Autore: Marisa Tullo
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Vorrei fare delle precisazioni : le liste di attesa dei servizi diurni Sfa e Cse sono ferme dal 2010 : per chi non è inserito , l ' alternativa a restare a casa è pagare come solvente ai costi riferiti nell'articolo !
Trovo inesatte le affermazioni di Patti riguardo alla disabilità , che non era sotto la Moioli, ma era un assessorato a parte , che aveva sperimentato un modello di partecipazione alla " gestione del fare " che aveva dato buoni risultati , con un bilancio di settore veramente irrisorio : quando Mjorino ha presieduto il
"sottotavolo disabili " ( così si chiamava il confronto tra COmune e tutte le realtà della disabilità milanese )ha affermato di voler continuare , mani realtà nei fatti non ha mai messo in pratica la logica del Tavolo di confronto .
I risultati si vedono : prima taglia ( la delibera sull'ass. Domiciliare e sui tagli ai trasportii è già passata ) poi chiede di collaborare .
Le famiglie di persone con disabilità che frequentano i servizi Sfa , CSe , CAd , sono stanche di due anni di promesse mai mantenute e di continui confronti mai rispettati !!!!!NOi siamo pronti a dare il nostro contributo , e la nostra collaborazione , ma ora servono i fatti !!!!!;SIamo stanchi di essere tacciati da falsi invalidi , chi parla non sa il significato delle parole .....si confonde le persone in difficoltà ( invalidità inferiore al 75 per cento , con le persone con disabilità ) vergogna !
Marisa Tullo - pres. COORD . Fam. Sfa Cse Cad
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