Da che parte stare per un mondo migliore?
Le destre stanno conquistando il mondo, la sinistra non è più credibile, e allora?
(Paolo Burgio)06/12/2023
I partiti nazionalisti, sovranisti, xenofobi stanno raccogliendo consensi che vanno a favore di leaders sempre più impresentabili. Conquistano il potere raccogliendo i voti da una parte spesso minoritaria della popolazione, mentre il resto resta indifferente o non si capacita di come sia potuto accadere che le sorti di una nazione vengano affidate a personaggi più adatti al palcoscenico e show televisivi, che alle poltrone di governo.
Così assistiamo ad un deterioramento inesorabile della classe politica, un circolo vizioso, i peggiori emergono, chi non si adegua o si dedica ad altro o viene emarginato o nemmeno prende in considerazione di entrare in politica, tranne rare eccezioni.
Come si spiega che tanti leaders raccolgano consensi grazie a doti istrioniche, a modi volgari, all’arroganza e violenza verbale?
Nella propaganda di destra la sicurezza è il tema centrale, le minacce al nostro benessere vengono dall’esterno, dobbiamo proteggerci dall'invasione del territorio da parte di richiedenti asilo, migranti in cerca di lavoro, diseredati che hanno perso tutto a causa di guerre non volute e subite, luoghi di battaglia dove si scontrano interessi e forze estranee alla popolazione locale.
La propaganda di destra fa leva sulla questione immigrazione. La nostra condizione di privilegiati occidentali viene minacciata da individui che provengono da culture, abitudini e stili di vita con cui non vogliamo aver a che fare.
Così assistiamo ad un deterioramento inesorabile della classe politica, un circolo vizioso, i peggiori emergono, chi non si adegua o si dedica ad altro o viene emarginato o nemmeno prende in considerazione di entrare in politica, tranne rare eccezioni.
Come si spiega che tanti leaders raccolgano consensi grazie a doti istrioniche, a modi volgari, all’arroganza e violenza verbale?
Nella propaganda di destra la sicurezza è il tema centrale, le minacce al nostro benessere vengono dall’esterno, dobbiamo proteggerci dall'invasione del territorio da parte di richiedenti asilo, migranti in cerca di lavoro, diseredati che hanno perso tutto a causa di guerre non volute e subite, luoghi di battaglia dove si scontrano interessi e forze estranee alla popolazione locale.
La propaganda di destra fa leva sulla questione immigrazione. La nostra condizione di privilegiati occidentali viene minacciata da individui che provengono da culture, abitudini e stili di vita con cui non vogliamo aver a che fare.
Ancor prima che incivile è del tutto irrazionale e autolesionista credere a questa visione.
La narrazione della sicurezza e del fatto che ci portano via il lavoro è pura disinformazione: non è assolutamente vero che gli immigrati tolgano lavoro agli italiani, come vogliono far credere i vari leader europei. Immaginatevi che da domani tutti gli addetti alle consegne a domicilio, camerieri, muratori, badanti, insomma tutti gli stranieri che svolgono i lavori più umili e sottopagati vengano espulsi (come chiedono Salvini e compagni) e fatti rientrare ai paesi di origine. Andremmo in crisi, la società che non ammette l’immigrazione e rifiuta politicamente l’integrazione di chi arriva dall’estero, si troverebbe in enormi difficoltà e andrebbe incontro ad una recessione sociale di grandi proporzioni, l’economia ne soffrirebbe.
La politica che causa lo sfruttamento delle persone e le priva del diritto di fuggire dalla povertà e di cercare migliori condizioni di vita, è la stessa che crea il divario sociale, che privilegia i ricchi, che crea una società dove aumentano le disuguaglianze, che esaspera gli animi e alimenta insoddisfazione e disagio in chi sta meglio e nega diritti a chi sta peggio o non ha un permesso di soggiorno.
Con ciò si pongono le basi per una società sempre più violenta, retrograda e cinicamente ignorante. Una società che raddoppia in un anno il bilancio per le spese militari e riduce le spese per sanità e istruzione, una società che butta un mare di miliardi in opere che non hanno alcuna giustificazione tecnica, economica, sociale come il Ponte sullo Stretto (chissà se verrà mai terminato), che non riconosce un salario minimo ai lavoratori sottopagati, che sostiene i combustibili fossili, che nega il cambiamento climatico contro evidenze scientificamente provate, che non favorisce la diffusione delle energie rinnovabili, delle comunità energetiche. delle auto elettriche, che consente l’impiego dei pesticidi in agricoltura, che permette uno sterminio di massa ingiustificato, illegale, disumano, in terra palestinese.
L’elenco potrebbe continuare a lungo, tralasciamo legalità e tassazione dei contribuenti.
Le categorie destra e sinistra non hanno più alcun riferimento ad un passato in cui le battaglie politiche si svolgevano tra conservatori e liberali, borghesi e proletariato, abbienti e non abbienti; oggi vanno aggiornate e declinate in relazione alle questioni relative alla solidarietà sociale, al cambiamento climatico e alla salvaguardia dell’ambiente, in altre parole alla giustizia sociale e ambientale, alla difesa dei diritti umani e del pianeta.
La destra è saldamente al potere e governa con i vari leaders impresentabili che conosciamo, è chiaro chi sta dettando le sorti del mondo, ed è chiaro che occorre allora una sinistra in grado di rappresentare chi cerca di migliorare il mondo, non ci sono altre alternative.
La narrazione della sicurezza e del fatto che ci portano via il lavoro è pura disinformazione: non è assolutamente vero che gli immigrati tolgano lavoro agli italiani, come vogliono far credere i vari leader europei. Immaginatevi che da domani tutti gli addetti alle consegne a domicilio, camerieri, muratori, badanti, insomma tutti gli stranieri che svolgono i lavori più umili e sottopagati vengano espulsi (come chiedono Salvini e compagni) e fatti rientrare ai paesi di origine. Andremmo in crisi, la società che non ammette l’immigrazione e rifiuta politicamente l’integrazione di chi arriva dall’estero, si troverebbe in enormi difficoltà e andrebbe incontro ad una recessione sociale di grandi proporzioni, l’economia ne soffrirebbe.
La politica che causa lo sfruttamento delle persone e le priva del diritto di fuggire dalla povertà e di cercare migliori condizioni di vita, è la stessa che crea il divario sociale, che privilegia i ricchi, che crea una società dove aumentano le disuguaglianze, che esaspera gli animi e alimenta insoddisfazione e disagio in chi sta meglio e nega diritti a chi sta peggio o non ha un permesso di soggiorno.
Con ciò si pongono le basi per una società sempre più violenta, retrograda e cinicamente ignorante. Una società che raddoppia in un anno il bilancio per le spese militari e riduce le spese per sanità e istruzione, una società che butta un mare di miliardi in opere che non hanno alcuna giustificazione tecnica, economica, sociale come il Ponte sullo Stretto (chissà se verrà mai terminato), che non riconosce un salario minimo ai lavoratori sottopagati, che sostiene i combustibili fossili, che nega il cambiamento climatico contro evidenze scientificamente provate, che non favorisce la diffusione delle energie rinnovabili, delle comunità energetiche. delle auto elettriche, che consente l’impiego dei pesticidi in agricoltura, che permette uno sterminio di massa ingiustificato, illegale, disumano, in terra palestinese.
L’elenco potrebbe continuare a lungo, tralasciamo legalità e tassazione dei contribuenti.
Le categorie destra e sinistra non hanno più alcun riferimento ad un passato in cui le battaglie politiche si svolgevano tra conservatori e liberali, borghesi e proletariato, abbienti e non abbienti; oggi vanno aggiornate e declinate in relazione alle questioni relative alla solidarietà sociale, al cambiamento climatico e alla salvaguardia dell’ambiente, in altre parole alla giustizia sociale e ambientale, alla difesa dei diritti umani e del pianeta.
La destra è saldamente al potere e governa con i vari leaders impresentabili che conosciamo, è chiaro chi sta dettando le sorti del mondo, ed è chiaro che occorre allora una sinistra in grado di rappresentare chi cerca di migliorare il mondo, non ci sono altre alternative.