Che ne è del parco da viale Argonne all'Idroscalo?

Promossa dall'Associazione Grande Parco Forlanini una nuova petizione per rilanciare e difendere l'idea di un grande parco che parta dal centro di Milano e arrivi fino all'Idroscalo. ()
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Dopo la petizione del 2017 in cui l'Associazione Grande Parco Forlanini chiedeva una ripresa dei lavori per la realizzazione del parco, a distanza di cinque anni, l'Associazione è spinta dall'inattività della pubblica amministrazione a fare nuovamente pressione affinché vengano effettuati quei passaggi necessari allo sviluppo di questa importante idea per la città.

Ecco il testo della petizione:
Luglio 2017: oltre mille cittadini chiedono al Comune di Milano di occuparsi del sistema urbano che collega viale Argonne all’Idroscalo.
Chiedono la realizzazione del Grande Parco Forlanini.
L’idea è semplice: un’occasione di ricucitura e ricomposizione di “pezzi urbani”, volta alla realizzazione di un grande parco, con una pista ciclopedonale di sette chilometri che metta in collegamento il centro di Milano con Segrate, Peschiera Borromeo, l’Idroscalo e che, contemporaneamente, si inserisca nell’asse nord-sud del Lambro, all’interno del sistema di tessere esistenti (Parco Lambro, il Parco Lambretta, Cascina Monluè e Ponte Lambro), che devono solo essere collegate in alcuni punti.
Un parco di oltre 500 ettari per l’Est Milano, una spina dorsale ambientale, paesaggistica, da attraversare a piedi e in bicicletta, nel verde e in sicurezza.
Pochi interventi sarebbero bastati, utilizzando quello che già c’era e approfittando dei lavori previsti per la realizzazione della linea metropolitana M4.
L’apertura del sottopasso della stazione FS Forlanini, la costruzione di un ponte sul fiume Lambro per poi collegarsi al sistema di percorsi, già previsto dal Comune di Segrate, per connettere l’abitato di Novegro al Parco dell’Idroscalo. Questi erano i tre interventi fondamentali per avviare la realizzazione di questo grande polmone verde, connesso con il centro di Milano, grazie al ripristino coordinato dei viali ottocenteschi promesso per la fase di sistemazione delle aree occupate dai cantieri di M4.
Che ne è di questa visione? Che ne è di tante promesse?
  1. Non esiste un progetto d’insieme dei viali ottocenteschi che rispetti questa visione: i lavori si prolungano e la città “ripristinata” altro non è che un’improvvisazione di spazi e infrastrutture senza qualità. I cittadini hanno pazientato e sopportato a lungo, troppo a lungo, gli impatti dei cantieri, ma la città promessa, la promessa qualità mancata, non compenseranno il loro sacrificio. Un’occasione sprecata. Risorse usate male.
  2. Il passaggio ciclopedonale sotto la nuova Stazione Forlanini non è incluso nel progetto di ripristino del “Pratone”. “Non ci sono i fondi”, dicono! E non sembra esserci alcun futuro per questo. Assessori e tecnici hanno visitato i tunnel che già esistono; gli uffici hanno progettato la sistemazione dello spazio tra i fasci di binari; il Politecnico di Milano ha fornito uno studio di fattibilità per l’attraversamento. Un’occasione sprecata. Risorse usate male.
  3. Il ponte sul fiume Lambro non è stato ancora realizzato. La cantierizzazione sembra prossima, ma non si comprende come avverrà la ricucitura delle parti già esistenti del parco. Non possiamo permetterci di essere ottimisti. Temiamo nuove risorse usate male, ulteriori occasioni sprecate.
Firma questa petizione per chiedere al Comune di Milano e al suo Sindaco
  • DI OCCUPARSI UNA VOLTA PER TUTTE DI QUESTA PARTE DI CITTÀ PER NON DISPERDERE RISORSE E NON SPRECARE OCCASIONI.
  • DI ONORARE FINALMENTE LA PROMESSA DI REALIZZAZIONE DEL GRANDE PARCO FORLANINI.

Clicca qui per firmare la petizione


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