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 Re: Ma siamo sulla strada giusta?
Autore: Pierangelo Rovelli 
Data:   

Ho partecipato con grande interesse a tutta la due giorni e in particolare al tavolo della e-democracy. Il tema della partecipazione, che ha percorso entrambi i giorni del convegno mi coinvolge molto anche in quanto consigliere di zona 3 e Presidente della Commissione Decentramento e Partecipazione.
Non sono d'accordo con Rinaldo sulle valutazioni negative del convegno.
Il primo giorno è stato interessante, ricco di interventi e di dibattito. Certo io misuro il valore dei contenuti sul mio livello di conioscenza, che era basso, ma d'altra parte penso nella media. Gli assessori Granelli e Benelli sono stati disponibili al confronto e lo scambio è stato ricco e aperto.
Gli interventi di Jolanda Romano e Carolina Pacchi molto interessanti e stimolanti per la riflessione.
Anche la presenza di persone mi è parsa significativa, considerando il diverso momento rispetto al 2011 e le difficoltà e lo sbandamento attuali.
I temi dei tavoli sono stati importanti e calati nelle realtà dei quartieri. Gli assessori vi hanno partecipato, mi dicono perchè purtroppo ho potuto seguirne uno solo, con assiduità e attenzione. Tanto entusiasmo e tanta voglia di lavorare: i gruppi di lavoro strapieni fino alla fine.
Non credo che ci possiamo permettere di questi tempi di buttare via esperienze e contributi di questo tipo. Certo, il percorso è lungo, le pause ci sono e ci saranno, ma è importante continuare su questa strada. Non ne esistono altre.
Anch'io non ho molto apprezzato (oltre alla mancanza di dibattito) la posizione del Sindaco sulla partecipazione (espressa per ribattere all'attacco di Boeri del giorno prima). Se è vero che Boeri non è stato un campione della partecipazione, è vero che la sua critica ha consistenza. La partecipazione, così come il decentramento (entrambi capisaldi della campagna elettorale) sono i punti deboli di questa giunta. Sbaglia Giuliano a citare le loro presenze quotidiane nei quartieri a parlare con la gente come esempio di partecipazione: non basta... La partecipazione che noi intendiamo è altra. E' quella che viene dal basso, che è fatta di coinvolgimento nelle scelte,di raccolta sistematica dei problemi dei cittadini, di contatto quotidiano con le zone che devono essere il vero "ponte" tra i cittadini e l'amministrazione centrale. Questo non avviene.
Venendo al tavolo della e-democracy, a parte la mancanza di un interlocutore dell'amministrazione certamente non voluta, io sono uscito arricchito dal gruppo, sia in conoscenze (che ammetto erano veramente scarse) che in termini di una ipotesi di lavoro concreta (un'ipotesi di coinvolgimento dei cittadininelle scelte attraverso tecniche di partecipazione che "renda più forti" le delibere dei Consigli di Zona). Infine, come ho detto nel mio intervento, credo che la cosa più importante da focalizzare sia il "processo" di partecipazione. Gli strumenti sono al servizio dell'idea e del processo. Quindi non metterei in croce Limonta se ha espresso qualche dubbio, non sul processo, ma sugli strumenti (almeno così l'ho letta io).

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