Come crearsi il lavoro in piena crisi
Tre acceleratori d’impresa, Avanzi, Working Capital di Telecom Italia e il nascente Hub del Politecnico. Ambiti dove cominciano e poi si consolidano decine di startup, nuove imprese lanciate sugli spazi del digitale in chiave sociale (Avanzi) o tecnologica (Telecom e Politecnico).Inoltre la zona offre sei aziende di coworking, per consentire ai giovani professionisti di trovare uno spazio condiviso di lavoro. Una nascente rete di opportunità e di buone pratiche che sta facendo scuola in tutta Milano, carceri inclusi.
Il Politecnico moltiplica le startup
14 anni di esperienza nella creazione delle nuove imprese. Sergio Campo Dall'orto, fondatore dell'acceleratore del Poli nel 2000 ripercorre alcune storie delle "sue" creature. Fino al rilancio di oggi, con l'avvio di Polihub, il più che raddoppio della prima iniziativa....[continua]
L'imprenditore venuto da Città Studi
Marco Porcaro, quasi ingegnere, è alla sua terza nuova impresa. Dopo i videoblog e il software ora con Cortilia vuole rivoluzionare l'agricoltura biologica per le famiglie. Frutta e verdura. E in meno di un anno è riuscito ad attrarre 30mila iscritti e 30 aziende agricole di qualità e a filiera corta sul suo sito-mercato. ...[continua]
Il Comune investe sulle startup
Nasce oggi Fabriq, a Quarto Oggiaro. Il primo incubatore per nuove inprese di innovazione sociale promosso dal dipartimento guidato da Cristina Tajani. Connesso un concorso per le 5 migliori startup che avranno gratis i servizi di incubazione e 28mila euro di contributo. Obiettivo almeno 15 aziende ad alto impatto sociale, innovativo e su Milano....[continua]
Anche in carcere il lavoro si inventa
L'esperienza straordinaria dell'Acceleratore di Impresa Ristretta (Air) con 22 imprese create in due anni nei carceri milanesi è un esempio che sta prendendo piede in tutta Italia. Associa la cultura d'impresa più avanzata a risultati di recupero sociale già evidenti. Potrebbe così divenire un pilastro del prossimo e necessario ridisegno del sistema penitenziario italiano, oggi sotto accusa in Europa.
...[continua]
...[continua]
Un buon 2014 per le startup di Città Studi
La Zona 3 è una delle punte avanzate italiane nella creazione di nuove imprese e lavoro. Con decine di iniziative promosse da giovani. E anche casi eclatanti come Job Rapido. Ma il quadro che Gianluca Dettori, coodinatore dell'Acceleratore d'Impresa di Via Rombon, descrive è asimmetrico: una grande domanda dai giovani, ma risorse pubbliche deviate nelle burocrazie regionali....[continua]
Coworking, la rete anticrisi
La Zona 3 è oggi all'avanguardia, a Milano, sul Coworking. E Milano verso l'Italia: un'area in crescita veloce di oltre 1500 giovani professionisti che condividono spazi di lavoro e soprattutto producono sinergie e comunità. Quasi un antidoto alla crisi, per affrontare i tempi bui con un po' di entusiasmo e speranza per il futuro....[continua]
Piano C: una startup per aiutare le mamme
Attivo da più di un anno, è uno spazio speciale: coworking ma anche cobaby. A Piano C, le giovani professioniste possono portarvi i bimbi, lavorare, farli seguire da educatrici. L'solamento a casa è superato e la startup comincia anche a fornire servizi specifici per trasformare in forza la maternità lavorativa, di solito un passaggio molto critico per le donne. Per questo La Bei europea l'ha premiata come "miglior startup sociale" del 2012"....[continua]
Bikes of fire
In via Ampere 61, all'incubatore per nuove imprese, in primavera è piovuta una valanga di 500 domande per nuove startup. Mai successo. I ventimila studenti di Città Studi hanno ormai capito che il posto fisso è una chimera e cercano di mettere in gioco in primis nuove idee. Un trend che la struttura creata da Avanzi sta cercando di assecondare, con 26 imprese incubate. Compreso il nuovo UpCycle, un bar per la diffusione della cultura della sostenibilità su due ruote.
...[continua]
...[continua]