Per un grande parco ci vuole un grande progetto!

Nel weekend del 20-21 settembre si è tenuto il consueto appuntamento delle Cascine Aperte.
Siamo andati ad ascoltare la Conferenza Stampa presso Cascina S.Ambrogio ed abbiamo trovato tante idee che convergono su un percorso che è quello auspicato dall'Associazione Grande Parco Forlanini.
Anche se ai margini di Zona 3, il sistema delle cascine di via Cavriana è un luogo di forte attrattiva per tutti.
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Se immaginiamo un percorso virtuale che ci porterà, a partire da viale Argonne, al futuro Grande Parco Forlanini, l'accesso che verrà creato per scavalcare la ferrovia, diventerà l'ingresso all'area. Ma se pensiamo ad un ingresso, non possiamo non parlare anche di una vera e propria porta ed è questo che può essere il sistema delle cascine di via Cavriana ed, in particolare, quella di Sant'Ambrogio. Il percorso per giungere al parco viene raccontato, con la solita passione che lo contraddistingue, da Antonio Longo, uno dei fondatori della neonata Associazione Grande Parco Forlanini.
Abbiamo già parlato del progetto del Grande Parco Forlanini ma non abbiamo mai accennato a quali e quante difficoltà ci sono per la sua realizzazione e, soprattutto, a quanti sono gli attori che è necessario coinvolgere se non si vuole che fallisca. Un tassello fondamentale è la rete delle cascine e degli agricoltori che operano nel sedime del futuro parco. D'obbligo, quindi, ascoltare quanto aveva da dire l'Associazione CasciNet che ha preso in gestione, per ora temporanea, la Cascina Sant'Ambrogio di via Cavriana. L'architetto Zinna del Comune ha parlato del come si è arrivati all'assegnazione a Cascinet: diventata oggetto di degrado ed occupazioni abusive, il Comune ha deciso l'affidamento temporaneo della Cascina su un progetto di rivalutazione della sua storia, proprio per toglierla al degarado . Non a caso ancora oggi vi risede Mario Gorlini un anziano agricoltore che gestiva i campi che la circondano. A giugno ci sarà il nuovo bando di assegnazione che vedrà Cascinet in Pole Position per l'aggiudicazione per i prossimi 90 anni. Questi bandi, non onerosi, sono  di difficile assegnazione a causa dei costi di ristrutturazione (circa 1,5 milioni di Euro cadauna) di queste cascine, anche vincolate dalle sovrintendenze. In particolare la cascina Sant'Ambrogio è sotto la giurisdizione di ben tre sovrintendenze: Brera, archeologica e monumentale. I vincoli sono dovuti anche al ritrovamento nella cascina di antichi affreschi. Della parte archeologica ci ha parlato la dott.ssa Paola Villa dell'Associazione Art.9 . La dottoressa Villa ha raccontato che molto spesso le cascine dei dintorni di Milano erano anche dei monasteri. In particolare la Cascina Sant'Ambrogio, con le altre due cascine di via Cavriana, era un monastero e al suo interno si ritrovano ancora le tracce dell'antica chiesa romanica, a partire dall'abside (usato come ghiacciaia), facilmente visibile, alle tracce delle architravi del portone della chiesa. Gli affreschi, raffiguranti l'incoronazione della Vergine, sono abbastanza ben conservati in quanto la volta dell'abside era stata controsoffittata nel 700. Per ora siamo solo nella fase di studio preliminare e alla datazione delle opere architettoniche ed artistiche, ma è cominciato il foundraising per reperire i soldi per la salvaguardia e recupero di affreschi ed antiche opere architettoniche.
Degli obbiettivi di CasciNet e del futuro di Cascina Sant'Ambrogio ce ne ha parlato Duccio Volzan. Ci ha raccontato degli obbiettivi che si sono posti e, tra questi, anche l'inclusione della cascina nel percorso delle abbazie, che, per un tratto, attraverserebbe il Grande Parco Forlanini. Per finanziare il progetto, Duccio ha presentato TOcCARE, progetto di Archeologia Rurale.
La cascina Sant'Ambrogio, così come la cascina Marini e Colombo, valgono una gita fuori porta e, se chiedete, potete anche farvi raccontare del passaggio sotterraneo che parte da Cascina Sant'Ambrogio ed arriva fino alla chiesa dell'Ortica, passaggio utilizzato dai monaci per non incorrere nei briganti che bazzicavano da quelle parti.

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