Autore: Adalberto
Data:
Che vicenda tafazziana. Io nel mio piccolo sono sempre più perplesso. Le candidature anche a Milano cadono dall'alto come pietre dalla Grigna. Quella di Sala e anche quella di Balzani. Non è che se una pietra, pardòn una candidatura viene da Renzi cade dall'alto e se viene da Pisapia invece no. E' il metodo che non convince: le candidature della "rivoluzione arancione" non avrebbero dovuto essere costruite in amoroso dialogo con i cittadini? Obiettivamente, l'unico che fino ad ora abbia coerentemente percorso una strada in continuità col metodo che ha portato alla vittoria del 2011 non è stato Majorino? Ma ai politiconi (in questa categoria dovremo mettere anche il tenero Giuliano, che avevamo tanto amato?)questo non va bene. I politiconi devono piazzare la loro pedina o alfiere o cavallo per giochi ben diversi, di alta strategia. Magari come in Liguria o a Roma o nelle Marche. Certo qualche metro sopra le teste dei comuni cittadini. O elettori o popolo di centrosinistra che dir si voglia. Poverini, poveri fessi, quelli al massimo a dare volantini. A me sommessamente pare che così non vada bene. E neppure mi è piaciuta la presa di posizione dei Comitati per Milano (o di quello che ne resta). Spero di sbagliarmi ma nell'appoggio alla Balzani ci ho sentito un certo qual odore di Politburò, con con un Limonta in veste di Kamenev (in sedicesimo)e gli altri ben allineati a fare i bolscevichi. Chinghia di trasmissione o corda per finire di impiccarsi? Boh. Certo che se venisse fuori che tutto è già stato deciso e si tratta solo di... servire il popolo, o il pollo, saremmo davvero messi male.
|
|