Non c’è futuro senza vicinanza
Due riflessioni di Marco Revelli e Ezio Bosso sulla natura e sul futuro dell’uomo.
(Giovanni Costantini)19/05/2020
Vorremmo oggi mettere insieme un articolo di Marco Revelli, pubblicato su Volere la luna, e una delle ultime interviste di Ezio Bosso a "Propaganda live" (dalla pagina Instagram di Roberto Saviano).
L’articolo di Revelli racconta di un clima mortifero che sempre più ritorna durante questa pandemia. Quel clima tipico della cultura fascista, fatto di pessimismo antropologico, disperazione culturale, desertificazione del moderno.
La via d’uscita identificata da Revelli, la creazione di una comunità dei fragili, è la stessa raccontata in maniera potente e straordinaria da Ezio Bosso. La musica, l’arte, la bellezza, come unico strumento per superare quel pessimismo antropologico e quel deserto dell’anima, e ritrovare piena comunione con sé stessi, gli altri e la Natura.
“Non c’è futuro senza vicinanza, senza lo stare insieme. Uno dei nostri ruoli, del ruolo dell’arte, della musica, sarà quello di educare e con dolcezza di accompagnare a quella che è la nostra natura”.
L’articolo di Revelli racconta di un clima mortifero che sempre più ritorna durante questa pandemia. Quel clima tipico della cultura fascista, fatto di pessimismo antropologico, disperazione culturale, desertificazione del moderno.
La via d’uscita identificata da Revelli, la creazione di una comunità dei fragili, è la stessa raccontata in maniera potente e straordinaria da Ezio Bosso. La musica, l’arte, la bellezza, come unico strumento per superare quel pessimismo antropologico e quel deserto dell’anima, e ritrovare piena comunione con sé stessi, gli altri e la Natura.
“Non c’è futuro senza vicinanza, senza lo stare insieme. Uno dei nostri ruoli, del ruolo dell’arte, della musica, sarà quello di educare e con dolcezza di accompagnare a quella che è la nostra natura”.
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