Con la sottoscrizione dell'atto costitutivo, presso la storica sede del Touring Club Italiano,
il 14 marzo è nato l'Osservatorio per il paesaggio “Fiume Lambro Lucente”, il secondo dell'area
milanese, dopo quello Monte Stella Milano. Gli osservatori, che si inquadrano nella logica di tutela
del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione prevista dall'articolo 9 della
Costituzione, hanno la finalità di mettere in rete associazioni e privati cittadini, uniti da interesse
per uno specifico ambito territoriale.
In questo caso, l'oggetto del nuovo Osservatorio è il fiume Lambro (lampròs, cioè lucente, in
greco, lambrus in latino), corso d'acqua che attraversa la Brianza, l'area metropolitana milanese e
il lodigiano, configurandosi come potenziale grande connettore del territorio. Dal Lago di Pusiano
al Po, il Lambro tocca successivamente, nei suoi 130 chilometri di percorso, il Parco Regionale
della Valle del Lambro e il Parco di Monza, nell'alto e medio corso, quindi il Parco Media Valle del
Lambro, parco locale sovracomunale (PLIS) di oltre 6 milioni di metri quadrati, la fascia periferica
orientale milanese e, infine 27 comuni raggruppati nel Consorzio del Basso Lambro e i PLIS Valle
del Lambro e San Colombano.
Date le dimensioni del territorio, l'alta densità abitativa e le consistenti attività produttive che lo
caratterizzano, il Lambro ha vissuto condizioni d’inquinamento, che, nella fase della massima
industrializzazione, hanno portato a definirlo un fiume biologicamente morto. Negli ultimi vent'anni,
però, un insieme di cambiamenti nel mondo produttivo e d’investimenti strutturali (fra cui la nascita
di depuratori a Merone, Monza e Milano) ha dato dei risultati positivi: la qualità delle acque del
Lambro non si può ancora dire buona, ma almeno non è più classificata come pessima. In questo quadro, l'attività dell'Osservatorio “Fiume Lambro Lucente”, nel quale è confluito
anche il preesistente progetto “Fil Bleu”, promosso da Greem (Gruppo Ecologico Est Milano), si
svilupperà attraverso quattro filoni principali, come previsto nell'atto costitutivo.
Il primo punta ad approfondire le conoscenze e raccogliere la documentazione sui caratteri
culturali, scientifici e tecnici del paesaggio, attivando collaborazioni con altri soggetti e istituzioni.
Il secondo filone riguarda la condivisione e la diffusione di documenti e informazioni, per
favorire la costituzione di una rete che raggiunga i cittadini delle comunità locali e li coinvolga con
un ruolo attivo.
Terzo percorso di sviluppo essenziale è quello che mira a sensibilizzare e formare le comunità
interessate sui temi del paesaggio locale, con particolare attenzione alle giovani generazioni,
attraverso la collaborazione con il mondo della scuola.
Quarto punto, e sintesi di tutto il piano di attività, è l'impegno dell'Osservatorio a porsi come punto
di riferimento culturale, scientifico, documentale e organizzativo sul territorio, proponendo
proprie iniziative a aderendo a quelle di altri, se coerenti con i propri obiettivi.
Primo atto ufficiale dell'Osservatorio “Fiume Lambro Lucente”, che sarà accreditato
inizialmente presso il Consiglio d'Europa, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
Turismo, è l'elaborazione dello Statuto, che dovrà prevedere e regolamentare l'Assemblea dei
soci, il Comitato di gestione e il Comitato Tecnico Scientifico Culturale, del quale fanno parte
esperti qualificati nelle varie discipline.
Alla costituzione dell’Osservatorio Fiume Lambro Lucente hanno aderito:
Associazione Arte da Mangiare, Associazione CISE2007, Associazione Grande Parco Forlanini,
Associazione MIA-Milano Informata e Attiva, Associazione Mole-EX Allievi del Molinari,
Associazione Nocetum, Class-Comitato per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile, Collegio dei
geometri della provincia di Milano, Cooperativa Koinè, Greem-Gruppo Ecologico Est Milano,
Milano Depur SpA (Depuratore di Nosedo), Osservatorio cammini del Politecnico, PLIS Media
Valle del Lambro (in fase di delibera), Rete associazioni VIVI LAMBRATE, Touring Club Italiano
e i singoli cittadini:
Giovanni Bassi, Maurizio Brown, Alberto Cagnato, Carlo Alessandro Carrettini, Giuseppe Dalla
Torre, Marco Dubini, Renato Martelli, Antonio Martini, Alberto Mauri, Roberto Mazzini, Ernesto
Cristiano Morselli, Francesca Pizza, Luigi Santambrogio, Adriano Vignali, Debora Vignali.
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