L'Assessora Elena Grandi racconta a z3xmi il suo progetto sul verde a Milano

Partiti dal Fiume Lambro e dal Grande Parco Forlanini, sono stati toccati temi che riguardano da vicino tutti i cittadini milanesi ()
elena grandi
Abbiamo incontrato in un lungo colloquio l'Assessora al Verde ed Ambiente del Comune di Milano, Elena Grandi. Portavoce nazionale dei Verdi, ci ha riferito un'idea, già presente nel programma elettorale del suo partito, molto forte per il futuro della nostra città.

Assessora Grandi, il suo assessorato tocca senz'altro temi la cui trasversatilità necessita di forti collaborazioni e coordinamento con direzioni dei diversi uffici. Come stanno andando le cose?
Il coordinamento tecnico tra i diversi uffici, soprattutto mobilità ed urbanistica, procede bene, così come la visione politica tra i diversi assessori.
I temi sono tanti ad incominciare dal Piano Aria Clima del Comune che ho ripreso in mano .
E' mia intenzione, ad esempio, riprendere in casa la gestione del verde mettendola in carico a MM. La transazione sarà lunga e difficile, ma sicuramente ciò permetterà una maggior continuità di visione sugli interventi futuri sul verde.
Perseguo poi la mia idea di parco diffuso e su questo ho intenzione di riprendere in mano il documento, redatto anche con il mio aiuto, 'Paesaggi futuri' che va ben oltre ad una regolamentazione del verde e che ha in sè una visione su cui basarci per dare una continuità di azione per il mio mandato.
Riguardo ad un maggior coordinamento e coinvolgimento della cittadinanza attiva in decisioni riguardanti il verde, è mia intenzione riprendere in mano un progetto cui sono sempre stata legata e cioè quella del tavolo del verde convocato a suo tempo dall'Assessora Bisconti e che è mia intenzione istituzionalizzare.

Sul tema del parco diffuso, qual è la sua visione riguardante il recupero dei parterre alberati?
E' scritto nero su bianco nel programma dei verdi: i parterre alberati devono essere liberati dalle auto. Vorrei poter dire che ciò avverrà nel corso del mio mandato, ma sarà difficile. Il tipo di gestione di via Pacini potrebbe diventare un modus operandi per il futuro e cioè, nel momento in cui si realizzano sottoservizi o interventi sui parterre alberati, intervenire depavimentando e liberandoli il più possibile dall'invasione delle auto. Dovranno essere discusse percentuali di occupazione, ma, a tendere, l'intenzione è quella di liberare i viali dalle auto.

Veniamo a temi che stanno particolarmente cari a z3xmi. Il Grande Parco Forlanini si farà? Non è che l'annunciata ciclabile di via Corelli e la realizzazione del bando Costa farà si che l'amministrazione si ritenga soddisfatta e che ritardi ulteriormente la realizzazione del Grande Parco Forlanini?
E' un mio preciso impegno la realizzazione del progetto Grande Parco Forlanini (GPF). Era nel mio programma ed è per me fondamentale per l'obbiettivo di collegare i grandi parchi al centro della città. La mia visione di un percorso ciclo pedonale nel parco è molto differente da quello della ciclabile lungo via Corelli: quest'ultima avrà come scopo la percorribilità in sicurezza di quel tratto di strada e quindi sarà dotata anche di un'opportuna illuminazione, mentre la prima, essendo all'interno di un parco, dovrà garantirne la salvaguradia ecosistemica.
Mi è difficile definire i tempi esatti di realizzazione del ponte sul Lambro, vi posso dire però che stiamo lavorando al Lotto 1, e che i problemi da affrontare per la realizzazione del GPF sono tanti, quali, ad esempio, l'interruzione del percorso verso Novegro, ma intendiamo affrontarli singolarmente. Ho già incontrato l'Associazione Grande Parco Forlanini ed ho in programma un nuovo incontro settimana prossima, proprio per dare seguito a questo progetto cui tengo tantissimo.

E riguardo al Fiume Lambro? Lei nel CS del Comune in cui si annuncia l'ottenimento dei fondi Next Generation ha dichiarato: "renderemo l’area del fiume Lambro più sicura, attrattiva e fruibile dalla cittadinanza".
Riguardo al fiume Lambro è mia intenzione seguire il Master Plan di Re Lambro e quindi cercare di dare una visione unitaria a tutte le azioni riguardanti il fiume per restituirlo alla città. Senz'altro saranno necessarie anche azioni riguardanti la qualità dell'acqua, ma su questo dovremo trovare un accordo con la Regione.

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