Permessi di soggiorno e pratiche borboniche

La cronica inadeguatezza del nostro sistema giudiziario si rivela tale ad ogni occasione, anche quando si vogliono accogliere profughi in fuga dalla guerra. ()
legge giustizia ministero
Forse non tutti sanno che le migliaia di stranieri che stanno arrivando in Italia per avere il permesso di soggiorno come profughi (e quindi beneficiare dei sussidi e degli altri servizi a loro riservati) devono portare in Questura la traduzione giurata dei loro documenti, in particolare il certificato di nascita.
Sul Corriere è apparso un articolo che cita il caso di Padova dove il traduttore accreditato presso il tribunale ha chiesto un compenso di 35 euro più le due marche da bollo da 16 euro sui documenti.
Ci risulta che qui a Milano per la traduzione vengano richiesti 70 euro ad atto, e si va (pare) da 150 a un minimo di 39 euro. Quindi un profugo si trova a dover sborsare una cifra assurda solo per far tradurre il certificato di nascita.

Pure noi ci chiediamo, come a Padova, non si potrebbe almeno esentare dai bolli la richiesta del permesso di soggiorno, vista la tragedia umanitaria e le traversie che colpiscono chi fugge dalla guerra come gli ucraini o dalle tragedie e dalla povertà come tanti altri profughi?
Nel nostro Ministero della Giustizia si discute solo di come eleggere il Consiglio Superiore, o di come regolamentare l'attività dei giudici? Non potrebbe invece in una situazione così grave dimostrare che il Ministero può tener conto dei bisogni dei cittadini, anche per le pratiche più semplici? Non si potrebbe porre rimedio a queste situazioni poco edificanti?

Ormai da più settimane la mole delle richieste sta aumentando a dismisura e sarebbe opportuno organizzare uno sportello dedicato alla asseverazione delle traduzioni per i documenti dei profughi, visto che il Tribunale deve soddisfare anche le richieste per altre traduzioni giurate, per atti notori, certificati di rinuncia all'eredità, sempre con lo stesso personale e con personale a mezzo servizio (i nuovi addetti all'ufficio del processo sono solo addetti ai giudici e neanche uno dei cento arrivati può supportare questo lavoro di bassa manovalanza..…).
Ecco, se possiamo, vorremmo bisbigliare a qualcuno che conta che si potrebbe fare qualcosa, a Milano arrivano mille persone al giorno e tutte avranno bisogno di questi permessi.

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