Difendiamo Memoria e Verde al Campo Giuriati

Un nuovo caso che va a intaccare non solo il verde della nostra zona, ma anche la sua memoria. ()
palestra giuriati
Nella quiete delle brevi e lente passeggiate intorno alle proprie abitazioni, dovute al confinamento, alcuni cittadini si sono chiesti cosa si stesse realizzando lungo la via Celoria, proprio a fianco dell’Istituto Neurologico. Una costruzione che si allunga sino al limite del giardino con i giochi dei bimbi e soprattutto, dove è stato eretto il monumento dedicato ai 15 antifascisti “del Campo Giuriati”, uccisi nel 1945 contro il muro, che ancora oggi riporta i fori dei proiettili nazifascisti.

La nuova costruzione è stata situata all’interno del perimetro dello storico campo sportivo e ha ‘sostituito’ il prato e la vegetazione. Una breve ricerca ci ha permesso di scoprire con amara sorpresa che il Politecnico ha deciso la realizzazione di una palestra e di due edifici prefabbricati proprio nella metà dello spazio verde a confine con il Besta e parallelo a via Ponzio, comprimendo e lasciando schiacciata l’area del monumento e dei giochi per i bambini.

In molti riteniamo che quel luogo, quello spazio, complessivamente fosse già di per sé un sacrario civile che conserva ancora nel muro di recinzione le tracce della violenza fascista, un luogo naturale di memoria, raccoglimento e popolato dalle presenze vitali dei bambini.

La scelta progettuale di insediare in quella fascia verde la nuova palestra - che si realizza nel quadro del restauro e ristrutturazione dello storico Campo Giuriati affidato dal Comune al Politecnico -, rappresenta invece l’ennesima erosione di un’area di verde pubblico in Città Studi, imponendo costruzioni con una complicata relazione paesaggistica con lo storico impianto sportivo e soprattutto, ignorando l’intima relazione con il memoriale, evitando una possibile sistemazione complessiva.

I nuovi edifici per la palestra avrebbero potuto essere realizzati nel complesso del "Campus Leonardo" e forse anche nel quadro della realizzazione del Dipartimento di Chimica, sempre del Politecnico, che ha già sacrificato il giardino di via Bassini. A cantiere purtroppo ormai avanzato, occorre che il complesso dell’area del Campo Giuriati sia ripensato con un progetto attento, rispettoso e partecipato, in grado di meglio rappresentare i migliori e più alti valori della città di Milano e del suo Politecnico.

Architetto Gianni Dapri


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Re: Difendiamo Memoria e Verde al Campo Giuriati
06/05/2020 Edvige Cambiaghi
Chi aveva definito il Politecnico quale "incubo di Città Studi" ha una nuova conferma di quanto questo Istituto sia lontano dalle esigenze di un rispettoso vivere civile. Non solo non si fa paladino della tutela ambientale, ma anzi svilisce un luogo di memoria che sembra dare "fastidio". Il Politecnico non è più una eccellenza per la città, ma un nemico che scambia il proprio fasullo interesse con la mancanza di tutela del bene comune.


 
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