Viale Argonne: possiamo fare ancora qualcosa?
Dai progetti esecutivi presentati nell'ultima Commissione e da quanto detto dal RUP, i lavori realizzati da parte di M4 saranno un mero ripristino delle sole aree di cantiere. Mancano così all'appello alcuni pezzi importanti per garantire la continuità ciclabile e di fruizione pedonale dell'asse. Inoltre mancano gli interventi sulle vie laterali così come presentati nel 2019.
Viale Argonne-Susa
Obiettivo 1: continuità ciclabile
L’asse Argonne-Plebisciti-Indipendenza-Concordia è parte di uno dei corridoi super-ciclabili individuati dal Biciplan della Città Metropolitana di Milano. Il n7.
Bisogna garantire laddove le sezioni stradali lo consentono la continuità delle due corsie ciclabili distinte e separate per senso di marcia (solo per il tratto Plebisciti la soluzione sarà quindi differente) e attraversamenti diretti e sicuri.
• Piazzale Susa
Realizzazione della ciclabile (o ciclo-pedonale) monodirezionale in entrata in città sul lato nord simmetrica a quella esistente (che diventerebbe monodirezionale in uscita), già prevista nel progetto quartieri presentato nel 2019 e dal progetto originario approvato.
Intervenire su quella esistente a sud per impedire il parcheggio delle auto.
Realizzare da subito l’attraversamento ciclabile che colleghi le due piste ortogonali esistenti “sul viale delle regioni”.
Realizzazione di un percorso pedonale centrale in continuità con quello di viale Argonne.
• Corso Plebisciti
accertarsi che per la pista ciclabile bidirezionale venga prevista la traccia della mezzeria. Chiedere conferma della misura della sezione (dovrebbero essere min 3 metri per un tracciato così frequentato).
• Piazzale Dateo
Garantire la continuità e scorrevolezza dell’asse ciclabile affrontando la sfida della progettazione di un nodo complesso.
• Attenzione al completamento del nuovo manto anche nei brevi tratti di raccordo tra fine cantiere e strada (vedi Indipendenza-Tricolore). Obiettivo: una pista ciclabile di qualità a fine lavori.
Obiettivo 2: restituire uno spazio più vivibile
• Viale Argonne: occorre ripensare l’area ovest poco prima di p.le Susa, ora prevista a “spianata” per accogliere saltuariamente giostre o simile mentre invece devono essere previste piantumazioni e strutture pensili frangisole di rilevanti dimensioni e arredi per la sosta che favoriscano la convivialità delle persone. Pensare a riadattare una eventuale escrescenza tecnica in cemento, proveniente dalla M4, ad uso palco per ospitare piccoli spettacoli, performance ed eventi artistici.
• In tutte le aree mantenere o aumentare la permeabilità dei suoli e incrementando la componente vegetale a compensare il patrimonio arboreo arbustivo tagliato per la formazione cantieri.
Un grosso dubbio rimane quello che la profondità del terreno non sia adeguata alla piantumazione di essenze al alto fusto. Anche da rilevamenti fotografici effettuati, ci sono discoordanze sulle profondità, per cui è necessario che vengano dettagliate le diverse profondità del terrreno così come verrà rilasciato.
E' necessario che venga spiegato agli abitanti come funzionano le nuove quote di campagna, indicando le misure dell’effettivo riporto di terra sopra alle solette nei vari punti del viale. Apparentemente lo
strato è molto sottile e ben lontano dai 2 metri sempre dichiarati, permettendo così un monitoraggio dell’evoluzione della componente vegetale nel tempo da parte dei cittadini.
• Ridurre le interferenze dei manufatti tecnici emergenti dal suolo come ad esempio interrando le centraline elettriche (o inglobandole nei manufatti M4 laddove possibile).
• Riprendere al più presto gli interventi di riqualificazione ambientale nei parterre verdi e alberati aggregati ai marciapiedi delle vie perpendicolari al sistema dei viali (come già indicato e previsto nel progetto quartieri presentato nel 2019)
• Viabilità: individuare negli isolati all’intorno del sistema dei viali le “Zone 30 o 15” con sistemazione degli spazi pubblici che permettano processi di risocializzazione dei quartieri; introdurre il controllo della velocità su via Marescalchi e viale Argonne.
Obiettivo 3: Pratone
• Continuità pedonale: occorre costituire la continuità ciclabile e pedonale al Pratone, da questo alle stazioni M4/FS e poi formare l’accesso al Grande Parco Forlanini. Il nodo rilevante da affrontare subito riguarda il passaggio tra il sistema Pratone/stazioni FS-M4 e Parco Forlanini, individuando le alternative tra i due passaggi sotto massicciata ferroviaria in relazione alle quote dei suoli per superare i dislivelli.
• Accesso a/da via Mezzofanti: aprire il passaggio ciclo pedonale in corrispondenza le stazioni utilizzando il corsello della proprietà privata sulla via Mezzofanti.
• Via Pannonia: collegamento ciclabile dell’asse Argonne-Pratone-Stazioni attraverso la riprogettazione di via Pannonia, ritenuto da tutti il percorso più diretto e ragionevole.
Restituire uno spazio più vivibile
Per il Pratone si devono prevedere azioni di ridefinizione della progettazione:
• Nuova distribuzione delle essenze vegetali formando filari con sesti d’impianto che diano un senso agli spazi verdi, permettano una coerente ombreggiatura e un virtuale dimensionamento per un campo per il gioco del calcio.
• Semplificazione della sequenza dei tracciati viabilistici del bordo Pratone accorpando i manufatti per risparmiare consumo di suolo, cordolature e piani di scorrimento; le risorse risparmiate potrebbero coprire i costi di realizzazione della ciclabile si via Pannonia.
• Ripensare in maniera radicale il ruolo della roggia nel disegno di suolo complessivo, aprendo il corso tombato ed accompagnandolo al percorso principale che struttura il Pratone.
• Ripensare la gradinata Pratone/Stazioni aumentando i gradoni e dandole forma in sorta di anfiteatro.
• Realizzare un impianto di giardino con giochi, lungo la Mezzofanti, che abbia forma aperta (pettine) alla permeabilità verso il grande spazio verde retrostante. Per il complesso delle attrezzature da approntare è importante che queste siano chiaramente diversificate per fasce d’età degli utenti. Sarebbe bene riconoscere e attrezzare l’area verde alle spalle della stazione M4 come spazio destinato agli adolescenti – di fatto già ora ‘adottato’ e in uso spontaneo – installando lì gli attrezzi fitness e strutture adatte.
• Realizzare sistemi di ombreggiatura lungo il percorso pedonale Mezzofanti/Stazioni.
• Valutare la fattibilità e modelli di gestione per un chiosco bar così da offrire un servizio, costruire presenza sociale e che preveda servizi igienici pubblici.
• Conservare la porzione di muro esistente sulla Mezzofanti.
• Intervenire a riconfigurare le sistemazioni verdi tra la stazione M4 e la roggia ancora aperta per recuperare i salti di quota al fine di non determinare spazi malamente recintati e inaccessibili ai più ma terra di nessuno insicura per altri e formare un buon disegno di paesaggio.