Autore: Marzia frateschi
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Non possiamo che augurarcelo! Ma a ben vedere non so se la norma in questione vada proprio in quella direzione. il giudizio poi di tenuità dell'offesa rischia, a mio parere, di dare maggiori poteri discrezionali al PM, il che non sempre è una gran bella cosa. Detto questo, e sicuramente non con competenze legali, vale la pena ricordare che Il reato di stalking è molto "giovane" ( introdotto nel codice penale dal 2009), non sempre facile per la vittima da riconoscere e denunciare specie se insorto nell'ambito familiare. Frequentemente è misconosciuto o sottovalutato dagli stessi organi competenti, ridotto a semplice "conflittualità familiare" e come tale non perseguibile penalmente. A questo proposito le statistiche parlano chiaro con un elevatissimo numero di richieste di archiviazione rispetto alle denunce fatte. Le donne vittime di violenza o atti persecutori non denunciano e molte la ritirano susseguentemente. In conclusione, ma sarebbe da parlarne a lungo, mi chiedo se la normativa di cui stiamo parlando non rischi di alimentare questa tendenza e la sfiducia delle donne verso l'istituzione sentendosi di fatto meno tutelate. E se lo stalking rappresenta in molti casi la buia anticamera del femminicidio, varrebbe la pena, forse, di ripensare alla norma con più attenzione.
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