Pressenza per il cessate il fuoco
Milano, emozionante flash mob per il cessate il fuoco.
(a cura della Redazione)29/05/2024
Uomini e donne che da mesi pensano a cosa fare per rispondere a questo stillicidio di vita, di rispetto, di amore, di gioia, di umanità.
Come opporsi, come farsi sentire, vedere, come mettere granelli di sabbia in un ingranaggio guerrafondaio che ci porta dritti dritti nell’abisso.
In tutto il mondo forme di resistenza, grida o silenzi che rompono una quotidianità immiserita da un sottofondo di sangue, bombe e numeri e numeri di morti.
Così a Milano ci ha provato un gruppo consistente, formatosi per l’occasione, amici, amiche, amiche di amiche, una catena umana virtuosa.
In 48 ore, così raccontano, hanno organizzato questo intervento in piazza; tempo per le autorizzazioni non c’era.
Prima un fitto scambio di messaggi, persone che si aggiungono, fiducia in chi ha proposto la cosa, il copione è imbastito, l’appuntamento è preciso: ore 19 alle Colonne di San Lorenzo, luogo classico di ritrovo della giovane movida milanese.
Più di 50 persone si ritrovano. In 10 minuti esatti ci si divide i compiti e si parte.
Quasi tutti si spargono nella piazza, camminando in mezzo a turisti e milanesi.
Il suono forte di una sirena, quella che annuncia un bombardamento.
Decine e decine finiscono a terra, tra le mani qualche biglietto che chiede il cessate il fuoco.
Tre persone si aggirano tra loro e, lentamente, stendono lenzuola discrete su corpi immobili.
Come opporsi, come farsi sentire, vedere, come mettere granelli di sabbia in un ingranaggio guerrafondaio che ci porta dritti dritti nell’abisso.
In tutto il mondo forme di resistenza, grida o silenzi che rompono una quotidianità immiserita da un sottofondo di sangue, bombe e numeri e numeri di morti.
Così a Milano ci ha provato un gruppo consistente, formatosi per l’occasione, amici, amiche, amiche di amiche, una catena umana virtuosa.
In 48 ore, così raccontano, hanno organizzato questo intervento in piazza; tempo per le autorizzazioni non c’era.
Prima un fitto scambio di messaggi, persone che si aggiungono, fiducia in chi ha proposto la cosa, il copione è imbastito, l’appuntamento è preciso: ore 19 alle Colonne di San Lorenzo, luogo classico di ritrovo della giovane movida milanese.
Più di 50 persone si ritrovano. In 10 minuti esatti ci si divide i compiti e si parte.
Quasi tutti si spargono nella piazza, camminando in mezzo a turisti e milanesi.
Il suono forte di una sirena, quella che annuncia un bombardamento.
Decine e decine finiscono a terra, tra le mani qualche biglietto che chiede il cessate il fuoco.
Tre persone si aggirano tra loro e, lentamente, stendono lenzuola discrete su corpi immobili.