Campus in MIND Milano Innovation District

La Statale approva la concessione a Lendlease, avvio lavori entro l'anno. Con il voto del consiglio di amministrazione, l'ateneo milanese compie l’atto definitivo per la realizzazione del nuovo campus scientifico in MIND. ()
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A otto anni dal suo avvio, tra le eccezionali criticità del periodo post-Covid, il progetto del Campus scientifico in MIND - Milano Innovation District vede compiersi l’ultimo e fondamentale tassello con l’affidamento a Lendlease della concessione trentennale per la gestione di quella che, dal 2026, sarà la nuova sede delle Facoltà scientifiche dell’Università degli Studi di Milano. La posa della prima pietra è prevista entro la fine del 2023.

Contestualmente alla concessione a Lendlease il Consiglio di amministrazione della Statale ha deliberato il contratto di compravendita dei terreni: la Statale e Arexpo renderanno, quindi, definitivo il contratto preliminare, siglato nel 2019, che prevede l'acquisizione da parte dell'Università Statale di una area territoriale di 65 mila metri quadrati all'interno di MIND al prezzo di 13,046 milioni di euro.

L’atto finale del progetto del Campus in MIND si integra in un quadro di sviluppo complessivo dell’Ateneo che comprende la progettualità altrettanto strategica dell’intervento di riqualificazione e rifunzionalizzazione di Città Studi, nella prospettiva di uno sviluppo multipolare dell’Ateneo, comprendente Polo Centrale, Campus in MIND, Campus umanistico di Città Studi, Polo Veterinario di Lodi e Polo UNIMONT di Edolo. A breve sarà previsto, anche, l’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’area di via Celoria 2, che ospiterà il Campus dei Beni culturali, primo insediamento del Campus umanistico di Città Studi, nel quale saranno anche presenti corsi di studio di area economica, politica e sociale.

Il Campus MIND ospiterà una comunità di oltre 23 mila persone tra studenti, ricercatori, docenti e personale di staff, con 18.376 mq per l’area didattica e 35.525 mq di laboratori e renderà più complessa la fisionomia dell’Università degli Studi di Milano, a cento anni dalla sua fondazione, segnando in maniera definitiva la vocazione scientifica e internazionale di MIND. Un cambiamento di portata storica che porterà la Statale nel futuro, permettendo di concentrare in un unico insediamento la grande ricchezza di competenze scientifiche multidisciplinari dell’ateneo, potenziando le sinergie interne e l’interazione con l’ecosistema locale, grazie anche ad una macropiattaforma tecnologica di ultima generazione, a disposizione per collaborazioni nazionali e internazionali.

A completare il progetto del Campus MIND, inoltre, uno studio di servizi e infrastrutture a misura di studente, con la pianificazione di strutture da realizzare al di fuori degli spazi dedicati al Campus universitario, funzionali alla sostenibilità del progetto. Tra le cosiddette opere “ancillari”, oltre a 5.500 mq di area verde da destinare all’orto botanico, gli impianti sportivi, i nidi aziendali e le residenze. La Statale intende, infatti, potenziare i servizi legati al diritto allo studio, disponendo, in loco, di 1.100 posti letto in strutture residenziali, 400 dei quali da destinare agli studenti beneficiari di borse per il DSU, 600 destinati a studenti e 100 ad uso foresteria. Il nuovo polo universitario si troverà nel cuore del quartiere MIND e la porta di accesso al Campus sarà il Learning Center, una biblioteca con 1.700 posti, aperta agli studenti e ai cittadini, e lungo il Decumano si svilupperà un grande parco pubblico, di cui la piazza dell’Università green diverrà un punto di riferimento per l’area.

La visione architettonica, firmata dallo studio di design e innovazione CRA CRA-Carlo Ratti Associati, si basa sulla rivisitazione di cinque corti ispirate alle università italiane ed europee, un tributo e un linguaggio di continuità con la tradizione milanese e, in particolare, un omaggio alla Ca’ Granda, la storica sede centrale dell’Università degli Studi di Milano.

Il Campus, inoltre, oltre a prevedere numerosi spazi verdi di differente tipo di vegetazione per ogni corte, è stato progettato per essere misurato con la più alta certificazione energetico-ambientale internazionale LEED GOLD, mettendo al centro la priorità di rispettare elevati criteri di sostenibilità e rispondere ai rischi del cambiamento climatico. Il progetto utilizzerà, inoltre, solo fonti energetiche rinnovabili, definendo MIND come città per l’ambiente. Particolare interesse sarà rivolto ai 18 pozzi di presa d’acqua di falda presenti nel sito, di cui 4 pozzi destinati al nuovo Campus, per il recupero energetico mediante scambio termico.

Inoltre il Campus, costruito secondo il principio urbanistico del ‘Common Ground’, ovvero uno spazio che si snoda, tramite chiostri e passerelle su tutto il quartiere, favorirà gli scambi tra l’Università e le realtà scientifiche internazionali già presenti in MIND, quali Human Technopole, il nuovo IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio e Federated Innovation, un’aggregazione di aziende private leader nei settori delle life sciences e della smart city. Il nuovo Campus della Statale rappresenterà così un motore di attrazione di talenti e un volano per il trasferimento tecnologico delle ricerche di base in applicazioni concrete, con forti ricadute sociali nazionali e internazionali.

Ha commentato così il Rettore dell’Università degli Studi di Milano, Elio Franzini: “Oggi si segna un passaggio decisivo e concreto per l’avvio, entro fine anno, dei lavori del nuovo campus MIND, con la definizione di un progetto scientifico che mette al centro l’innovazione e la sostenibilità. Una opportunità per il futuro degli studenti che ha impegnato e impegnerà la Statale e le istituzioni territoriali e nazionali in un percorso di crescita comune. Ci tengo particolarmente, in questo quadro, a ringraziare Regione Lombardia, Comune di Milano, MIT, MEF e MUR, la stessa Arexpo, nella certezza che le istituzioni pubbliche continueranno ad esserci vicini in questa sfida nazionale. Il Campus, con il suo carattere a vocazione scientifica, e la valorizzazione di Città Studi, come nuovo polo umanistico dell’ateneo, ridisegnano i confini della Statale e quelli universitari della città di Milano”.

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