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 Re: Il Piano Strade Aperte, aria pulita
Autore: davide 
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cara Redazione,
innanzitutto speravo che la mia "provocazione" stimolasse qualche lettore magari ciclista, o futuro tale, a prendere posizione. Non intendevo aprire un contraddittorio con voi, per quanto piacevole.
Nello specifico, e per concludere i miei contributi a questo articolo, dico che l’argomento che ho cercato di trattare, forse non facendomi ben comprendere, era il tema della qualità delle politiche pubbliche e dei loro effetti sul reale (in qs caso le piste ciclabili in fase di realizzazione in C.so Venezia e probabilmente in c.so Buenos Aires - v.le Monza).

Difendere questo tipo di intervento (usando un'iperbole) è un po' come chi ha difeso le case popolari realizzate attraverso la prefabbricazione, spazi abitativi di bassa qualità forniti alle classi subalterne dal sistema, durante l’emergenza post bellica. Milioni di persone sono state costrette ad abitare in condizioni deplorevoli per tutta la vita. Con qualche potente che avrà potuto ben difendersi dicendo loro “ma io la casa te l’ho data”. Quando De Carlo a Terni nella progettazione partecipata del quartier Matteotti dice agli operai “voi dovete chiedere di più” parla esattamente di questo: della redistribuzione della qualità (prego guardate l’intervista collegata al recente articolo sul caso qui pubblicato).

Purtroppo una conferma di questo l’ho avuta oggi, giovedì 7 maggio; alle ore 15.00; al ritorno in bici da Chiesa Rossa dove abita mia mamma ho deciso di percorrere c.so Venezia. Qui ho trovato un’autoambulanza che soccorreva una ciclista caduta sulla nuova ciclabile; a causa di uno dei tanti scalini che sono presenti nei passaggi dalla sede stradale al marciapiede ha probabilmente perso il controllo della ruota anteriore ferendosi il gomito. Se questo per voi è un buon modo di promuovere la ciclabilità...
Sarebbero state diverse, più curate, più a misura di ciclista se co progettate. Forse più rispettate dagli automobilisti se anche loro coinvolti (sempre oggi ho contato almeno un paio di vetture parcheggiate sopra).

Sempre rispetto alla “partecipazione” spiace infine apprendere dal Tgregione di mercoledì 6 che ciò che ho “predetto” nel precedente post si sia avverato: i commercianti osteggiano già la soluzione perché anche il loro coinvolgimento si è rivelato una "patacca".

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