Il Grande Parco Forlanini diventa una realtà
Firmato oggi il protocollo di intesa tra Parco Nord, Parco Sud, Comune di Milano, Comune di Segrate e Comune di Peschiera Borromeo per la nascita di un nuovo sistema del verde che collegherà, tramite piste ciclabili, Milano all'Idroscalo e da li ad un sistema del verde che abbraccerà la città.
Pubblichiamo un articolo di Gianni Dapri, urbanista e tra i fondatori dell'Associazione Grande Parco Forlanini
(Gianni Dapri)06/11/2018
Grande Parco Forlanini nuova energia per la città metropolitana.
Firmato il protocollo d’intesa tra il Parco Agricolo Sud di Milano, Parco Nord Milano Comune di Milano, Comune di Peschiera Borromeo e Comune di Segrate per la costruzione del “Grande Parco Forlanini”, un grande parco unitario che si forma mettendo a sistema le aree comprese tra piazza Tricolore, i viali ottocenteschi, aree agricole e sportive, l’attuale parco Forlanini, Novegro e sino all’Idroscalo.
Questa firma è importante perché segna diversi successi: un primo riguarda il protagonismo di cittadini che da alcuni anni hanno promosso l’iniziativa formando l'associazione Grande Parco Forlanini, un secondo successo è il riconoscimento del lavoro svolto e del potenziale di questo parco attraverso le politiche e finanziamenti attivati dalle assessore della Giunta Pisapia (Chiara Bisconti e Lucia De Cesaris), che hanno realizzato il restauro delle aree agricole periurbane e anche preservandole il più possibile dall’invasione dei cantieri M4, il terzo successo riguarda l’attivazione di una politica territoriale, praticando la dimensione della città metropolitana, il quarto successo riguarda il riconoscimento di un importante risorsa ambientale e sociale per le città.
Il Grande Parco Forlanini è progetto complesso, riguarda un ambito territoriale ibrido, costituito da tanti oggetti che nel tempo hanno riempito un pezzo di territorio che, dal 1953, veniva destinato a verde, ma non avendo realizzato che l’attuale parco Forlanini negli anni settanta, è diventato terreno di conquista per le funzioni non accoglibili nella città, con un rischio di continua erosione delle risorse.
Il parco è quindi un progetto che prova a mettere a sistema tutti coloro che lo abitano -le cascine attive, i centri sportivi, la centrale del teleriscaldamento, i Centri di Accoglienza Straordinaria, il fiume Lambro, il polo fieristico, il quartiere di Novegro, l’Idroscalo, gli abitanti di via Corelli, l’aeroporto, eccetera-, un parco di 500 ettari, che si fa con quello che già c’è, con limitati investimenti e sostenuto dalla linea metropolitana M4 in corso di realizzazione.
Questa firma porta il progetto del Grande Parco Forlanini in una dimensione tecnico politica di concreta realizzazione e contribuisce a definire il tema dei sistemi verdi e ambientali metropolitani, che si realizzano concretamente, pezzo per pezzo.
Gianni Dapri
Firmato il protocollo d’intesa tra il Parco Agricolo Sud di Milano, Parco Nord Milano Comune di Milano, Comune di Peschiera Borromeo e Comune di Segrate per la costruzione del “Grande Parco Forlanini”, un grande parco unitario che si forma mettendo a sistema le aree comprese tra piazza Tricolore, i viali ottocenteschi, aree agricole e sportive, l’attuale parco Forlanini, Novegro e sino all’Idroscalo.
Questa firma è importante perché segna diversi successi: un primo riguarda il protagonismo di cittadini che da alcuni anni hanno promosso l’iniziativa formando l'associazione Grande Parco Forlanini, un secondo successo è il riconoscimento del lavoro svolto e del potenziale di questo parco attraverso le politiche e finanziamenti attivati dalle assessore della Giunta Pisapia (Chiara Bisconti e Lucia De Cesaris), che hanno realizzato il restauro delle aree agricole periurbane e anche preservandole il più possibile dall’invasione dei cantieri M4, il terzo successo riguarda l’attivazione di una politica territoriale, praticando la dimensione della città metropolitana, il quarto successo riguarda il riconoscimento di un importante risorsa ambientale e sociale per le città.
Il Grande Parco Forlanini è progetto complesso, riguarda un ambito territoriale ibrido, costituito da tanti oggetti che nel tempo hanno riempito un pezzo di territorio che, dal 1953, veniva destinato a verde, ma non avendo realizzato che l’attuale parco Forlanini negli anni settanta, è diventato terreno di conquista per le funzioni non accoglibili nella città, con un rischio di continua erosione delle risorse.
Il parco è quindi un progetto che prova a mettere a sistema tutti coloro che lo abitano -le cascine attive, i centri sportivi, la centrale del teleriscaldamento, i Centri di Accoglienza Straordinaria, il fiume Lambro, il polo fieristico, il quartiere di Novegro, l’Idroscalo, gli abitanti di via Corelli, l’aeroporto, eccetera-, un parco di 500 ettari, che si fa con quello che già c’è, con limitati investimenti e sostenuto dalla linea metropolitana M4 in corso di realizzazione.
Questa firma porta il progetto del Grande Parco Forlanini in una dimensione tecnico politica di concreta realizzazione e contribuisce a definire il tema dei sistemi verdi e ambientali metropolitani, che si realizzano concretamente, pezzo per pezzo.
Gianni Dapri
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