Una giornata sulla sostenibilità ambientale
(Maria Antonietta Pellegrini)24/03/2014
La scelta del Poli-Unimi di organizzare un pomeriggio di seminari al CAM di via Valvassori Peroni prosegue l'apertura di un progetto di partecipazione tra le Università di Città Studi e la Zona 3, progetto posto all'attenzione del Comune che è interessato, qualora diventi un caso pilota, ad estenderlo a tutta la città.
L'incontro, organizzato da giovani docenti aperti e disponibili e sorprendentemente simpatici, ha lasciato spazio agli studenti e ai laureandi presenti, avviando un percorso virtuoso nella direzione di una cultura della collaborazione per il rinnovamento di Milano.
Gli studenti - i più sensibili alla necessità di creare un dialogo partecipato che coinvolga la società civile - hanno esposto i loro lavori: proposte di miglioramento di percorsi pedonali utilizzati dagli studenti e percorsi pubblici molto battuti durante l'apertura delle facoltà, miglioramento dell'accessibilità, illustrazione di piani di ottimizzazione delle risorse nella costruzione di edifici o utilizzazione e distribuzione delle fonti energetiche, individuazione di punti critici ambientali.
Sulle loro proposte – lavori di tesi di laurea - chiedevano commenti e idee complementari.
L'incontro è stato stimolante, anche se : “ogni inizio è difficile”... I pochi cittadini della zona presenti, superato qualche imbarazzo, hanno interrogato gli studenti, chiesto chiarimenti, informazioni e infine utilizzato i post-it per esprimere i loro suggerimenti. Il traguardo è stato parzialmente raggiunto, ma il cammino è avviato.
La parte più intrigante della giornata è stato il dialogo tra ricercatori e pubblico. Colpiva la curiosità, la passione e la capacità di ascolto dei giovani che spiegavano i loro lavori e dialogavano con i presenti profani o non.
Noi profani abbiamo appreso delle direttive europee che obbligano, entro il 2030, ad adeguare tutti gli edifici per azzerare le emissioni inquinanti che incidono per il 40% sul surriscaldamento dell'atmosfera e la giovane Elena ha illustrato le caratteristiche dell'edificio polifunzionale a risparmio energetico e zero emissioni.
Altri hanno illustrato i progetti per rendere il Campus universitario più fruibile, vivace e più verde, oasi di incontri e iniziative estese anche all'esterno degli edifici in un continuum con il quartiere, dove gli studenti diventino parte propositiva e attiva insieme ai cittadini, come è già stato sperimentato positivamente l'autunno scorso.
Ecco l'analisi dello stato di fatto di via Celoria (foto in apertura): lo studio dei flussi e dei percorsi, le proposte relative per incrementare i collegamenti tra le due università e gli scenari possibili eliminando barriere, o cancellando parcheggi, oppure diminuendoli, o aumentando le aree di relax, ma sempre tenendo presenti i problemi conseguenti.
La via Golgi invece avrebbe bisogno di una rivisitazione per eliminare i tanti muri e aumentare il verde e anche piccole aree di relax dove incrociare i propri simili.
Ecco le tabelle che riportano i dati della diminuzione dell'inquinamento dell'aria di Milano, che è però ben lungi dall'essere compatibile con una cittadinanza in buona salute. Questi dati rivelano che il maggiore responsabile dell'inquinamento è il traffico automobilistico; quindi sorgono spontanee le domande che ricevono parziale consolazione: occorre pianificazione, coordinazione e politica del territorio.
Che ci porterà la città metropolitana? Come estendere il car-sharing? Come trovare i soldi per coimbentare gli edifici? Lo sapete che verrà inaugurata una nuova casetta dell'acqua vicino alla facoltà di fisica?
Chissà che meraviglioso dialogo ci sarebbe stato con più cittadini presenti!
Intanto si ringraziano gli organizzatori che sono i docenti delle facoltà delle due università, perché i lavori dei ricercatori nascono nei corsi sulla sostenibilità ambientale presenti nelle facoltà di ingegneria, architettura, fisica, chimica, agraria. Nel pomeriggio i docenti hanno relazionato sugli elementi naturali che consentono la vita sulla Terra e sulle variabili umane che alterano tali rapporti, ma anche su quanto è possibile fare per rallentare i processi degenerativi, purché lo si voglia.
Si è sottolineato che già il coordinamento tra le diverse facoltà del Poli e di Unimi, per organizzare questo evento, è indicativo di un diverso approccio al fine di affrontare meglio i problemi sempre più complessi del surriscaldamento atmosferico, dell'inquinamento e dell'esaurimento delle materie prime. Non sono mancate indicazioni economiche e di fattibilità per la creazione di posti di lavoro. Anche il retroscena storico ha avuto il suo spazio narrativo: la nascita della pedagogia e della metodologia didattica alla fine del 1700 e la Milano dell'epoca di Leonardo da Vinci.
I relatori e i ricercatori presenti hanno indicato come siano necessari conoscenza e consapevolezza della correlazione degli ambiti degli studi scientifici per affrontare e risolvere i problemi ambientali ormai globalizzati.
Gli organismi internazionali qualche cosa cercano di dirla e imporla, intanto lavoriamo anche su di noi per modificare comportamenti individuali errati. Non si finisce mai di imparare e di dare il buon esempio, anche per le piccole cose, che messe insieme diventano grandi.