Una nomina inopportuna
Centinaia di milanesi erano sabato mattina 18 novembre davanti alla sede del Piccolo in segno di protesta contro la nomina di Geronimo La Russa nel consiglio di amministrazione del teatro.
(Paolo Burgio)22/11/2023
La sede del Piccolo rappresenta un luogo simbolo per i milanesi, la lapide posta sulla facciata di via Rovello ricorda ai passanti che lì durante la seconda guerra mondiale venivano incarcerati e torturati uomini e donne da parte dalla polizia del regime fascista. Una sede che, grazie al sostegno del sindaco milanese del dopo guerra Antonio Greppi, ospitò il primo teatro stabile italiano, fondato da Giorgio Strehler, Paolo Grassi e sua moglie, un teatro nato come servizio pubblico per i cittadini, un teatro che grazie alle doti e alle capacità dei fondatori e dei loro successori ha raggiunto un grande prestigio in campo nazionale e internazionale.
Non poteva passare inosservata e non apparire più inadeguata la nomina di Geronimo La Russa, presidente dell’Automobil Club d’Italia, già presente nei consigli di amministrazione di società collegate alla squadra del Milan e nella società di gestione dello stadio Meazza, figlio del presidente del Senato, nel CdA di in un ente pubblico culturale con una storia ed una presenza in campo teatrale come il Piccolo.
L’attuale governo ci sta abituando ad assistere all’occupazione sistematica di cariche pubbliche in base all’appartenenza politica o ai legami familiari con una foga bulimica, un pessimo segnale, un indice di discredito delle istituzioni e di decadenza della vita pubblica a cui i protagonisti sembrano del tutto indifferenti. Una tale situazione non è destinata a durare a lungo, a meno di un sovvertimento delle istituzioni democratiche
Speriamo che la protesta dei cittadini davanti al Piccolo venga interpretata nel modo giusto.
Non poteva passare inosservata e non apparire più inadeguata la nomina di Geronimo La Russa, presidente dell’Automobil Club d’Italia, già presente nei consigli di amministrazione di società collegate alla squadra del Milan e nella società di gestione dello stadio Meazza, figlio del presidente del Senato, nel CdA di in un ente pubblico culturale con una storia ed una presenza in campo teatrale come il Piccolo.
L’attuale governo ci sta abituando ad assistere all’occupazione sistematica di cariche pubbliche in base all’appartenenza politica o ai legami familiari con una foga bulimica, un pessimo segnale, un indice di discredito delle istituzioni e di decadenza della vita pubblica a cui i protagonisti sembrano del tutto indifferenti. Una tale situazione non è destinata a durare a lungo, a meno di un sovvertimento delle istituzioni democratiche
Speriamo che la protesta dei cittadini davanti al Piccolo venga interpretata nel modo giusto.