Autore: Paola Iannetti
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Non amo mettermi contro a priori: Milano è Milano, e diversamente da Parigi, oggi, non fornisce gli stessi servizi pubblici che possono permettere alla maggior parte della popolazione di sceglierli con soddisfazione.
Il problema dei parcheggi interrati non è il concetto stesso di parcheggio, ma il fatto che non vengono rispettati nè i criteri imposti per la selezione del progetto (non ho ancora visto un progetto e un cost-case vincitore di appalto rispettato): in Italia, se il costruttore non rispetta le condizioni e i costi per cui ha vinto la gara, sia nel pubblico che nel privato, non è lui a rimetterci di tasca propria, ma sono i committenti a dover sborsare di più, e a dover sopportare i disagi.
Piazza Bernini è sotto assedio da 5 anni, le ultime modifiche fatte su iniziativa del costruttore hanno ulteriormente imprigionato gli isolati intorno, mettendo a rischi anche le attività commerciali della piazza delle vie afferenti, senza parlare dei 30 alberi abbattuti 5 anni fa. Oggi non abbiamo più nemmeno i parcheggi a raso, perchè tutta la piazza è transennata, e hanno cambiato anche la viabilità della rotatoria.
Vorremmo delle risposte, e soprattutto, se davvero è stata revocata la licenza a costruire, rivorremmo indietro piazza Bernini.
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