nella nostra zona vivono e hanno vissuto persone importanti che contribuiscono e hanno contribuito al progresso sociale, civile e culturale della nostra città e del nostro Paese. L’occasione di conoscerle è un modo per stare nella storia e nelle stagioni.
Intervista all'Associazione Ghilardotti
Sempre più spesso siamo a contatto con persone che provengono da Paesi stranieri, da culture lontane, persone che di primo acchito possiamo percepire come “diverse”. Ma conoscendole nel loro quotidiano, ci accorgiamo che la realtà è un'altra. Prosegue la serie di interviste sulle esperienze di integrazione in zona .
Tempo di guerra?
Scrive Tinin Mantegazza nel suo bel libro di ricordi “La libraia di piazzale Loreto” : ”L’inverno del ’44 fu particolarmente rigido, ogni possibile forma di riscaldamento era buona…Una notte, esplose un fenomeno collettivo: in silenzio tutti gli abitanti dei dintorni, quasi ci fosse stato un passaparola, scesero in piazza e uno dopo l’altro segarono e fecero a pezzi gli alberi”.
Ora hanno iniziato dalle panchine? Anche questa è la città.
Monolocale, piano terra
Un mucchio di stracci, immondizia, piccioni. Per restituire dignità alle persone. Anche questa è la città.
Due nuove “pietre d’inciampo” nella nostra zona
Nella mattinata del 24 gennaio l’artista berlinese Gunter Demnig ha posato due nuove pietre d’inciampo per ricordare due vittime dei campi di sterminio nazista.