Il mare dei milanesi

Riproponiamo un interessante post in cui l'architetto urbanista Gianni Dapri racconta la storia e l'importanza dell'Idroscalo nello scenario del verde metropolitano milanese. ()
idroscalo
(dalla pagina Facebook di SinistraXMilano)

L’Idroscalo è insediato nei comuni di Segrate e Peschiera Borromeo e venne realizzato nella metà degli anni venti, nel quadro delle politiche dell’aeronautica internazionale nella prima parte del novecento, ma a questo scopo non venne mai utilizzato e quindi assegnato alla Provincia di Milano per farne un bacino per attività sportive.

La sua formazione è un esempio del pragmatismo milanese capace di mettere a sistema risorse diverse e promuoverne il riuso: una politica infrastrutturale con la localizzazione di un impianto che riutilizzava, riunendole, alcune cave dell’est milanese; tali cave avevano precedentemente fornito i materiali per la costruzione della città novecentesca, soprattutto per le massicciate ferroviarie. Altro pezzo di questa storia è Viale Forlanini che si forma lungo il tracciato del trenino che trasportava la terra in città. L’alimentazione idrica proveniva dal naviglio Martesana. Completava il quadro la presenza delle officine aeronautiche Caproni già dotate di una aviostazione a Taliedo, ora via Mecenate. Infine, collegato a tutto ciò, si realizza l’aeroporto di Linate, che ancora oggi occupa un quarto delle sponde del bacino artificiale.

L’Idroscalo è dunque un luogo che ha fatto da teatro a tante vite e storie. Inaugurato nel 1930, all’Idroscalo non è mai atterrato un idrovolante e quasi subito il bacino è stato utilizzato per il canottaggio. E’ considerato uno dei migliori campi da gara del mondo. Per molti anni è rimasto un oggetto incompiuto: sponde in calcestruzzo, vegetazione un poco selvaggia e attrezzature sportive con graziosi depositi e spogliatoi e una grande tribuna. Un luogo ameno che diventa il mare del proletariato milanese, tanto da divenire luogo dell’immaginario cinematografico di Visconti, che racconta la storia di “Rocco e i suoi fratelli” tra le case popolari di viale Argonne, la palestra al Bellezza, sino alla drammatica scena finale tra Annie Girardot e Renato Salvadori, ambientata tra gli abeti piantati sulle sue sponde, e dell’immaginario del poeta Jannacci, che racconta la storia del barbone che con le scarpe da tennis stava sullo stradone che andava all’Idroscalo.

Negli anni Settanta la giunta di sinistra della Provincia avanza l’idea del recupero del bacino dell’Idroscalo con la formazione di un grande parco pubblico attrezzato, staccando l’alimentazione delle acque dal Martesana a causa del livello di inquinamento, per alimentarsi dal sottosuolo come una grande risorgiva. Contemporaneamente il comune di Milano realizza il piccolo parco Forlanini e subito dopo il centro sportivo SAINI.

Negli anni Novanta l’Idroscalo beneficia di un importante restyling con l’eliminazione di tutte le sponde in cemento, il restauro di molti degli edifici e l’ampliamento dei servizi balneari, sportivi e del tempo libero.

Oggi l’Idroscalo è elemento strategico in un grande progetto, il Grande Parco Forlanini; un progetto che prevede la formazione di un parco metropolitano da piazza Tricolore all’Idroscalo, attraverso i viali ottocenteschi, le aree agricole al di la della ferrovia, e la messa in rete delle principali risorse territoriali presenti dalle cascine, al fiume Lambro, al parco Forlanini, Novegro e ovviamente l’Idroscalo. Una proposta progettuale è stata costruita da un gruppo di cittadini, che hanno costituito un’associazione, chiamando a collaborare il Politecnico e i Comuni di Milano, Segrate e Peschiera Borromeo.

Oggi finalmente il progetto è inserito nelle politiche metropolitane e tutti gli attori si stanno attivando per completarne il disegno attraverso la realizzazione dei necessari collegamenti con sottopassi e ponti così da permettere la massima fruibilità. Il Comune di Milano inoltre è intervenuto recentemente per permettere la fruibilità delle aree agricole riqualificando le strade interpoderali tra i campi. Inoltre è stata firmata una convenzione tra i comuni, con l’accordo di Parco Agricolo Sud Milano, che incarica gli uffici di Parco Nord a predisporre un piano per l’ambito territoriale.

L’Idroscalo è a tutti gli effetti una enorme risorsa territoriale, che, nel sistema del Grande Parco Forlanini, diventa un’eccellenza della nuova Milano metropolitana.


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