Nasce “Fiume Lambro Lucente” per la tutela e la valorizzazione del corso d'acqua e del suo territorio
Nella Giornata Nazionale del Paesaggio, 14 marzo, si costituisce il secondo osservatorio
del paesaggio milanese a cui aderisce anche l'Associazioe MIA, editrice di z3xmi
(CS Osservatorio Lambro Lucente)01/04/2018
Con la sottoscrizione dell'atto costitutivo, presso la storica sede del Touring Club Italiano,
il 14 marzo è nato l'Osservatorio per il paesaggio “Fiume Lambro Lucente”, il secondo dell'area
milanese, dopo quello Monte Stella Milano. Gli osservatori, che si inquadrano nella logica di tutela
del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione prevista dall'articolo 9 della
Costituzione, hanno la finalità di mettere in rete associazioni e privati cittadini, uniti da interesse
per uno specifico ambito territoriale.
In questo caso, l'oggetto del nuovo Osservatorio è il fiume Lambro (lampròs, cioè lucente, in greco, lambrus in latino), corso d'acqua che attraversa la Brianza, l'area metropolitana milanese e il lodigiano, configurandosi come potenziale grande connettore del territorio. Dal Lago di Pusiano al Po, il Lambro tocca successivamente, nei suoi 130 chilometri di percorso, il Parco Regionale della Valle del Lambro e il Parco di Monza, nell'alto e medio corso, quindi il Parco Media Valle del Lambro, parco locale sovracomunale (PLIS) di oltre 6 milioni di metri quadrati, la fascia periferica orientale milanese e, infine 27 comuni raggruppati nel Consorzio del Basso Lambro e i PLIS Valle del Lambro e San Colombano.
Date le dimensioni del territorio, l'alta densità abitativa e le consistenti attività produttive che lo caratterizzano, il Lambro ha vissuto condizioni d’inquinamento, che, nella fase della massima industrializzazione, hanno portato a definirlo un fiume biologicamente morto. Negli ultimi vent'anni, però, un insieme di cambiamenti nel mondo produttivo e d’investimenti strutturali (fra cui la nascita di depuratori a Merone, Monza e Milano) ha dato dei risultati positivi: la qualità delle acque del Lambro non si può ancora dire buona, ma almeno non è più classificata come pessima.
In questo quadro, l'attività dell'Osservatorio “Fiume Lambro Lucente”, nel quale è confluito anche il preesistente progetto “Fil Bleu”, promosso da Greem (Gruppo Ecologico Est Milano), si svilupperà attraverso quattro filoni principali, come previsto nell'atto costitutivo.
Il primo punta ad approfondire le conoscenze e raccogliere la documentazione sui caratteri culturali, scientifici e tecnici del paesaggio, attivando collaborazioni con altri soggetti e istituzioni. Il secondo filone riguarda la condivisione e la diffusione di documenti e informazioni, per favorire la costituzione di una rete che raggiunga i cittadini delle comunità locali e li coinvolga con un ruolo attivo.
Terzo percorso di sviluppo essenziale è quello che mira a sensibilizzare e formare le comunità interessate sui temi del paesaggio locale, con particolare attenzione alle giovani generazioni, attraverso la collaborazione con il mondo della scuola.
Quarto punto, e sintesi di tutto il piano di attività, è l'impegno dell'Osservatorio a porsi come punto di riferimento culturale, scientifico, documentale e organizzativo sul territorio, proponendo proprie iniziative a aderendo a quelle di altri, se coerenti con i propri obiettivi.
Primo atto ufficiale dell'Osservatorio “Fiume Lambro Lucente”, che sarà accreditato inizialmente presso il Consiglio d'Europa, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, è l'elaborazione dello Statuto, che dovrà prevedere e regolamentare l'Assemblea dei soci, il Comitato di gestione e il Comitato Tecnico Scientifico Culturale, del quale fanno parte esperti qualificati nelle varie discipline.
Alla costituzione dell’Osservatorio Fiume Lambro Lucente hanno aderito:
Associazione Arte da Mangiare, Associazione CISE2007, Associazione Grande Parco Forlanini, Associazione MIA-Milano Informata e Attiva, Associazione Mole-EX Allievi del Molinari, Associazione Nocetum, Class-Comitato per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile, Collegio dei geometri della provincia di Milano, Cooperativa Koinè, Greem-Gruppo Ecologico Est Milano, Milano Depur SpA (Depuratore di Nosedo), Osservatorio cammini del Politecnico, PLIS Media Valle del Lambro (in fase di delibera), Rete associazioni VIVI LAMBRATE, Touring Club Italiano
e i singoli cittadini:
Giovanni Bassi, Maurizio Brown, Alberto Cagnato, Carlo Alessandro Carrettini, Giuseppe Dalla Torre, Marco Dubini, Renato Martelli, Antonio Martini, Alberto Mauri, Roberto Mazzini, Ernesto Cristiano Morselli, Francesca Pizza, Luigi Santambrogio, Adriano Vignali, Debora Vignali.
In questo caso, l'oggetto del nuovo Osservatorio è il fiume Lambro (lampròs, cioè lucente, in greco, lambrus in latino), corso d'acqua che attraversa la Brianza, l'area metropolitana milanese e il lodigiano, configurandosi come potenziale grande connettore del territorio. Dal Lago di Pusiano al Po, il Lambro tocca successivamente, nei suoi 130 chilometri di percorso, il Parco Regionale della Valle del Lambro e il Parco di Monza, nell'alto e medio corso, quindi il Parco Media Valle del Lambro, parco locale sovracomunale (PLIS) di oltre 6 milioni di metri quadrati, la fascia periferica orientale milanese e, infine 27 comuni raggruppati nel Consorzio del Basso Lambro e i PLIS Valle del Lambro e San Colombano.
Date le dimensioni del territorio, l'alta densità abitativa e le consistenti attività produttive che lo caratterizzano, il Lambro ha vissuto condizioni d’inquinamento, che, nella fase della massima industrializzazione, hanno portato a definirlo un fiume biologicamente morto. Negli ultimi vent'anni, però, un insieme di cambiamenti nel mondo produttivo e d’investimenti strutturali (fra cui la nascita di depuratori a Merone, Monza e Milano) ha dato dei risultati positivi: la qualità delle acque del Lambro non si può ancora dire buona, ma almeno non è più classificata come pessima.
In questo quadro, l'attività dell'Osservatorio “Fiume Lambro Lucente”, nel quale è confluito anche il preesistente progetto “Fil Bleu”, promosso da Greem (Gruppo Ecologico Est Milano), si svilupperà attraverso quattro filoni principali, come previsto nell'atto costitutivo.
Il primo punta ad approfondire le conoscenze e raccogliere la documentazione sui caratteri culturali, scientifici e tecnici del paesaggio, attivando collaborazioni con altri soggetti e istituzioni. Il secondo filone riguarda la condivisione e la diffusione di documenti e informazioni, per favorire la costituzione di una rete che raggiunga i cittadini delle comunità locali e li coinvolga con un ruolo attivo.
Terzo percorso di sviluppo essenziale è quello che mira a sensibilizzare e formare le comunità interessate sui temi del paesaggio locale, con particolare attenzione alle giovani generazioni, attraverso la collaborazione con il mondo della scuola.
Quarto punto, e sintesi di tutto il piano di attività, è l'impegno dell'Osservatorio a porsi come punto di riferimento culturale, scientifico, documentale e organizzativo sul territorio, proponendo proprie iniziative a aderendo a quelle di altri, se coerenti con i propri obiettivi.
Primo atto ufficiale dell'Osservatorio “Fiume Lambro Lucente”, che sarà accreditato inizialmente presso il Consiglio d'Europa, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, è l'elaborazione dello Statuto, che dovrà prevedere e regolamentare l'Assemblea dei soci, il Comitato di gestione e il Comitato Tecnico Scientifico Culturale, del quale fanno parte esperti qualificati nelle varie discipline.
Alla costituzione dell’Osservatorio Fiume Lambro Lucente hanno aderito:
Associazione Arte da Mangiare, Associazione CISE2007, Associazione Grande Parco Forlanini, Associazione MIA-Milano Informata e Attiva, Associazione Mole-EX Allievi del Molinari, Associazione Nocetum, Class-Comitato per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile, Collegio dei geometri della provincia di Milano, Cooperativa Koinè, Greem-Gruppo Ecologico Est Milano, Milano Depur SpA (Depuratore di Nosedo), Osservatorio cammini del Politecnico, PLIS Media Valle del Lambro (in fase di delibera), Rete associazioni VIVI LAMBRATE, Touring Club Italiano
e i singoli cittadini:
Giovanni Bassi, Maurizio Brown, Alberto Cagnato, Carlo Alessandro Carrettini, Giuseppe Dalla Torre, Marco Dubini, Renato Martelli, Antonio Martini, Alberto Mauri, Roberto Mazzini, Ernesto Cristiano Morselli, Francesca Pizza, Luigi Santambrogio, Adriano Vignali, Debora Vignali.