UNIMI. Rigenerazione urbana a Città Studi

Sulla newsletter della Statale un interessante articolo sul futuro assetto degli edifici che si libereranno dopo il trasferimento delle facoltà scientifiche al MIND nell'area Expo. ()
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Rigenerazione urbana. Comune di Milano e Università Statale, un patto per Città Studi
Nel nuovo Protocollo d’intesa tra Comune e Università si conferma la vocazione universitaria del quartiere cittadino.

Nuovo impulso alla riorganizzazione e alla riqualificazione di Città Studi. Con una delibera approvata dalla Giunta comunale, il Comune di Milano definisce le linee di indirizzo del Protocollo di intesa con l’Università Statale di Milano, avente per oggetto la definizione degli impegni reciproci per l'attuazione del progetto di valorizzazione di Città Studi come hub di servizi universitari e di diritto allo studio, formazione terziaria, ricerca e innovazione. All’approvazione da parte della Giunta seguirà, il 25 luglio, il voto favorevole del Consiglio di amministrazione dell’Ateneo.

Collocandosi nel quadro della riorganizzazione dell’Università degli Studi, e in raccordo con le trasformazioni in atto nel distretto MIND di Milano - dove entro l’anno partirà la costruzione del nuovo Campus che accoglierà oltre 20mila persone di cui 18mila studenti - il protocollo prevede la definizione di un piano di riutilizzo degli immobili non più funzionali alle esigenze universitarie, il mantenimento e la valorizzazione degli stessi immobili nell’ambito di Città Studi e il sostegno delle misure di diritto allo studio, attraverso la realizzazione di strutture destinate alle residenze per studenti e docenti. Un’operazione cui il Comune accorda la sussistenza dell’interesse pubblico.

Il progetto di riqualificazione del quartiere prefigura uno scenario coerente con gli obiettivi dell’Amministrazione comunale, e della stessa Università Statale, di garantirne il mantenimento della vocazione universitaria.

Per la parte di Città Studi interessata dalle attuali attività dell’Università Statale (su immobili di proprietà o concessioni demaniali), l’assetto futuro delle superfici vedrà la conservazione delle funzioni universitarie per il 75%, e per il resto perlopiù la destinazione ad altre funzioni urbane, sempre connesse all’ambito universitario.

In particolare, gli immobili, i cui servizi verranno trasferiti a MIND e che verranno rifunzionalizzati, si trovano nelle vie Golgi, Venezian, Pascal, Colombo, Vanvitelli, Balzaretti, Trentacoste, Noto, Ortles.

La Statale conferma quindi la propria intenzione di mantenere un forte presidio a Città Studi, primo storico nucleo scientifico dell’Ateneo, in ferma coerenza con la prospettiva di sviluppo multipolare, al centro di tutti i suoi piani pluriennali.

Il protocollo disegna un piano di riutilizzo degli immobili che attualmente ospitano le attività che verranno riorganizzate a MIND che prevede l’insediamento di strutture didattiche, bibliotecarie, laboratori di ricerca, luoghi di innovazione e residenze universitarie, dando così forma ad un vero e proprio hub della conoscenza. Tutto questo oltre al Campus umanistico della Statale, che, come è noto, porterà a Città Studi le attività didattiche e scientifiche relative agli ambiti storico-artistici, della mediazione linguistica e culturale e di parte degli ambiti sociali e politici.

“Un nuovo, importante passo avanti - ha dichiarato l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi - per un’operazione cui stiamo lavorando da tempo e che nei prossimi anni porterà alla realizzazione di un tassello fondamentale per il riassetto dell’area MIND, senza per questo svuotare di persone e di senso l’ambito di Città Studi, che è e rimarrà a forte vocazione universitaria”.

Ha commentato il Rettore della Statale Elio Franzini: “Voglio ringraziare il Comune di Milano per il supporto che questo Protocollo garantisce alla valorizzazione di Città Studi. Il quartiere, primo nucleo storico della Statale, è e resterà un asset fondamentale della vita del nostro Ateneo e del progetto di riorganizzazione nel quale siamo impegnati, che porta valore ad aree urbane diverse, integrando nuove sedi, funzioni e attività secondo uno schema multipolare”.



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