I crudeli insegnamenti di una pandemia
Quali insegnamenti possiamo trarre da questa crisi? E quali le misure per superare il modello neoliberista che, con le sue storture, ingiustizie e comportamenti predatori, mostra sempre più i suoi limiti e le sue contraddizioni?
(Giovanni Costantini)02/09/2020
La crisi sanitaria, rendendo ancora più evidenti le contraddizioni dell’attuale modello neoliberista, potrebbe quindi rappresentare il punto di svolta perché si possa immaginare una società che riporti al centro la persona umana e gli equilibri dell’ecosistema. In questa prospettiva, affascinante e convincente, la proposta di Boaventura De Sousa Santos (intervistato da lavialibera), che mette insieme lotta alle disuguaglianze e al cambiamento climatico con un nuovo ruolo per lo Stato e un nuovo modello di rappresentanza politica.
“Nessuno sa quale sarà il futuro del mondialismo neoliberista, quali effetti sociali e politici avrà nei prossimi decenni. Ma nel presente alcune sue connotazioni sono di una feroce chiarezza. La prima è quella della forbice fra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri, che vale sia per i paesi avanzati che per il Terzo Mondo”. Così denunciava Giorgio Bocca già vent’anni fa, ricordando che “alla supersocietà il bene collettivo interessa poco o niente. Nessuna azienda tiene il conto di quanto è costato il saccheggio privato del suolo e del sottosuolo, dell’aria come dell’acqua”.
La crisi sanitaria, rendendo ancora più evidenti le contraddizioni dell’attuale modello neoliberista, potrebbe quindi rappresentare il punto di svolta perché si possa immaginare una società che riporti al centro la persona umana e gli equilibri dell’ecosistema. In questa prospettiva, affascinante e convincente, la proposta di Boaventura De Sousa Santos (intervistato da lavialibera), che mette insieme lotta alle disuguaglianze e al cambiamento climatico con un nuovo ruolo per lo Stato e un nuovo modello di rappresentanza politica.