I nuovi volti dell'odio

Sono stati pubblicati di recente i risultati della prima ricerca italiana sulle discriminazioni, eseguita da Euromedia Research per conto dell'Osservatorio Solomon, 1000 interviste realizzate con tecnologie miste su un campione di popolazione italiana maggiorenne. Il 6% della popolazione si è dichiarato apertamente antisemita. Il 6% sono circa 3 milioni di persone! ()
nascita israele
L'antisemitismo ha vari aspetti e radici profonde anche se il termine venne coniato per la prima volta in Germania nel 1879. Vi è un antisemitismo di origine religioso, vivo fin dai primi secoli del Cristianesimo, in quanto gli ebrei vengono visti come Deicidi, l'odio si intensifica nel Medioevo perché a causa di leggi severe che impedivano di svolgere quasi tutte le attività gli ebrei vengono accusati di usura ed iniziano i pogrom in vari stati europei, dalla Polonia alla Spagna. Ai motivi religiosi si aggiungono motivi politici, quando, per l'involuzione del principio di nazionalità in nazionalismo, iniziano a manifestarsi idee antidemocratiche e razziste. In tempi recenti in Francia venne sfruttato per tentare di rovesciare la terza Repubblica, in Germania come diversivo alla lotta di classe. Si accusarono gli ebrei di essere causa della sconfitta nella prima guerra mondiale e di costituire un'internazionale del capitalismo tendente al dominio del mondo. Queste idee sono tuttora ben radicate nel pensiero della gente se il 49% degli intervistati, tra i dichiaratamente antisemiti, accusa gli ebrei di strapotere finanziario e il 47% li accusa di sentirsi una razza superiore. Il nazifascismo costruì le basi della sua propaganda proprio su questi temi. Oggi come oggi questi luoghi comuni sono patrimonio sia della destra che della sinistra antisemita, ma ben altri stereotipi si stanno diffondendo tra le persone.

Un'altra fonte dell'antisemitismo moderno ha infatti origine nel così detto islamismo. Gli israeliani infatti vengono visti come una delle principali cause di conflitti nel mondo. Ben il 61 % degli intervistati si dichiara convinta di questo. È capitato anche a me di sentire un signore italianissimo fare tali affermazioni in una discussione da bar dieci giorni fa, quando Trump ha fatto uccidere l'iraniano Soleimani.
Gli israeliani vengono sempre assimilati al loro governo, così come successe per gli italiani ai tempi di Berlusconi. Purtroppo, a mio avviso questa è la principale causa dell'antisemitismo a sinistra. Oggi come oggi il più esteso ed il più violento. L'esistenza di una vera sinistra israeliana avrebbe probabilmente arginato quella valanga d'insulti antisemiti che hanno riempito le piazze e i social negli anni fino a diventare un'ostilità addirittura esibita ed ostentata nei confronti degli ebrei italiani e non solo. In Francia quest'antisemitismo di natura "islamica" è ben più virulento, come dimostrano l'attentato di Tolosa del 2012, quello all'Hyper Cacher del 2015 ed altri e ha forse una causa nella mancata integrazione degli immigrati di seconda generazione nella società francese. Principale bersaglio dell'antisemitismo di sinistra è il sionismo.
Il sionismo è un movimento che nasce molto prima dello Stato d'Israele. È un movimento di sinistra formato da giovani ebrei europei stufi delle continue persecuzioni e dei maltrattamenti subiti nei paesi d'origine che decidono di andare ad abitare in Israele. Comprano le terre dagli arabi e si insediano nei territori acquistati e regolarmente pagati, in tenda e pieni di ideali socialisti decidono di iniziare una nuova vita. L'unica sopravvissuta, donna, della mia famiglia era una di queste. Suo padre era morto suicida in seguito alle leggi razziali che gli avevano impedito di svolgere la sua professione. Gli ebrei europei sono stati sempre accusati di finanziare i sionisti: che io sappia l'unico finanziamento che molti abbiano fatto è stato di ospitare i parenti quando il kibbutz concedeva loro la settimana di vacanza (nel mio caso eravamo tra i pochissimi parenti rimasti a questa zia).

Nel '47 quando l'Assemblea della Nazioni Unite discute sulla fondazione dello Stato d'Israele, i coloni furono i primi a chiedere due stati per due popoli mentre i rappresentanti politici del mondo islamico si dichiararono contrari alla spartizione. In un recente incontro, "L'odio senza tempo", cui ho partecipato tra rappresentanti del PD e rappresentanti della sinistra per Israele è stato sottolineato come l'annichilimento della sinistra israeliana, avvenuto più o meno con l'assassinio di Rabin, abbia dato impulso all'antisemitismo di sinistra e come poi i fatti abbiano inesorabilmente militato dalla parte della destra israeliana. La destra è anti-islamica e Israele viene vista dalle nostre forze politiche di destra come barriera all'islamismo. È stato detto in quest'incontro: “non c'è dubbio che Salvini&company siano amici d'Israele, e tuttavia questi preferirebbero che tutti gli ebrei migrassero lì, perché nell'ideale della destra la religione è di stato e le altre possono essere in qualche modo solo tollerate.
Possibilmente lo preferirebbero anche alcuni estremisti di sinistra che sputano e prendono a calci i rappresentanti della Brigata ebraica quando ci sono i cortei commemorativi del 25 Aprile o i cortei antirazzisti. Forse qualcuno non sa che la comunità ebraica di Milano ha ospitato e sfamato negli spazi dove oggi si trova il Memoriale della Shoah molti migranti in transito dal nostro paese.

Per tornare alla ricerca, ben il 45% degli intervistati ritiene che il conflitto arabo-israeliano, alimenti le antipatie verso gli ebrei, tant'è vero che chi non è favorevole a Israele come stato/territorio, ha anche un'opinione poco favorevole nei confronti degli ebrei. Gli elettori di Forza Italia e i giovani tra i 18 e i 24 anni risultano poi essere quelli maggiormente sensibili ai temi antisemiti. Per concludere ben l'1,3% degli intervistati nega l'Olocausto e il 10% ritiene che non abbia avuto le proporzioni che ha avuto. La maggioranza degli intervistati pensa che gli ebrei d'Italia siano tra il 2 e il 10% della popolazione, mentre la comunità ebraica in Italia si aggira intorno alle 41.000 unità, che è lo 0,06% della popolazione, di cui 4600 stranieri residenti.

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Re: I nuovi volti dell'odio
15/03/2020 xavier
grazie di queste preziose informazioni. Ho letto di recente il bel libro di Zygmunt Bauman "Modernità e olocausto" che analizza come la società moderna tecnicizzata e burocratizzata abbia sempre con sè i presupposti per un nuovo sterminio del capro espiatorio. Contiene anche un capitolo breve sulla storia dell'antisemitismo che mi ha dimostrato che qualche pregiudizio ce l'avevo pure io!!! Consigliato a tutti!


 
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