
Verso
una letteratura transnazionale: il ritorno di Pearl S. Buck
L’opera
di Pearl S. Buck, Premio Nobel per la Letteratura nel 1938, al
centro dell’incontro organizzato l’11 febbraio, ore 17,
dall’Istituto
Confucio dell’Università Statale di Milano e trasmesso in
diretta sul canale
Youtube dell’Istituto, in occasione della pubblicazione di un
nuovo volume dedicato alla scrittrice “Sguardi interculturali.
Pearl S. Buck e la Cina”.
L’incontro,
intitolato “Verso una letteratura transnazionale: il
ritorno di Pearl S. Buck”, propone una riflessione sulla
scrittrice, nata nel 1892 negli Stati Uniti e trasferitasi a pochi
mesi in Cina, dove trascorse l’infanzia. All’età di 18
anni, tornò negli Usa per motivi di studio e, dopo aver sposato John
Lossing Buck, si trasferì nuovamente in Cina, dove insegnò
letteratura all’Università di Nanchino fino all’inizio degli
anni Trenta. Nel 1931 pubblicò La
buona terra,
il suo romanzo più famoso, e nel 1938 le venne assegnato il Premio
Nobel per la letteratura. Nella seconda metà del Novecento, Buck
continuò a pubblicare romanzi di grande successo fino alla morte,
nel 1973.
La
figura di Pearl S. Buck è già stata al centro di un incontro
dell’Istituto Confucio nel 2016, che ha dato vita al volume “Una
scrittrice americana in Cina” pubblicato, poi, nel 2018.
Nel
corso dell’incontro verranno illustrati e commentati i contenuti
della nuova raccolta di saggi di sinologia italiani e americanisti
europei e cinesi, in una prospettiva interculturale e
interdisciplinare. Nelle sue opere Buck aveva cercato di creare un
ponte tra la Cina e gli Stati Uniti ma, per ragioni opposte, nel
corso del Novecento entrambi i paesi l'hanno respinta: non abbastanza
americana in patria, troppo americana nella Nuova Cina. Se negli
Stati Uniti permane oggi un sostanziale disinteresse nei suoi
confronti, negli ultimi decenni si assiste invece in Cina a un
rinnovato interesse che ha portato a un grande sviluppo e a una
crescente diversificazione degli studi buckiani cinesi,
di cui il volume appena pubblicato presenta alcuni contributi.
L’incontro
è organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università degli
Studi di Milano e dal Contemporary Asia Research Centre (CARC).
Interverranno Valeria
Gennero,
docente di Letteratura anglo-americana e di Metodologia e
storia della critica letteraria all'Università degli Studi di
Bergamo, e Maria
Gottardo,
docente di Lingua cinese e di Storia e teoria della traduzione in
Statale.
https://lastatalenews.unimi.it/verso-letteratura-transnazionale-ritorno-pearl-s-buck
Centro
Apice: online le riviste Futuriste, di arte e di satira del XIX e XX
secolo
Digitalizzate
le riviste della Collezione ’900 Sergio Reggi e del Fondo Pietro
Marengo, grazie al contributo di due studenti del master in Digital
Humanities.
Sono online
sul sito del
Centro Apice
dell’Università
Statale di Milano,
liberamente disponibili alla consultazione a distanza, le riviste
digitalizzate della
Collezione ’900 Sergio Reggi e del Fondo Pietro Marengo.
Si tratta di un patrimonio cospicuo che conta rispettivamente 177 tra
riviste, opuscoli e manifesti Futuristi (per un totale di 5.000
pagine), e 167 periodici (80.000 pagine) di satira, d’arte o
popolari dei più svariati generi, pubblicati in Italia e all’estero
tra il XIX e il XX secolo.
Mai
come in questi difficili mesi della pandemia da Covid-19 abbiamo
compreso quanto sia importante dare agli studenti e agli studiosi la
possibilità di raggiungere da casa le risorse digitali. La strada
della digitalizzazione era
già stata intrapresa dal Centro Apice quindici anni fa, con i
progetti relativi alle riviste Marengo e Reggi, digitalizzate con il
contributo di Regione Lombardia rispettivamente nel 2005 e nel 2007.
Le
riviste furono messe online secondo uno studio effettuato in quegli
anni che appariva all'avanguardia. Tuttavia nel tempo la
visualizzazione ha iniziato a dare problemi tanto da non consentirne
più la consultazione. Questione di obsolescenza della
tecnologia: siamo abituati a proteggere dagli effetti
dell’invecchiamento materiale libri, foto e documenti di carta, ora
ci troviamo ad affrontare lo stesso problema nel mondo digitale.
“La
tecnologia per garantire la corretta conservazione dei bit che
costituiscono i file è sempre più efficace; –
spiega il professor Fabio
Venuda, coordinatore del Master in
Digital Humanities dell'Università degli Studi di Milano -
grazie, infatti, ai i sistemi di storage nel cloud, le flash memory e
l’abitudine sempre più diffusa, supportata da sofisticati sistemi,
di effettuare il backup dei file su dispositivi esterni dedicati alla
memorizzazione, sia le persone che le istituzioni hanno la
possibilità di salvare copie dei loro file, o addirittura di intere
biblioteche digitali. Tuttavia, il problema, e il rischio che stiamo
correndo, è dovuto al fatto che tali file perfettamente conservati,
potrebbero non essere più utilizzabili a causa dell’obsolescenza
dei formati, soprattutto, ma anche dei supporti su cui potrebbero
essere stati registrati”.
Si
trattava dunque di ripristinare le digitalizzazioni e
ammodernare il supporto online che doveva renderle di nuovo
fruibili. Se ne sono occupati due studenti del
Master in Digital Humanities dell'Università degli Studi di Milano,
Dario Basset e Paolo Castellano, che nell’autunno 2020, nell’arco
di due mesi hanno rinnovato completamente il sito web dedicato alle
due collezioni illustrate.
Dopo
un’attenta e approfondita analisi sul formato di visualizzazione
delle immagini – TIFF, PDF, JPG e DJVU – si è deciso di
utilizzare il formato
DJVU perché
l’unico in grado di garantire una visualizzazione senza perdita di
qualità. È stato quindi sviluppato un nuovo visualizzatore
compatibile con la maggioranza dei sistemi operativi e dispositivi
tecnologici presenti sul mercato.
Per la costruzione del sito è
stato scelto il software open source Wordpress, perché permette di
garantire un sistema agile nelle modifiche e sicuro per l'accesso,
oltre ad essere future-proof.
La
navigazione all'interno del sito risulta ora estremamente funzionale
e rapida: sfruttando l'utilizzo di finestre pop-up; con tre
semplici click del mouse è possibile avviare la consultazione.
L’accesso al sito web è ottimizzato per i browser più utilizzati
dagli utenti e non richiede l'installazione di nessuna estensione,
mentre precedentemente era necessaria. Grazie ad una strutturazione
più logica delle risorse, arricchita soprattutto da una nuova
concezione grafica più coerente con il sito web del Centro Apice e
da nuovi strumenti di consultazione, sarà ora più facile accedere
alle informazioni. Il nuovo sito offre una consultazione
completamente dinamica, in cui pagine e finestre vengono costruite in
tempo reale.
https://lastatalenews.unimi.it/centro-apice-online-riviste-futuriste-arte-satira-xix-xx-secolo
Il teatro come
mezzo di coinvolgimento del pubblico nel dibattito sull’emergenza
ecologica e climatica
Parte di: Climate
Change Theatre: Play your Part!
Oltre
10 incontri online, su Microsoft Teams, con scrittori, drammaturghi,
traduttori, scenografi, attori, giornalisti e docenti e un
laboratorio finale di scrittura teatrale e recitazione. L’Università
Statale di Milano chiama a raccolta studenti del quarto e quinto anno
delle scuole superiori e cittadini a riflettere e "mettersi in
gioco" per prevenire il disastro ambientale.
Si
spazia da “Tutto
è Connesso” con
una passeggiata nel bosco alla scoperta delle relazioni che legano
tra loro le componenti dell'ecosistema a
“Raccontare
l’inimmaginabile”,
discussione sui motivi per cui parlare di cambiamento climatico è
difficile. Da “Le
Isole Andamane e Nicobare e aspetti più generali che mettono in
relazione ambiente, sviluppo e India; Dalla terra fertile al convivio
ad
una visita in un’azienda agricola per assistere alla successione di
attività necessarie per ottenere cibo dalla terra coltivata con
cura. In “Seasick
si
parlerà di intersezioni tra arte, scienza e società.; “
‘Animali’
in scena: racconti e riflessioni” affronterà
l’eterna sfida delle classificazioni e dei confini ragionando sui
concetti di ‘umano’ e di ‘animale’: espressioni artistiche
come la letteratura e il teatro – sono in grado di suggerire
‘rivoluzioni copernicane’ nel modo di pensare e di sentire. Con
“Let
Me Bring thee where crabs grow” – Biodiversità e cambiamenti
climatici ne La
tempesta
di Shakespeare -
insieme
a Calibano, emblema dei nativi - si esplorano ambienti naturali dove
conoscere l’importanza della biodiversità.
Il
primo incontro
online del ciclo "Climate Change Theatre: Play your part!"
avrà come tema il ruolo del teatro per
affrontare l’emergenza ambientale. Ai saluti di Marina Carini,
prorettrice alla Terza missione della Statale, seguono gli interventi
di Stefano Bocchi, delegato del progetto "Minerva 2030", la
curatrice teatrale Margaret Rose, il regista Marco Ghelardi, lo
scrittore Sal Cabras e la scenografa Susan Marshall.
24
febbraio 2021 ore16:00
Online
su Teams
Alcuni
incontri saranno in lingua inglese
Registrazione
unica per l'intero ciclo di incontri
https://lastatalenews.unimi.it/eventi/teatro-mezzo-coinvolgimento-pubblico-dibattito-sullemergenza-ecologica-climatica
Oltre
il soggetto. Mutamenti concettuali indotti dall’Intelligenza
Artificiale e da altre scienze naturali e artificiali
Obiettivo
del seminario è illustrare e verificare l’impatto che
l’Intelligenza Artificiale, sull’onda degli sviluppi della
biologia evoluzionista, di alcuni settori della microeconomia, della
psicologia comportamentista e cognitivista hanno prodotto su entità
concettuali rilevanti e socialmente diffuse, in particolare
sull’entità “soggetto”.
Il
seminario sarà tenuto da Gianluca Magnani, laureato in
Filosofia presso l’Università Statale di Milano.
Il
seminario è gratuito previa iscrizione ed è proposto con modalità
online su piattaforma Teams.
Per
visualizzare il programma dell’evento è possibile consultare la
locandina.
Per
partecipare è necessario seguire la procedura
di iscrizione online entro
il 17 febbraio.
Grazie
all’azione pervasiva esercitata negli ultimi 50 anni
dall’Intelligenza Artificiale, dalle Neuroscienze, dalla Biologia
Evoluzionistica e dalla Teoria della Decisione, l’entità
“soggetto”, tradizionalmente intesa come entità unica, evidente,
irriducibile, compatta, data, onnipotente nella sua razionalità e
per secoli rimasta invariata, sta subendo una mutazione molto
significativa ed insieme ad essa le entità correlate di “mente”,
“intelligenza”, “razionalità”, “vita”, “libertà”,
“libero arbitrio”. La mutazione è stata fortemente accelerata
intorno alla metà del XX secolo grazie alla formidabile azione
congiunta di almeno quattro ambiti scientifici: l’Intelligenza
Artificiale, i settori della microeconomia che si sono occupati di
teoria della decisione e teoria dell’organizzazione, la biologia
evoluzionistica, la psicologia (sia nell’approccio comportamentista
sia in quello cognitivista per certi versi opposto al primo). La
tradizionale e persistente idea di “soggetto” si è letteralmente
liquefatta per assumere le sembianze di un’entità molto più
adeguata a confrontarsi con le sfide provenienti dal mondo
scientifico.
ORGANIZZATORE
Politecnico
di Milano
DATE
E ORARI venerdì
19 febbraio 2021 Dalle 10:00 alle 12:00
LUOGO
Evento
Online
https://www.eventi.polimi.it/events/oltre-il-soggetto-mutamenti-concettuali-indotti-dallintelligenza-artificiale-e-da-altre-scienze-naturali-e-artificiali/
Strumenti
per il behavioral change
Esperienze,
modelli, strumenti per gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030
Strumenti
per il behavioral change
mercoledì
17 febbraio 2021 dalle 14.00 alle 14.30
Agire
sui comportamenti è una componente essenziale della transizione
verso la sostenibilità in relazione a molti goal dell’Agenda 2030.
Si
pensi ad esempio a quanto sia rilevante il comportamento degli
individui e delle comunità in ambiti quali salute, sicurezza,
rispetto e cura degli spazi pubblici, temi legati in particolare ai
goal 3 (Ensure healthy
lives and promote well-being for all at all ages) e 11
(Sustainable Cities and
Communities).
Insieme
alla produzione sostenibile, il consumo sostenibile è poi al centro
del goal 12 (Responsible
consumption and production). Le aree chiave di consumo includono
ad esempio energia, mobilità, acqua, cibo, rifiuti. Il consumo
sostenibile è quindi direttamente o indirettamente legato a vari
altri goal, tra cui gli obiettivi che abbiamo già menzionato e altri
come 7 (Affordable and
clean energy), 13 (Climate
Action), 14 (Life
Below Water), 15 (Life
on land).
Al
Politecnico, diversi progetti di ricerca hanno sviluppato e testato
strumenti innovativi per il cambiamento dei comportamenti in chiave
di sostenibilità, coinvolgendo spesso le competenze di più
dipartimenti e in collaborazione con altri esperti e stakeholder. Da
una nostra prima ricognizione del 2018 è nata l’idea di creare un
catalogo online che consenta di esplorare la varietà di esperienze
per tema, goal correlati, tipo di strumenti sviluppati.
Dopo
una presentazione del catalogo da parte di Irene Vegetti (Poliedra),
verranno proposti alcuni esempi delle esperienze consultabili nella
prima release a cura di Maria Brovelli (Dipartimento di Ingegneria
Civile e Ambientale), Giuseppe Andreoni (Dipartimento di Design) e
Silvia Pezzoli (Poliedra). L’incontro si chiuderà con un commento
da parte del prorettore vicario Donatella Sciuto.
A
partire dalla prima release, il catalogo, che sarà a breve
consultabile all’indirizzo
www.behavioralchange4sustainability.polimi.it,
verrà costantemente aggiornato e arricchito grazie ai contributi dei
gruppi di ricerca del sistema Politecnico.
La
partecipazione al webinar è aperta a tutti. Registrati qui per
ricevere il link.
ORGANIZZATORE
Politecnico
di Milano
DATE
E ORARI mercoledì
17 febbraio 2021 Dalle 14:00 alle 14:30
LUOGO
Evento
Online
https://www.eventi.polimi.it/events/strumenti-per-il-behavioral-change/