Università e Territorio. Le iniziative di Ottobre 2020
Un giardino pensato per e con le persone anziane, soprattutto con difficoltà motorie, pienamente accessibile, con siepi e prati fioriti e una piazzetta all’ombra di una pergola con rose e viti: un luogo, nel cuore del quartiere Ortica di Milano, dedicato alla bellezza e all’incontro con la natura, aperto a tutti i cittadini e a disposizione per ospitare piccoli eventi culturali nel rispetto delle norme anti-Covid. E’ il restorative garden di via San Faustino 23, realizzato nell’ambito del progetto scientifico Green Age. Green space for active living: older adults’ perspectives, condotto dal dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università Statale di Milano, in partnership con l’Università della Val d’Aosta e con Cascina Biblioteca.
Conclusi i lavori lo scorso luglio, il giardino è stato inaugurato sabato 3 ottobre alle ore 10.30 con un pic-nic musicale: un piccolo concerto dal vivo seguito da una merenda sull’erba. L'evento rientra tra le iniziative della Statale per il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020.
Il restorative garden - i cui lavori sono stati realizzati da Cascina Biblioteca - sorge su un’area di circa 3mila metri quadri all’interno del Giardino San Faustino, spazio verde condiviso attivato dal Comune di Milano e poi dal Municipio 3 in via San Faustino 23, all’Ortica, su un’area data in comodato d’uso dall’Università Statale al Municipio 3.
Completamente accessibile a chi si muove in carrozzina, il giardino è percorso da un vialetto in calcestre che attraversa aiuole rialzate, siepi e prati fioriti per attirare uccelli ed impollinatori ed alberi da frutto terminando in una piazzetta all’ombra di una pergola di rose e viti.
“Il giardino è il risultato della collaborazione fra i dipartimenti della nostra Università - spiega Natalìa Fumagalli, docente del dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Ateneo e responsabile del progetto -. E’ stato disegnato da noi agronomi assieme alle persone anziane del quartiere e delle case di riposo attraverso un processo di progettazione partecipata condotto dai colleghi del dipartimento di Beni Culturali Ambientali in modo da favorire un’esperienza sensoriale ed emozionale immersiva a contatto con la natura”.
L’intervento fa parte del più ampio progetto Green Age. Green space for active living: older adults’ perspectives, coordinato dalla Statale e finanziato da Fondazione Cariplo. Iniziato nel 2019, Green Age ha l’ambizione di misurare in modo scientifico i benefici del contatto con spazi verdi appositamente progettati per le persone anziane. Le prime sperimentazioni sul campo sono iniziate a primavera 2019 e hanno coinvolto un gruppo di abitanti del quartiere e gli ospiti delle vicine RSA Anni Azzurri. L’emergenza sanitaria in atto ha necessariamente sospeso le attività con gli anziani che verranno riprese nella primavera 2021. Il nuovo restorative garden va ad abbellire ed arricchire il Giardino San Faustino, dove oggi sono attivi altri progetti gestiti da altrettante associazioni e cooperative sociali, riuniti in un Comitato di gestione.
University Corridors for Refugees: la Statale accoglie due studenti
Samuel e Sabir studieranno nel nostro Ateneo grazie al progetto UNICORE 2.0 di UNHCR.
Sono arrivati questa mattina all’aeroporto di Fiumicino i venti rifugiati, originari di diversi Paesi africani ma che hanno conseguito una laurea di primo livello Etiopia, destinatari di borse di studio che proseguiranno il loro percorso accademico in dieci atenei italiani, tra cui l'Università Statale di Milano che ne accoglierà due, grazie al progetto University Corridors for Refugees (UNICORE 2.0).
Gli studenti, tra cui una donna, tutti con status di rifugiati riconosciuto, provengono da Eritrea, Sudan, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo, e sono stati selezionati sulla base del merito accademico e della motivazione, attraverso un bando pubblico, da una commissione di selezione individuata da ciascuna Università. Una volta completato il periodo di quarantena reso obbligatorio dall’emergenza Coivd-19, gli studenti inizieranno il loro percorso universitario presso le Università di Cagliari, Firenze, L’Aquila, Milano ( Università Statale), Padova, Perugia, Pisa, Roma (Luiss), Sassari, e Venezia (IUAV).
Il progetto, che vede la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, di Caritas Italiana e Diaconia Valdese, e’ reso possibile anche grazie al sostegno dell’Università di Bologna (promotrice della prima edizione del progetto nel 2019) e di un’ampia rete di partner in Etiopia (Gandhi Charity) e in Italia che assicureranno il supporto necessario agli studenti per tutta la durata del programma di laurea magistrale.
“Siamo estremamente felici per questo straordinario risultato - ha dichiarato Chiara Cardoletti, Rappresentante dell’UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino - Con questa iniziativa l’Italia dimostra di voler essere all’avanguardia nell’individuare soluzioni innovative per la protezione dei rifugiati”.
Solo il 3% dei rifugiati a livello globale ha accesso all’istruzione superiore, secondo il rapporto UNHCR intitolato Coming Together for Refugee Education, pubblicato la scorsa settimana. Una tendenza che puo’ essere invertita, anche con i Corridoi Universitari.
Entro il 2030 l’UNHCR si pone l’obiettivo di raggiungere un tasso di iscrizione del 15% a programmi di istruzione superiore per i rifugiati in paesi d’accoglienza e paesi terzi anche attraverso l’ampliamento di vie di accesso sicure che tengano in considerazione i bisogni specifici e le legittime aspirazioni dei rifugiati di costruire il loro futuro in dignità.
Alla Statale arriveranno Samuel e Sabir, che potranno scegliere, rispettivamente se iscriversi ai corsi di laurea in Pharmacy Biotechnology o Medical Biotechnology and Molecular Medicine, e International Relations oppure Global Politics and Society.
"E' stata una scelta difficile - racconta Alessia Di Pascale, docente del dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale e coordinatrice del progetto UNICORE 2.0 per l'Università Statale -. Il nostro Ateneo ha ricevuto molte domande e siamo rimasti sorpresi dal livello di preparazione di parecchi candidati, che già hanno conseguito un diploma di laurea di primo livello in Etiopia, in diversi ambiti (Chimica, Farmacia, Data Science, Biotecnologie, Economia, Relazioni internazionali). Un'enorme perdita di capitale umano di persone che potrebbero dare contributi significativi nei rispettivi campi, ma che hanno invece poche possibilità di proseguire gli studi per la loro condizione di rifugiati".
"La nostra Università - sottolinea la prorettrice all'Internazionalizzazione dell'Università Statale, Antonella Baldi - da tempo è sensibile al tema della accoglienza di studenti rifugiati. Abbiamo quindi aderito con entusiasmo al progetto UNICORE. Il prossimo arrivo degli studenti dall'Etiopia rappresenta un traguardo importante e un sostegno concreto che si offre ai giovani rifugiati. La nostra Università è pronta ad accoglierli e a seguirli nel percorso didattico attraverso una costante attività di tutoraggio".
https://lastatalenews.unimi.it/university-corridors-for-refugees-statale-accoglie-due-studenti
Premio L’Oréal Italia. Lucie Biehler-Gomez tra le vincitrici
La ricercatrice della Statale condurrà, presso il Labanof, un progetto di ricerca sulla condizione femminile nel corso dei secoli.
26 anni, dottore di ricerca in Antropologia Biologica e Forense presso l’Università degli Studi di
Lucie Biehler-Gomez, 26 anni, dottore di ricerca in Antropologia Biologica e Forense presso l’Università degli Studi di Milano, è tra le sei vincitrici della diciottesima edizione del premio “L’Oréal Italia Per le Donne e la Scienza” con cui ogni anno L’Oréal, in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, assegna sei borse di studio del valore di 20mila euro per favorire il perfezionamento della formazione di giovani ricercatrici in Italia.
Lucie Biehler-Gomez, laureata in in Antropologia Culturale e Sociale e in Scienze Forensi in Francia, oggi dottore di ricerca alla Statale, grazie alla borsa di studio assegnata da L’Oréal Italia, svilupperà un interessante progetto di ricerca sul tema “Dai volti alla quotidianità: come sono cambiate le donne di Milano nel corso dei secoli?” presso il Labanof, il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università Statale di Milano, diretto da Cristina Cattaneo.
Al centro del progetto, l'indagine sull’evoluzione delle donne e della condizione femminile nel corso dei secoli, attraverso le metodologie delle scienze forensi. Che volti avevano, come occupavano la loro giornata, cosa mangiavano le donne che abitavano nella Milano di duemila anni fa? E come è cambiata la loro vita dal passato al presente? Lo studio ricostruirà quindi la fisionomia femminile del passato, lo stato e la condizione sociale, la dieta, l’attività e occupazione, la salute, così come anche le violenze e le discriminazioni subite e i cambiamenti nell’arco dei secoli. Il progetto di ricerca si concentrerà, in particolare, sull’analisi della sepoltura delle donne milanesi, del loro corredo ed effetti personali, nonché sull’analisi macroscopica, radiologica e microscopica dei resti scheletrici per risalire e ricostruire l'"identità" e la condizione delle donne nel corso dei secoli.
https://lastatalenews.unimi.it/lucie-biehler-gomez-vincitrici-premio-loreal-italia
La nostra ricerca sul COVID-19
Progetti, idee e azioni messi in campo dall'Università Statale di Milano per rispondere alle sfide dell'emergenza Coronavirus.
Contro
l'emergenza COVID-19, l'Università Statale di Milano è impegnata,
in prima fila, con la sua comunità clinica e di ricerca.
Dai
progetti di finanziati dall'Ateneo all'indomani dello scoppio della
pandemia all'impegno sul campo dei propri specializzandi di Medicina
o di Farmacologia ospedaliera, l'Università Statale sta contribuendo
alla battaglia contro il SARS-CoV-2 in piena sinergia e stretta
collaborazione con tutti gli attori istituzionali e di ricerca
regionali, nazionali e internazionali, impegno raccontato con
comunicati stampa, notizie e interviste raccolte in questo Focus.
https://lastatalenews.unimi.it/nostra-ricerca-covid-19
EVENTI APERTI AL PUBBLICO
Il 1979, crocevia contemporaneo
Convegno
dal 12 al 14 ottobre
Sala
Napoleonica - Sant'Antonio - via Sant'Antonio, 10/12
Ingresso libero
Un viaggio nel 1979 tra Europa, Medio Oriente, Asia e America illustrato da studiosi e storici provenienti da tutt'Italia. La politica nazionale, l'integrazione europea, la rivoluzione thatcheriana, i regimi comunisti, l'instabilità geopolitica di Medio Oriente e Afghanistan, le riforme economiche nella Cina di Deng, il nuovo volto dell'egemonia statunitense saranno il filo conduttore della tre-giorni organizzata dal dipartimento di Studi storici.
https://lastatalenews.unimi.it/eventi/1979-crocevia-contemporaneo
Programma completo: https://apps.unimi.it/web/eventi/resources/external/uploaded/4528_1038.pdf
Orchestra UniMi: da Jost a Brahms, sesto concerto della stagione 2019-2020
17 ottobre 2020, ore20:30, Sala Verdi, Via Conservatorio, 12, 20122 Milano (MI)
Ingresso libero
Concerto dell'Orchestra UniMi. Dirige il Maestro Alessandro Crudele. In programma i brani "Ghost Song" (prima esecuzione italiana) di Christian Jost, le "Variazioni su un tema di Haydn opera 56a" di Johannes Brahms, il "Concerto per pianoforte n. 5 Imperatore" di Ludwig Van Beethoven. Si esibirà in veste di solista il pianista Gerhard Oppitz.
https://lastatalenews.unimi.it/eventi/orchestra-unimi-jost-brahms-sesto-concerto-stagione-2019-2020
Programma generale della stagione: https://orchestra.unimi.it/concerti-attuali/
Festival dello Sviluppo Sostenibile – Docufilm: Antropocene. L’epoca umana
Giovedì 8 ottobre 2020 presso l’Auditorium della Casa dello Studente, in Via Pascoli 53, dalle ore 17 avrà luogo la proiezione del film “Antropocene. L’epoca umana” che chiude le iniziative dell’Ateneo in concomitanza con la conclusione del Festival dello Sviluppo Sostenibile.
Un’occasione di approfondimento, insieme al prof. Paco Melia, per riflettere sulle conseguenze dell’azione umana sul pianeta.
Registrazione obbligatoria su www.campus-sostenibile.polimi.it/-/festival-dello-sviluppo-sostenibile-2020
Organizzatore: Politecnico
di Milano
Date e orari, giovedì
8 ottobre 2020, Dalle 17:00
Politecnico
di Milano - Auditorium Casa dello Studente, via Pascoli 53
Digital Humanism-Umanesimo Digitale
Evento on line. Alla fine di settembre coloro che hanno effettuato la registrazione riceveranno via email il link per accedere all’evento.
La digitalizzazione
apre opportunità senza precedenti, ma pone anche serie
preoccupazioni.
Le tecnologie digitali stanno minando la società
e mettendo in discussione la nostra comprensione di cosa significhi
essere umani. La posta in gioco è alta e l‘obiettivo di costruire
una società giusta e democratica in cui le persone siano al centro
del progresso tecnologico è una sfida da affrontare con
determinazione e inventiva scientifica.
Lo scorso anno a
Vienna è stato redatto il Vienna
Manifesto on Digital Humanism.
Questo
manifesto è un appello a riflettere e ad agire sullo sviluppo
tecnologico attuale e futuro, rivolto alle nostre comunità
accademiche e professionali, ai leader industriali, ai decisori e
responsabili politici di tutto il mondo, affinché partecipino
attivamente alla formazione delle politiche di governo dello sviluppo
tecnologico.
Per discutere del Manifesto nel contesto italiano, il Laboratorio CINI Informatica e Società (Ies), l’Unità di Studi META su scienza e tecnologia e il Comitato Etico del Politecnico di Milano organizzano una giornata dedicata all’Umanesimo Digitale.
ORGANIZZATORE,
Politecnico
di Milano
DATE
E ORARI, venerdì
9 ottobre 2020
LUOGO,
Politecnico
di Milano, Piazza Leonardo da Vinci, 32
https://www.eventi.polimi.it/events/evento-online-digital-humanism-umanesimo-digitale/